
Eusebio Di Francesco allo stadio “San Paolo” oggi “Maradona”. (Foto di repertorio: credits https://www.facebook.com/photo/?fbid=102129890881850&set=a.102129960881843&locale=it_IT )
Di Francesco e il Napoli: quei 2 curiosi precedenti di un giovane mister in Serie A /
In Serie A, tra mister Eusebio Di Francesco e il Napoli, in chiave per lui positiva, comincia tutto domenica sera 25 settembre 2013… Dopo 4 sconfitte consecutive nelle prime 4 gare di campionato, il suo neopromosso Sassuolo impone il pari per 1-1 agli azzurri a Fuorigrotta. Non un punto rubacchiato, ma conquistato. Quella notte, formazioni titolari con un marcato differenziale tecnico a sfavore degli ospiti. Sassuolo con …Pegolo, Antei, Acerbi, Bianchi, Longhi, Kurtic, Magnanelli, Laribi, Schelotto, Zaza e Berardi. Napoli con… Reina, Mesto, Cannavaro, Fernandez, Armero, Dzemaili, Inler, Pandev, Hamsik, Mertens e Higuain. Azzurri spreconi, neroverdi pratici e qualitativi. Nei due frangenti-chiave del primo tempo scrivemmo così in cronaca diretta online: “15’ – GOOOL. Napoli in vantaggio. Mesto, da destra, crossa in area. La difesa del Sassuolo respinge corto e Dzemaili, appostato ai 20 metri, fa partire un rasoterra imparabile per Pegolo”. Sembrava fatta, ma non era così. Passarono 5 minuti e arrivò la doccia molto fredda, anche in considerazione di ciò che fino ad allora erano stati il Napoli e il club neroverde nella storia del calcio nazionale, “20’ – Pareggio del Sassuolo. Zaza, dalla zona di sinistra dell’area di rigore, scocca un tiro violento e preciso che sorprende Reina”. (https://sportflash24.wordpress.com/2013/09/25/calcio-5-giornata-serie-a-tim-2013-2014-napoli-sassuolo-1-1-la-cronaca-minuto-per-minuto/ ). Al termine di quella giornata di campionato, il Napoli perse il momentaneo primato in classifica a vantaggio della Roma, che, vittoriosa a Genova contro la Samp, salì a 15 punti, mentre i partenopei furono raggiunti al 2° posto, a quota 13, dall’arrembante Juve di Antonio Conte, vincente fuori casa contro il Chievo Verona. Quel 25 settembre di 12 anni fa il Sassuolo di Eusebio Di Francesco conquistò il suo primo punto in Serie A e noi addetti ai lavori iniziammo a ipotizzare che quella squadra si sarebbe potuta salvare, date le trame ben costruite in campo. E così fu. Classifica finale alla 38^: Sassuolo 17° con 34 (salvo), Catania 18° con 32 (retrocesso in Serie B). Il campionato, com’è noto a tantissimi appassionati e addetti ai lavori, fu vinto dalla Juve allenata da …Antonio Conte con il punteggio record di 102 punti, un primato ancora oggi imbattuto nella massima serie a 20 squadre e nell’Era dei 3 punti per vittoria. Fu quello il titolo della 3^ stella per i bianconeri. I partenopei, all’epoca allenati da mr Rafa Benitez, chiusero al 3° posto a quota 78, mentre i giallorossi, guidati da Rudi Garcia, giunsero secondi con 85. L’Inter del “core ‘ngrato” mr Walter Mazzarri finì solo quinta con 60 punti, scavalcata dalla Fiorentina allenata dal napoletano di Pomigliano Vincenzo Montella (4^ con 65).
Dagli archivi, ma stavolta in chiave negativa per l’Eusebio giovane allenatore in “A”, spunta anche un altro precedente ‘targato Parthenope’. Il 3 dicembre 2011, il suo Lecce arrivò a Fuorigrotta da ultimo, con 8 punti, frutto di 2 vittorie, 2 pari e ben 8 sconfitte. E quella sera il ko per 2-4 al San Paolo al 13° round effettivo (in quanto la 1^ giornata di campionato fu recuperata, in toto, il 21 dicembre successivo) gli costò l’esonero. Al suo posto, gli successe Serse Cosmi, il quale chiuse al 18° posto e non riuscì a evitare la retrocessione dei salentini, per ironia della sorte la squadra della città di mr Conte.
In realtà, provando a fare un sintetico bilancio, va evidenziato che il destino al “DiFra” negli ultimi 12 anni ha riservato più fibrillazioni da bassa classifica che palcoscenici elevati. Qualche soddisfazione, però, non solo nell’ ambito nazionale, ma anche in quello internazionale, è riuscito a raggranellarla. In 5 anni col Sassuolo, dall’estate del 2012 a quella del 2017, centra risultati storici, quali una promozione in Serie A con trionfo nel campionato cadetto 2012-13 e ben 4 salvezze consecutive in massima serie (diciassettesimo posto nel 2014, dodicesimo nel 2015, sesto nel 2016 e dodicesimo nel 2017), accompagnate da una nobile qualificazione ai tabelloni di coppa Uefa Europa League 2016-17 (superamento, nei turni preliminari, di Lucerna e Stella Rossa Belgrado ed eliminazione nella fase a gironi con il 4° posto nel gruppo F, alle spalle di Krc Genk, Athletic Bilbao e Rapid Vienna). Passato alla Roma nell’estate 2017, “DiFra” disputa un’ottima prima stagione in giallorosso, chiudendo al 3° posto in campionato e portando la Lupa in semifinale di Uefa Champions League, sfida persa, per ironia del destino, contro il Liverpool, nel maggio 2018, ben 34 anni dopo la famosa finale di Coppa Campioni disputata all’Olimpico il 30 maggio 1984 contro lo stesso avversario, i Reds.
A ogni buon conto, albori e bagliori di un “DiFra” mister in massima serie nazionale e che forse domenica, al Penzo, prima di scendere in campo, ripenserà un po’ al 3 dicembre 2011 e un po’ a quella sera del 25 settembre 2013, quando l’attuale stadio Maradona (all’epoca ancora denominato San Paolo) battezzò i neroverdi con la conquista di un pesante punto salvezza.
Luigi Gallucci
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(Foto Eusebio Di Francesco: credits https://www.facebook.com/photo/?fbid=102129890881850&set=a.102129960881843&locale=it_IT )