CALCIO Dichiarazioni di De Laurentiis a Radio Kiss Kiss

Il bilancio di fine anno 2014 del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ai microfoni di Radio Kiss Kiss (Foto: fonte www.sscnapoli.it)

Il Napoli è l’unica squadra italiana di calcio ad aver vinto 2 titoli nel 2014. Sotto l’albero di Natale di ognuno dei 6 milioni di tifosi azzurri sparsi nel mondo quest’anno c’è dunque un graditissimo pacco pieno di felicità… Era dal 1990 che all’ombra del Vesuvio non veniva ‘scartocciato’ un dono di questo genere. All’epoca, infatti, il Napoli fece l’accoppiata Scudetto-Supercoppa Italiana. Stavolta, Coppa Italia e Supercoppa. Nessuna squadra in Italia e pochissime nel Mondo possono vantare tale primato nell’arco dell’anno solare che sta per chiudersi.  Un aspetto, questo, che testimonia la crescita costante di un club che, va ricordato, tra la primavera e l’estate del 2004 ha vissuto prima l’onta di un fallimento in tribunale (dovuto alle precedenti e poco accorte gestioni societarie) e la conseguente retrocessione a tavolino in Serie C1 (attuale Lega Pro) e poi la rinascita, grazie al coraggio, alla forza economica e all’impegno profuso sotto tutti i punti di vista da un figlio illustre della provincia di Napoli, il produttore Aurelio De Laurentiis,  presidente del club.  Questo ed altri temi sono stati analizzati oggi a Radio Kiss Kiss Napoli dal giornalista Valter De Maggio e dal patron del Napoli.  In relazione al primato fatto registrare quest’anno dalla squadra azzurra, Aurelio De Laurentiis ha così commentato: “E’ bellissimo che in 8 mesi abbiamo portato a casa sia la Coppa Italia che la Supercoppa, trofei che io dedico a Ciro Esposito, tifoso che ha pagato con la vita il suo amore per il Calcio Napoli. Io all’inizio dissi che avevamo due quinquenni davanti:  uno per arrivare in Serie A e un altro per cercare di competere ad alti livelli. Dopo due anni di Serie A (anno 2009, ndr) eravamo al 514° posto nel mondo, mentre oggi siamo tra i primi 30 club. Quindi vuol dire che,  al di là dello scudetto, che prima o poi vinceremo,  e ci dovremo sedere a tavolino per attrezzarci ed arrivare anche a questo traguardo, in questi 10 anni abbiamo fatto molto. E’ chiaro che è complicato competere a certi livelli avendo a disposizione 1 / 3 del budget di Juve, Inter e Milan, le tre società che fatturano di più tra quelle italiane, e 1 / 6 delle risorse che hanno i più grandi club europei. In questi anni si è lavorato molto seriamente per una modernizzazione del calcio,  ma soprattutto siamo stati rispettosi delle regole che vengono dall’alto. Ed ora voglio vedere che cosa accadrà alle squadre che non hanno rispettato il cosiddetto fair play finanziario. In tal senso, mi auguro che non avvenga che i giudici arrivino a prendere decisioni adottando pesi diversi a seconda dell’importanza delle squadre. E in tal senso io prego il presidente della Uefa Platinì di chiarire il concetto di play finanziario in modo che tutti, e soprattutto i tifosi, principali fruitori dello spettacolo calcistico, possano capirlo in maniera semplice”. Poi, per quanto concerne il possibile acquisto del sampdoriano Gabbiadini nel prossimo mercato di gennaio, De Laurentiis ha puntualizzato: “Ho una bruttissima abitudine, sono sempre l’ultimo ad annunciare i calciatori che acquistiamo. Solo quando firmo i contratti, chiamo i giornalisti e li avverto dell’acquisto, ma loro mi rispondono sempre che già lo sanno! Finché non ci sono le firme non posso confermare nulla. Gabbiadini è un bergamasco, loro sono delle persone molto forti e hanno un senso dell’eticità incredibile”. Ultimo pensiero, gli auguri finali del presidente: “Vorrei che insieme ai tifosi ci unissimo con coloro che sono meno fortunati. Penso che rivolgere un pensiero particolare alle persone che soffrono sia doveroso da parte di tutti i napoletani”.

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