Calcio Napoli, conferenza di mr Conte 23 agosto 2024

Mr Conte è fiducioso in relazione al ritorno alla competitività del Napoli (Fonte foto: credits twitter,com/sscnapoli)

CONFERENZA STAMPA DI MR CONTE ALLA VIGILIA DI NAPOLI-BOLOGNA /

E’ un mr Conte che prova a scavare nel profondo quello che a Castel Volturno parla ai cronisti durante la conferenza stampa odierna. A 5 giorni dalla sconfitta 0-3 al “Bentegodi” contro il Verona, match valido per la 1^ di campionato, e a circa 50 ore dal prossimo impegno, quello casalingo contro il Bologna, la frase che fa ben sperare è questa: “Ho un gruppo di ragazzi SUPER per bene. Col lavoro miglioreremo per tornare competitivi“. Sulla compagine felsinea, il tecnico dei partenopei afferma: “Il Bologna è sicuramente un’ottima squadra, è finita in Champions. L’ultima partita al Maradona l’hanno vinta 2-0. E’ molto fisica, gioca a un ritmo intenso, ha giocatori sugli esterni molto forti nell’uno contro uno e bravi a ripartire. E’ una partita che deve essere giocata al 110 % da parte nostra. Ed è importante che ‘il Maradona’ faccia ‘il Maradona’. I ragazzi hanno bisogno di sentire la fiducia del pubblico. Capisco che il 2° tempo di Verona possa aver lasciato degli strascichi, però noi non abbiamo tempo, né in campo e né sugli spalti. C’è una partita da 3 punti e tutti noi dobbiamo dare un segnale. E contro il Bologna sono sicuro che il pubblico napoletano ci sarà vicino”.

Non manca, però, nel confronto con la stampa un’ampia disamina su una serie di fattori riguardanti l’attualità di questo mese e l’amaro (e recente) passato. In tale ambito, Antonio il salentino si sofferma su molteplici aspetti. In primis, varie occasioni prodotte e zero gol segnati in 180 minuti tra 1° turno di coppa Italia (con relativa vittoria solo ai rigori contro il Modena) e successiva batosta in casa scaligera. “Nel 1° tempo col Verona – spiega il tecnico leccese – il Napoli ha comandato e loro non ci hanno mai tirato in porta. Il secondo tempo ha destato preoccupazione e ha svegliato vecchi scheletri. E inevitabilmente a fine partita eravamo delusi, anche in rapporto a ciò che facciamo quotidianamente. L’unica cosa che posso dire è che ho basato la rinascita del Napoli su uno zoccolo duro, un gruppo di 10-12 giocatori che sono qui da un bel po’, hanno scritto una pagina di storia del Napoli e hanno a cuore Napoli. Io ho grande fiducia in loro e loro hanno grande fiducia in me. E debbo dire che sono ragazzi SUPER per bene. Quando parlo di persone per bene, parlo di uomini per bene, perché a volte puoi trovare anche delle merde. I miei hanno le loro debolezze, ma sono uomini. Nelle difficoltà, quando hai degli uomini, ne esci. Quando non li hai, difficilmente ne esci. Ed è per questo motivo che ho fiducia che, con questi ragazzi, attraverso il lavoro quotidiano possiamo migliorare tante situazioni per tornare a essere competitivi. Non so se ci metteremo una settimana, un mese, un anno, due anni… Questo non mi senti di dirlo, ma so che ci sono le basi per farlo. Tu li vedi allenarsi e c’è da dire poco. C’è grande applicazione, c’è grande voglia e grande entusiasmo. E sono anche molto responsabili, perché hanno capito per primi il disagio. In questa settimana stiamo lavorando bene, così come abbiamo fatto in precedenza. Mi ha fatto piacere vedere che hanno preso coscienza in maniera realistica di ciò che è successo nel secondo tempo e sono convinto che loro sono i primi a non volere che ciò si ripeta”.

Cosa è successo a Verona nel 2° tempo? Un problema mentale, fisico, carichi di lavoro?

Quando si hanno brutte prestazioni – risponde Conte -, spesso ci si rifugia in questo aspetto dei carichi di lavoro (intendendo con ciò le motivazioni spesso addotte nei post gara da taluni allenatori, ndr). Nel nostro caso, non si tratta di ciò. Se si vedono i dati della partita contro il Verona, abbiamo corso come loro, pur avendo avuto il 70% di possesso palla”. E la prima anomalia è questa, perché, incalza Conte, “di solito chi non ha la palla corre di più. Ecco, lo dico… per farvi capire un dato”. E poi, sempre riferendosi al 2° tempo della partita del Bentegodi, aggiunge: “Pronti via, abbiamo iniziato a perdere i duelli aerei; pronti via, abbiamo lasciato un tiro in porta e al 2° tiro ci hanno fatto gol. E in quel momento abbiamo dimostrato di non essere pronti. Al primo cazzotto siamo andati giù. In una partita, però, ci si rialza e poi si cerca noi di dare i cazzotti; solo che… abbiamo provato a rialzarci, ma ne abbiamo preso un altro. E per certi versi è anche un bene che sia arrivato questo cazzotto subito, perché ha riportato i calciatori alla realtà. A me fa piacere aver percepito che i ragazzi hanno capito bene ciò che è accaduto. E ho visto in loro la voglia di uscire da questa situazione. Noi possiamo anche perdere la partita, ma non in quella maniera”. Inoltre, Conte fa un parallelo tra la gara di Coppa Italia col Modena e quella di Serie A contro il Verona: “Noi abbiamo fatto due partite ufficiali: zero gol segnati, 75% di possesso palla col Modena e 67% col Verona. Abbiamo condotto sul piano del gioco, abbiamo avuto delle occasioni ma non le abbiamo concretizzate. A Verona, tre o quattro occasioni importanti le abbiamo avute con Lobo e Frank. Io le vedo le statistiche. E noi infatti cerchiamo di sviluppare un gioco che ci possa portare ad avere più gente in grado riempire il marcatore. A Frank spesso chiedo di occupare spazi sulla trequarti per intercettare le seconde palle. Sia lui che Lobo lo hanno fatto e lo si dovrà continuare a fare. C’è, quindi, la consapevolezza di dover essere molto più cattivi nel valorizzare al massimo le occasioni create”. E poi, mettendo il tutto in relazione con lo scorso campionato, precisa che “l’efficienza delle occasioni create l’anno scorso è stata da quart’ultimo posto e che il dato del miglior del possesso palla era presente anche nella scorsa stagione… ma il Napoli è finito decimo in classifica”.

Poi Conte conclude con alcuni concetti forti e chiari, indirizzati verso tutti quelli che, per lavoro e/o per passione, gravitano intorno all’universo Napoli: “A prescindere da quello che possa accadere sul mercato – afferma il tecnico azzurro -, ho preso un impegno morale con i tifosi del Napoli, ma è un impegno umano anche nei confronti dei calciatori, con i quali voglio costruire un progetto; calciatori che, viste le sirene del mercato, potevano andare da altre parti. E quindi sarò qui a testa bassa. Lavoreremo cercando di fare tutto il possibile e anche l’impossibile per cercare di riportare il Napoli dove merita, però c’è bisogno di pazienza, anche da parte dei tifosi. Tra l’altro, quando lavori seriamente, prima o poi tutto deve venir fuori. E posso dire che tutti ci stiamo rompendo la schiena: io, lo staff, i ragazzi. E sono fiducioso perché i giocatori non vedono l’ora di uscire da questa situazione che sta durando da un po’; però ho anche detto: signori, se pensate che arriviamo e partiamo a 2000, vi dico che non partiremo a 2000, ma dovremo lavorare cercando di creare un gruppo molto forte, molto solido, molto unito, che ci possa portare a superare tutte le difficoltà. E su questo sono fiducioso”.  

(Fonte link conferenza stampa: canale You Tube sscnapoli https://www.youtube.com/watch?v=B2XOC8c-MV4)

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