Calcio, intervista ad Alberto Cerruti,

storico inviato de “La Gazzetta dello Sport”

Un ritaglio dall’archivio Gazzetta, gentilmente fornito dal giornalista Alberto Cerruti (in foto, il 4° partendo da sinistra).

- La morte di Pelé, 3 volte campione del mondo di calcio con la nazionale brasiliana, avvenuta stasera all’ospedale Albert Einstein di San Paolo (struttura nella quale
l’ ottantaduenne ex calciatore verdeoro era ricoverato per l’aggravarsi delle condizioni di salute dovute a un tumore al colon), impone alla nostra redazione una  piccola ma doverosa “variante in corso d’opera” rispetto a un’intervista di “approfondimento ad ampio raggio” …iniziata oggi pomeriggio con uno degli storici inviati di calcio nazionale e internazionale de “La Gazzetta dello Sport”, il milanese Alberto Cerruti, e conclusa …solo pochi minuti fa.

Egregio Alberto, il calcio è in lutto per l’addio a “O Rei”. Da stasera e per sempre Edson Arantes do Nascimento è nei cieli insieme all’argentino Diego Armando Maradona. Lei li ritiene, in assoluto, i due più grandi calciatori della storia, con il massimo rispetto per tutti gli altri appartenenti alla categoria dei cosiddetti “migliori” ?

“Sì, perché Pelé ha vinto più Mondiali di tutti (3, ndr), mentre Maradona ha vinto in due continenti. E la prova è che di entrambi ne parliamo ancora dopo tanti anni”.

Le ‘prime volte’ ai Mondiali Qatar 2022: una squadra asiatica (Giappone) e una africana (Marocco) prime classificate, contemporaneamente, nei rispettivi gironi; una compagine del Sol Levante vincente, sempre nella 1^ fase, contro 2 Nazionali ex trionfatrici (Germania e Spagna); un team africano tra i migliori 4.
C’è un filo che lega tali exploit?

Alberto Cerruti, 70 anni, ha seguito, da inviato de “La Gazzetta dello Sport”, 8 campionati mondiali e 7 Europei tra il 1982 e il 2010, nonché, per oltre 30 anni, competizioni nazionali e internazionali per club. All’interno della redazione della Rosea è stato l’unico giornalista ad aver raccontato i trionfi del Bernabeu ’82 e dell’Olympiastadion di Berlino 2006 stando “sul posto”. Attualmente, oltre a curare una rubrica settimanale per la “Gazzetta”, collabora, in qualità di esperto di calcio nazionale e internazionale, con la RSI, tv della Svizzera italiana, e con la radio spagnola Cadena Ser. Nel suo curriculum, anche i volumi scritti ‘a 4 mani’ con il campione del Mondo Claudio Gentile (“E sono stato Gentile” – editore Rizzoli) e con l’ex presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio Antonio Matarrese (“E ora parlo io” – ed. Cairo).

“Ciascuna di queste prestazioni è legata alla crescita del calcio nei rispettivi Paesi e alle competenze maturate in Europa da molti loro giocatori. Nel contempo, va evidenziato che, in concomitanza con tale miglioramento, si è registrato un abbassamento della qualità nelle Nazionali tradizionalmente più ricche di talento. E ciò è testimoniato dalle premature eliminazioni di Spagna e Germania”.

Tanti giocatori di Giappone, Marocco, Stati Uniti, Senegal e Australia sono professionisti in ambito territoriale Uefa. Se a ciò aggiungiamo che, tra le prime 16, si sono piazzate anche 8 Nazionali del nostro continente, si può affermare che l’Europa, nonostante tutto, è ancora il cuore pulsante del calcio mondiale?

“Sicuramente, perché molti di questi Nazionali giocano nei 5 massimi campionati che si disputano in Europa, che per qualità sono i migliori al Mondo, e proprio tale elemento ha fatto la fortuna di squadre come il Marocco e altre”.  

Germania al secondo ko consecutivo nei gironi, dopo il flop in Russia. Cosa significa?

“Il dominio del Bayern Monaco negli ultimi anni ha abbassato il livello del calcio tedesco e, nel contempo, nelle altre squadre non è cresciuto un numero di giocatori all’altezza della situazione. Del resto, esistono momenti di ricambio generazionale che toccano tutti i Paesi, anche quelli tradizionalmente più noti. Si pensi al fatto che l’Argentina ha rivinto un Mondiale dopo 36 anni e che il Brasile non ne vince uno dal 2002”.

Belgio: 3° nel 2018, ma stavolta subito fuori dai giochi. Secondo lei si tratta di una generazione d’oro o …di bronzo?

“Secondo me la possiamo definire una generazione d’argento. Sin dai tempi dell’Europeo 1980 giocato in Italia, quando, capitanata dal futuro milanista Eric Gerets, arrivò in finale perdendo contro la Germania, il Belgio ha sì espresso ottimi calciatori, ma più di una volta ha ‘solo’ sfiorato l’oro. In pratica, si può parlare di una grande incompiuta”.

Per certi versi somiglia un po’ al destino calcistico dell’Olanda: club forti e titolati in ambito Uefa, ma, in termini di Nazionali, non proprio ‘schiacciasassi’…

“Il paragone regge. Due Paesi confinanti, piccoli, con buoni apparati di base e in grado di tirar fuori anche autentici fuoriclasse, vedi l’olandese Cruijff, anche se, nel complesso, l’Olanda è stata quella più forte tra le due, non fosse altro che per le 3 finali mondiali raggiunte e per l’Europeo vinto nel 1988”.    

Quale chiave di lettura rispetto all’uscita un po’ a sorpresa dell’Uruguay?

“Mi aspettavo di più, ma non va dimenticato che, tra i Paesi partecipanti al Mondiale, è il più piccolo a livello demografico, con soli 3 milioni di abitanti, meno della Croazia. Spesso la Celeste in passato ci ha abituato a prestazioni di un certo livello, ma, evidentemente, stavolta non si poteva pretendere di più”.    

Ci si attendeva qualcosa in più da Spagna e Brasile. Cosa non ha funzionato?

“La Spagna si è presentata con troppi giovani. Sono mancati i giocatori di esperienza e il risultato è stato deludente. In campo, la squadra è rimasta prigioniera del possesso palla, ma, a differenza del recente passato, mancava il centravanti vero. E’ stata una squadra più orizzontale che verticale. In tal senso, ricordiamo che è diventata grande (2 Europei e un Mondiale conquistati tra il 2008 e il 2012, ndr) quando ha avuto un ciclo la cui ossatura di centrocampo era formata da calciatori di livello superiore (Xabi Alonso, Iniesta, Busquets, Xavi Hernandez) e ha potuto contare contemporaneamente su un attaccante concreto come Villa. E quindi in Qatar, non avendo tanti campioni in rosa tutti insieme, è tornata ai risultati del passato.
Il Brasile, invece, paga, a mio avviso, lo smarrimento della sua identità. Ora è un ibrido, in quanto non esprime i livelli del calcio ‘bailado’, ma nello stesso tempo non ha nemmeno lo stile e la solidità delle migliori formazioni europee. Oltre a ciò, anche la Seleçao, al pari della Spagna, paga la mancanza di un centravanti vero. Non c’è più la concretezza che si evidenziava ai tempi di Ronaldo ‘O Fenomeno”.

Ambito tattico: Argentina e Marocco – più di altre – hanno dimostrato che una difesa compatta e un contropiede di qualità sono ancora gli unici antidoti per opporsi al cosiddetto calcio che ha, come riferimento, il pressing alto e il possesso palla esasperato…

“Io parlerei di grande organizzazione complessiva. Entrambe hanno espresso ottime fasi difensive, ma hanno saputo anche attaccare con qualità, un po’ come l’Italia del 1982. Insomma, squadre complete. Oltre l’Argentina, lo stesso Marocco ha evidenziato, infatti, grandi doti di equilibrio in campo”.

Argentina campione di Copa America 2021, Supercoppa intercontinentale 2022 e Coppa del Mondo 2022: è davvero la squadra più forte in assoluto?

“In questo momento storico è la più concreta. Bisogna essere i migliori in determinati momenti, quando ci sono gli scontri diretti e i titoli in palio, perché in quelle fasi conta solo vincere ed entrare nell’albo d’oro. L’Italia nel 1982 non era migliore del Brasile, ma al Sarrià (contro i verdeoro in un match di girone livello quarti di finale, ndr) e anche al Bernabeu contro Polonia e Germania, rispettivamente in semifinale e finale, è stata la più forte; poi …può anche darsi che oggi la Francia, in termini di valori assoluti, sia migliore dell’Argentina, ma la realtà è che l’Albiceleste ha meritato”.

Tra 4 anni si prospetta un Mondiale per la prima volta a 48 squadre e giocato in 3 Stati (Messico, Canada e USA). Come se lo immagina?

“Dal punto di vista logistico, più complicato di quello appena concluso in Qatar, date le maggiori distanze tra le varie sedi di gara. A livello agonistico, ci sarà più partecipazione alla 1^ fase, anche se le formazioni europee avranno solo 3 posti in più. Si passerà, infatti, dagli attuali 13 a 16. Alla fine, però, emergeranno sempre le compagini meglio preparate. E, in tale ambito, ricollegandomi al concetto espresso in precedenza sui tanti giocatori extraeuropei che già oggi beneficiano della loro militanza in alcuni tra i migliori club del nostro continente, penso che si stringerà ancor di più la forbice della qualità tra le Nazionali con maggiore tradizione calcistica e quelle emergenti, soprattutto Giappone, Corea del Sud, Canada, Stati Uniti, Senegal, Marocco e altre, in quanto queste ultime tenderanno a esprimerne ancora di più… e per le cosiddette big non sarà per niente facile raggiungere determinati obiettivi di vertice”.

Calcio del futuro: tempo effettivo o maxi recuperi?

“Sono contrario al tempo effettivo, perché in quel caso le partite durerebbero troppo. In ogni nazione ci sono ragioni televisive che impongono tempi certi rispetto alle trasmissioni. Il calcio non può essere paragonato ad altri sport (due esempi, basket e pallanuoto, ndr). I recuperi possono avere un senso, ma non bisogna esagerare. Per evitare perdite di tempo, io, ad esempio, proporrei di ammonire tutti quelli che esultano per troppo tempo dopo un gol, così come già si commina il cartellino giallo quando il giocatore che ha segnato si toglie la maglia. Altre ammonizioni le darei a quelli che perdono troppo tempo nel battere i calci di punizione, i corner e le rimesse laterali, un po’ come già accade in relazione ai portieri che temporeggiano eccessivamente nel rimettere in gioco il pallone. Ciò, a mio avviso, permetterebbe di aumentare i minuti netti e, quindi, eviterebbe i recuperi esagerati”.

Al Mondiale edizione n° 22, che si è concluso pochi giorni fa in Medio Oriente, si è registrata la 3^ assenza dell’Italia per mancata qualificazione. Che effetto le ha fatto?

“Non sono rimasto sorpreso, perché l’Italia (tutta) ha sopravvalutato la vittoria nell’Europeo dello scorso anno. Si pensi al fatto che per la prima volta nella storia, tra Mondiali ed Europei, ha vinto una squadra che, al termine dei 90 minuti, era sul risultato di parità in ben 3 dei 4 incontri cruciali a eliminazione diretta e, quindi, soggetti per regolamento a supplementari ed eventuali rigori. Naturalmente mi riferisco ai tabelloni di tipo tennistico con ottavi di finale, Quarti, semifinali e finale. Pochi mesi dopo, nel gruppo eliminatorio Uefa, nel quale gli incontri non erano soggetti a extra-time, è accaduta la stessa cosa con Bulgaria, Irlanda del Nord e Svizzera e, a seguito di tali verdetti di campo, si è pagato dazio, in quanto siamo finiti secondi nel nostro raggruppamento vinto dagli elvetici. Insomma, a parer mio una logica e giusta eliminazione”.

Quali le cause tecniche dell’ultima mancata partecipazione?

“Tecnicamente, la squadra in questa fase storica non ha campioni, gente davvero in grado di fare la differenza. E in attacco sono mancate un po’ le alternative. Bisognava cambiare qualcosa negli 11 dopo l’Europeo, ma non è stato fatto”.

Qualcuno ha detto che i giocatori erano sazi dopo aver alzato la Coppa in Inghilterra…

“Tutto l’ambiente, stampa compresa, si è adagiato sul successo di Wembley. E’ mancata la grinta. Forse si credeva che sarebbe bastato rimettere gli stessi giocatori in campo per vincere in automatico le gare delle eliminatorie.  E invece… sono venuti fuori 4 pareggi”.

Come si può uscire da questa situazione così amara, frustrante per migliaia di italiani appassionati di calcio?

“Si può venire fuori da questa situazione puntando su un determinato gruppo di giocatori, senza fare troppi cambi. Se Mancini ne sceglie 30, deve lavorare su quelli, a meno che, nel frattempo, non nasca un nuovo Paolo Rossi. Il nostro commissario tecnico, invece, negli ultimi 2 anni ne ha convocati 60. Cambiare continuamente… non serve”.

Purtroppo non si può tornare indietro, ma negli anni Ottanta, con soli 3 stranieri per squadra, in campionato giocavano tanti italiani e la Nazionale andava abbastanza bene…

“Indietro non si può tornare, ma è certo che all’epoca era più facile per un commissario tecnico costruire una Nazionale rispetto ai tempi attuali. Poi oggi c’è anche un altro problema. Gli italiani …non solo giocano poco nelle nostre squadre di club, ma sono in pochi pure quelli che disputano partite nei campionati esteri. E in questo caso è perché non abbiamo gente all’altezza. Purtroppo, in Italia gli interessi dei club e di coloro che ruotano intorno a essi sono talmente elevati che …il tutto finisce col ripercuotersi negativamente sulla crescita dei nostri giovani e sulle prestazioni della Nazionale”.

Campionato Serie A 2022-23: sorprese e delusioni dopo le prime 15 giornate.

“La sorpresa è il Napoli. La delusione…l’Inter”.

Cosa pensa di questa anomalia di un torneo ‘spezzato’ in 2 da un Mondiale e chi, secondo lei, potrebbe avvantaggiarsi di tale situazione?

“Penso che si riprenderà con i valori che sono stati espressi fino a metà novembre. E’ chiaro che il Napoli può perdere una partita, ma, nel  complesso, dovrebbe restare tutto pressoché inalterato”.

Quale sarà, nelle prime 7 posizioni, la classifica definitiva, secondo lei?

“Napoli 1°, lotta tra Inter e Juve per il 2° posto, 4^ piazza per il Milan. Per gli altri tre posti Uefa se la dovrebbero giocare Lazio, Roma e Atalanta”.

Caso Juve: cosa rischiano realmente i bianconeri a livello sportivo, a seguito dell’inchiesta Prisma?

“Nella peggiore delle ipotesi, la retrocessione e l’esclusione dalle competizioni europee per un anno. In alternativa, punti di penalizzazione da scontare nel prossimo campionato”.

A proposito di calcio europeo, ultima domanda con risposta flash. Haaland, Mbappé, Osimhen, Leao, Richarlison, Kvaratskhelia, Lautaro Martinez, Alvarez, Vinicius jr, Musiala: chi è oggi, secondo lei, l’attaccante più devastante tra quelli cosiddetti “emergenti”?

“Mbappé”.   

Luigi Gallucci

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Ecco, di seguito, alcuni link riguardanti il calcio internazionale maschile riservato alle Nazionali. Se ne consiglia la consultazione attraverso la tradizionale versione PC desktop. 

“Mondiali Qatar 2022”…ma non solointerviste in esclusiva a 2 storiche firme del giornalismo sportivo italiano

Roberto Beccantini >> https://www.sportflash24.it/litalia-fuori-dal-mondiale-e-un-pugno-nello-stomaco-249325

Ivan Zazzaroni >> https://www.sportflash24.it/zazzaroni-il-calcio-italiano-si-riparta-dal-modello-napoli-de-laurentiis-249528

Tutto sulla fase finale dei “Mondiali Qatar 2022″: calendario gare, risultati, marcatori, classifiche gironi, schema-accoppiamenti di ottavi, quarti e semifinali e finale. Per tutte le notizie, clicca sul seguente link >> https://www.sportflash24.it/mondiali-calcio-2022-tempo-reale-risultati-marcatori-249329

Tutto sulla fase finale dei “Mondiali Russia 2018″: calendario gare, risultati, marcatori, classifiche gironi, abbinamenti di ottavi, quarti e semifinali e cronaca azioni salienti finalissima Francia-Croazia. Per tutte le notizie, clicca sul seguente link >> http://www.sportflash24.it/tag/russia-2018

Tutto sulla fase finale dei “Mondiali di Brasile 2014” >> http://www.sportflash24.it/mondiali-risultati-marcatori-ammoniti-espulsi-classifiche-brasile-2014-27057

Statistiche in esclusiva Sportflash24 sui capocannonieri “Mundial”>>http://www.sportflash24.it/vincitori-classifica-cannonieri-coppa-del-mondo-211333

Tutti i piazzamenti dell’Italia nelle 18 partecipazioni alle fasi finali della Coppa del Mondo >> http://www.sportflash24.it/italia-piazzamenti-ai-mondiali-di-calcio-della-nazionale-197057

Albo d’oro Mondiali calcio maschile Under 20 >> http://www.sportflash24.it/albo-doro-mondiali-under-20-calcio-squadre-vincitrici-181874

ALBI D’ORO CALCIO MASCHILE INTERNAZIONALE

Squadre nazionali vincitrici campionato del Mondo (ente organizzatore FIFA)

1930 URUGUAY

1934 ITALIA

1938 ITALIA

1950 URUGUAY

1954 GERMANIA

1958 BRASILE

1962 BRASILE

1966 INGHILTERRA

1970 BRASILE

1974 GERMANIA

1978 ARGENTINA

1982 ITALIA

1986 ARGENTINA

1990 GERMANIA

1994 BRASILE

1998 FRANCIA

2002 BRASILE

2006 ITALIA

2010 SPAGNA

2014 GERMANIA

2018 FRANCIA

2022 ARGENTINA

2026: …

Squadre vincitrici trofei intercontinentali per Nazioni

“COPPA ARTEMIO FRANCHI” (ORGANIZZATORI UEFA E CONMEBOL)

1985 FRANCIA

1993 ARGENTINA

“CONFEDERATIONS CUP (ORGANIZZATORE FIFA)

1992 ARGENTINA

1995 DANIMARCA

1997 BRASILE

1999 MESSICO

2001 FRANCIA

2003 FRANCIA

2005 BRASILE

2009 BRASILE

2013 BRASILE

2017 GERMANIA.

“CUP OF THE CHAMPIONS” o “SUPERCOPPA” (UEFA E CONMEBOL)

2022 ARGENTINA.

Club dilettantistici e squadre nazionali vincitrici ori olimpici (ente CIO)

1900 UPTON PARK CLUB – GRAN BRETAGNA

1904 GALT CLUB – CANADA

1908 GRAN BRETAGNA

1912 GRAN BRETAGNA

1920 BELGIO

1924 URUGUAY

1928 URUGUAY

1936 ITALIA

1948 SVEZIA

1952 UNGHERIA

1956 URSS

1960 JUGOSLAVIA

1964 UNGHERIA

1968 UNGHERIA

1972 POLONIA

1976 GERMANIA EST

1980 CECOSLOVACCHIA

1984 FRANCIA

1988 URSS

1992 SPAGNA

1996 NIGERIA

2000 CAMERUN

2004 ARGENTINA

2008 ARGENTINA

2012 MESSICO

2016 BRASILE

2021 BRASILE

2024: …

Squadre nazionali vincitrici campionato d’Europa (organizzatore UEFA)

1960 URSS

1964 SPAGNA

1968 ITALIA

1972 GERMANIA

1976 CECOSLOVACCHIA

1980 GERMANIA

1984 FRANCIA

1988 OLANDA

1992 DANIMARCA

1996 GERMANIA

2000 FRANCIA

2004 GRECIA

2008 SPAGNA

2012 SPAGNA

2016 PORTOGALLO

2021 ITALIA

2024: …

Squadre vincitrici Uefa Nations League

2019 PORTOGALLO

2021 FRANCIA

2023: una tra Italia, Croazia, Olanda e Spagna.

Club professionistici vincitori Coppa Intercontinentale (Uefa e Conmebol)

1960 REAL MADRID (SPAGNA)

1961 PENAROL (URUGUAY)

1962 SANTOS (BRASILE)

1963 SANTOS (BRASILE)

1964 INTER (ITALIA)

1965 INTER (ITALIA)

1966 PENAROL (URUGUAY)

1967 RACING AVELLANEDA (ARGENTINA)

1968 ESTUDIANTES (ARGENTINA)

1969 MILAN (ITALIA)

1970 FEYENOORD (OLANDA)

1971 NACIONAL MONTEVIDEO (URUGUAY)

1972 AJAX (OLANDA)

1973 INDEPENDIENTE (BRASILE)

1974 ATLETICO MADRID (SPAGNA)

1976 BAYERN MONACO (GERMANIA)

1977 BOCA JUNIORS (ARGENTINA)

1979 OLIMPIA ASUNCION (PARAGUAY)

1980 NACIONAL MONTEVIDEO (URUGUAY)

1981 FLAMENGO (BRASILE)

1982 PENAROL (URUGUAY)

1983 GREMIO (BRASILE)

1984 INDEPENDIENTE (ARGENTINA)

1985 JUVENTUS (ITALIA)

1986 RIVER PLATE (ARGENTINA)

1987 PORTO (PORTOGALLO)

1988 NACIONAL MONTEVIDEO (URUGUAY)

1989 MILAN (ITALIA)

1990 MILAN (ITALIA)

1991 STELLA ROSSA BELGRADO (JUGOSLAVIA)

1992 SAN PAOLO (BRASILE)

1993 SAN PAOLO (BRASILE)

1994 VÉLEZ SARSFIELD (ARGENTINA)

1995 AJAX (OLANDA)

1996 JUVENTUS (ITALIA)

1997 BORUSSIA DORTMUND (GERMANIA)

1998 REAL MADRID (SPAGNA)

1999 MANCHESTER UNITED (INGHILTERRA)

2000 BOCA JUNIORS (ARGENTINA)

2001 BAYERN MONACO (GERMANIA)

2002 REAL MADRID (SPAGNA)

2003 BOCA JUNIORS (ARGENTINA)

2004 PORTO (PORTOGALLO)

Squadre professionistiche vincitrici Coppa del Mondo per club 2005-2022 (FIFA)

2005 SAN PAOLO (BRASILE)

2006 INTERNACIONAL PORTO ALEGRE (BRASILE)

2007 MILAN (ITALIA)

2008 MANCHESTER UNITED (INGHILTERRA)

2009 BARCELLONA (SPAGNA)

2010 INTER (ITALIA)

2011 BARCELLONA (SPAGNA)

2012 CORINTHIANS (BRASILE)

2013 BAYERN MONACO (GERMANIA)

2014 REAL MADRID (SPAGNA)

2015 BARCELLONA (SPAGNA)

2016 REAL MADRID (SPAGNA)

2017 REAL MADRID (SPAGNA)

2018 REAL MADRID (SPAGNA)

2019 LIVERPOOL (INGHILTERRA)

2021 BAYERN MONACO (GERMANIA)

2022 CHELSEA (INGHILTERRA)

2023: …

Club professionistici vincitori Coppa Campioni-Champions League (ente Uefa)

1956 REAL MADRID (SPAGNA)

1957 REAL MADRID (SPAGNA)

1958 REAL MADRID (SPAGNA)

1959 REAL MADRID (SPAGNA)

1960 REAL MADRID (SPAGNA)

1961 BENFICA (PORTOGALLO)

1962 BENFICA (PORTOGALLO)

1963 MILAN (ITALIA)

1964 INTER (ITALIA)

1965 INTER (ITALIA)

1966 REAL MADRID (SPAGNA)

1967 CELTIC (SCOZIA)

1968 MANCHESTER UNITED (INGHILTERRA)

1969 MILAN (ITALIA)

1970 FEYENOORD (OLANDA)

1971 AJAX (OLANDA)

1972 AJAX (OLANDA)

1973 AJAX (OLANDA)

1974 BAYERN MONACO (GERMANIA)

1975 BAYERN MONACO (GERMANIA)

1976 BAYERN MONACO (GERMANIA)

1977 LIVERPOOL (INGHILTERRA)

1978 LIVERPOOL (INGHILTERRA)

1979 NOTTINGHAM FOREST (INGHILTERRA)

1980 NOTTINGHAM FOREST (INGHILTERRA)

1981 LIVERPOOL (INGHILTERRA)

1982 ASTON VILLA (INGHILTERRA)

1983 AMBURGO (GERMANIA)

1984 LIVERPOOL (INGHILTERRA)

1985 JUVENTUS (ITALIA)

1986 STEAUA BUCAREST (ROMANIA)

1987 PORTO (PORTOGALLO)

1988 PSV EINDHOVEN (OLANDA)

1989 MILAN (ITALIA)

1990 MILAN (ITALIA)

1991 STELLA ROSSA BELGRADO (JUGOSLAVIA)

1992 BARCELLONA (SPAGNA)

1993 OLYMPIQUE MARSIGLIA (FRANCIA)

1994 MILAN (ITALIA)

1995 AJAX (OLANDA)

1996 JUVENTUS (ITALIA)

1997 BORUSSIA DORTMUND (GERMANIA)

1998 REAL MADRID (SPAGNA)

1999 MANCHESTER UNITED (INGHILTERRA)

2000 REAL MADRID (SPAGNA)

2001 BAYERN MONACO (GERMANIA)

2002 REAL MADRID (SPAGNA)

2003 MILAN (ITALIA)

2004 PORTO (PORTOGALLO)

2005 LIVERPOOL (INGHILTERRA)

2006 BARCELLONA (SPAGNA)

2007 MILAN (ITALIA)

2008 MANCHESTER UNITED (INGHILTERRA)

2009 BARCELLONA (SPAGNA)

2010 INTER (ITALIA)

2011 BARCELLONA (SPAGNA)

2012 CHELSEA (INGHILTERRA)

2013 BAYERN MONACO (GERMANIA)

2014 REAL MADRID (SPAGNA)

2015 BARCELLONA (SPAGNA)

2016 REAL MADRID (SPAGNA)

2017 REAL MADRID (SPAGNA)

2018 REAL MADRID (SPAGNA)

2019 LIVERPOOL (INGHILTERRA)

2020 BAYERN MONACO (GERMANIA)

2021 CHELSEA (INGHILTERRA)

2022 REAL MADRID (SPAGNA)

2023: …

Club professionistici vincitori Coppa Uefa-Europa League

1972 TOTTENHAM (INGHILTERRA)

1973 LIVERPOOL (INGHILTERRA)

1974 FEYENOORD (OLANDA)

1975 BORUSSIA MOENCHENGLADBACH (GERMANIA)

1976 LIVERPOOL (INGHILTERRA)

1977 JUVENTUS (ITALIA)

1978 PSV EINDHOVEN (OLANDA)

1979 BORUSSIA MOENCHENGLADBACH (GERMANIA)

1980 EINTRACHT FRANCOFORTE (GERMANIA)

1981 IPSWICH TOWN (INGHILTERRA)

1982 GOTEBORG (SVEZIA)

1983 ANDERLECHT (BELGIO)

1984 TOTTENHAM (INGHILTERRA)

1985 REAL MADRID (SPAGNA)

1986 REAL MADRID (SPAGNA)

1987 GOTEBORG (SVEZIA)

1988 BAYER LEVERKUSEN (GERMANIA)

1989 NAPOLI (ITALIA)

1990 JUVENTUS (ITALIA)

1991 INTER (ITALIA)

1992 AJAX (OLANDA)

1993 JUVENTUS (ITALIA)

1994 INTER (ITALIA)

1995 PARMA (ITALIA)

1996 BAYERN MONACO (GERMANIA)

1997 SCHALKE 04 (GERMANIA)

1998 INTER (ITALIA)

1999 PARMA (ITALIA)

2000 GALATASARAY (TURCHIA)

2001 LIVERPOOL (INGHILTERRA)

2002 FEYENOORD (OLANDA)

2003 PORTO (PORTOGALLO)

2004 VALENCIA (SPAGNA)

2005 CSKA MOSCA (RUSSIA)

2006 SIVIGLIA (SPAGNA)

2007 SIVIGLIA (SPAGNA)

2008 ZENIT SAN PIETROBURGO (RUSSIA)

2009 SHAKHTAR DONETSK (UCRAINA)

2010 ATLETICO MADRID (SPAGNA)

2011 PORTO (PORTOGALLO)

2012 ATLETICO MADRID (SPAGNA)

2013 CHELSEA (INGHILTERRA)

2014 SIVIGLIA (SPAGNA)

2015 SIVIGLIA (SPAGNA)

2016 SIVIGLIA (SPAGNA)

2017 MANCHESTER UNITED (INGHILTERRA)

2018 ATLETICO MADRID (SPAGNA)

2019 CHELSEA (INGHILTERRA)

2020 SIVIGLIA (SPAGNA)

2021 VILLAREAL (SPAGNA)

2022 EINTRACHT FRANCOFORTE (GERMANIA)

2023: …

Club professionistici vincitori Coppa delle Coppe Uefa

1961 FIORENTINA (ITALIA)

1962 ATLETICO MADRID (SPAGNA)

1963 TOTTENHAM (INGHILTERRA)

1964 SPORTING LISBONA (PORTOGALLO)

1965 WEST HAM UNITED (INGHILTERRA)

1966 BORUSSIA DORTMUND (GERMANIA OVEST)

1967 BAYERN MONACO (GERMANIA OVEST)

1968 MILAN (ITALIA)

1969 SLOVAN BRATISLAVA (CECOSLOVACCHIA)

1970 MANCHESTER CITY (INGHILTERRA)

1971 CHELSEA (INGHILTERRA)

1972 GLASGOW RANGERS (SCOZIA)

1973 MILAN (ITALIA)

1974 MAGDEBURGO (GERMANIA EST)

1975 DINAMO KIEV (URSS)

1976 ANDERLECHT (BELGIO)

1977 AMBURGO (GERMANIA OVEST)

1978 ANDERLECHT (BELGIO)

1979 BARCELLONA (SPAGNA)

1980 VALENCIA (SPAGNA)

1981 DINAMO TBILISI (URSS)

1982 BARCELLONA (SPAGNA)

1983 ABERDEEN (SCOZIA)

1984 JUVENTUS (ITALIA)

1985 EVERTON (INGHILTERRA)

1986 DINAMO KIEV (URSS)

1987 AJAX (OLANDA)

1988 MALINES (BELGIO)

1989 BARCELLONA (SPAGNA)

1990 SAMPDORIA (ITALIA)

1991 MANCHESTER UNITED (INGHILTERRA)

1992 WERDER BREMA (GERMANIA)

1993 PARMA (ITALIA)

1994 ARSENAL (INGHILTERRA)

1995 REAL SARAGOZZA (SPAGNA)

1996 PARIS SAINT-GERMAIN (FRANCIA)

1997 BARCELLONA (SPAGNA)

1998 CHELSEA (INGHILTERRA)

1999 LAZIO (ITALIA)

Club professionistici vincitori Supercoppa Uefa

1973 AJAX (OLANDA)

1975 DINAMO KIEV (URSS)

1976 ANDERLECHT (BELGIO)

1977 LIVERPOOL (INGHILTERRA)

1978 ANDERLECHT (BELGIO)

1979 NOTTINGHAM FOREST (INGHILTERRA)

1980 VALENCIA (SPAGNA)

1982 ASTON VILLA (INGHILTERRA)

1983 ABERDEEN (SCOZIA)

1984 JUVENTUS (ITALIA)

1986 STEAUA BUCAREST (ROMANIA)

1987 PORTO (PORTOGALLO)

1988 MALINES (BELGIO)

1989 MILAN (ITALIA)

1990 MILAN (ITALIA)

1991 MANCHESTER UNITED (INGHILTERRA)

1992 BARCELLONA (SPAGNA)

1993 PARMA (ITALIA)

1994 MILAN (ITALIA)

1995 AJAX (OLANDA)

1996 JUVENTUS (ITALIA)

1997 BARCELLONA (SPAGNA)

1998 CHELSEA (INGHILTERRA)

1999 LAZIO (ITALIA)

2000 GALATASARAY (TURCHIA)

2001 LIVERPOOL (INGHILTERRA)

2002 REAL MADRID (SPAGNA)

2003 MILAN (ITALIA)

2004 VALENCIA (SPAGNA)

2005 LIVERPOOL (INGHILTERRA)

2006 SIVIGLIA (SPAGNA)

2007 MILAN (ITALIA)

2008 ZENIT SAN PIETROBURGO (RUSSIA)

2009 BARCELLONA (SPAGNA)

2010 ATLETICO MADRID (SPAGNA)

2011 BARCELLONA(SPAGNA)

2012 ATLETICO MADRID (SPAGNA)

2013 BAYERN MONACO (GERMANIA)

2014 REAL MADRID (SPAGNA)

2015 BARCELLONA (SPAGNA)

2016 REAL MADRID (SPAGNA)

2017 REAL MADRID (SPAGNA)

2018 ATLETICO MADRID (SPAGNA)

2019 LIVERPOOL (INGHILTERRA)

2020 BAYERN MONACO (GERMANIA)

2021 CHELSEA (INGHILTERRA)

2022 REAL MADRID (SPAGNA)

2023: …

Club professionistici vincitori Coppa Uefa Conference League

2022: ROMA (ITALIA).

2023: …

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Cerruti (Gazzetta): “Pelé e Maradona i più grandi di tutti”

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