Quarto scudetto Napoli: la disamina di Fabrizio Failla, redattore capo Rai Sport, intervenuto durante la trasmissione You Tube “Gente di calcio 25 maggio 2025″, format a cura delle testate giornalistiche “Sportflash24″, “PositanoNews” e “Napoflix Tv”
- “Il 4° scudetto del Napoli parte da lontano, da una intelligente e coraggiosa campagna acquisti, che è stata fondata su giocatori non conosciuti come Philipp Billing, arrivato in prestito a gennaio scorso dal Bournemouth e autore il 1° marzo, allo stadio Maradona, della cruciale rete del pareggio nello scontro diretto contro l’antagonista Inter; su giocatori che molti addetti ai lavori ritenevano finiti, come Romelu Lukaku, 5° in classifica cannonieri con 14 reti e miglior assist-man di questo campionato con 10 passaggi-gol, un calciatore che, prima di arrivare a Napoli, era stato scaricato da più squadre che lo avevano avuto in prestito dal Chelsea e che, nella stagione appena trascorsa, aveva il gravoso compito di sostituire Osimhen nel ruolo di prima punta; e soprattutto su Scott McTominay, un centrocampista scozzese che non sembrava pronto per una platea così importante come quello della Serie A e che nel Manchester United aveva qualche difficoltà a imporsi. E in tutto ciò non dimentichiamo Jack Raspadori. Lui era sul punto di essere ceduto, ma, dopo il gol-vittoria del 29 dicembre scorso contro il Venezia nell’ultimo quarto d’ora di partita, è diventato un punto fermo. E poi va anche evidenziato che, grazie a un buon impianto di squadra, la partenza di Kvaratskhelia non ha fatto grandi danni. Tra i fattori-chiave, anche la grande capacità di reagire a un mese di febbraio pessimo, senza vittorie: sconfitta in trasferta contro il Como, pareggio interno contro l’Udinese e altri due pari all’Olimpico, contro Roma e Lazio; gare, queste ultime, in cui a 5 minuti dal Novantesimo era in vantaggio e nelle quali ha subito il recupero dell’avversario di turno durante gli ultimi giri di orologio. Ebbene, dopo una tale sequenza di risultati, laddove altre squadre si sarebbero smarrite, il Napoli di mr Antonio Conte ha dimostrato di essere un gruppo solido. E poi un altro elemento importante è stata la capacità difensiva, un vero fiore all’occhiello. Prendere pochi gol è più importante che segnarne tanti. E ancora, il feeling con il pubblico. Se pensiamo che oltre 1 milione di spettatori ha assistito allo stadio alle gare del Napoli, vengono i brividi. Una cifra infinita, un record difficilmente ipotizzabile alla vigilia della stagione. E poi mi piace evidenziare la pacatezza di Aurelio De Laurentiis. Anche nei momenti difficili, il presidente, nonostante la sua indole vulcanica, non ha ecceduto nelle sue esternazioni. E anche tale aspetto, a mio avviso, ha fatto sì che il Napoli potesse arrivare così in alto. E infine permettetemi di dire: «Conte, chapeau»”.


