Viaggio verso un tricolore
…storicamente pesante /
Tra il Napoli e l’Empoli c’era un conto in sospeso. Due sconfitte degli uomini di Luciano Spalletti contro la formazione toscana nello scorso campionato e 6 pesantissimi punti lasciati per strada in ottica-scudetto, nell’arco una stagione più che buona, ma non straordinaria. Stavolta, con la vittoria sui ragazzi di mr Paolo Zanetti, con lo stesso punteggio del girone d’andata (2-0), il saldo è tornato in pareggio. Potrà sembrare banale, ma, tra gli elementi di forza assoluta di questa squadra, uguale in formazione base per nove undicesimi rispetto a quella dello scorso anno, c’è la capacità di giocare sempre con la stessa determinazione contro qualunque avversario; elemento che, obiettivamente, mancava nei precedenti tornei e che fa la differenza tra le compagini ‘molto interessanti’ e quelle cosiddette ‘Top’.
Non è semplice passare in 4 giorni dall’esaltante successo in Champions contro l’Eintracht Francoforte a una gara di Serie A che bisogna vincere a tutti i costi …anche se il nome sulla carta non è né altisonante né motivante. Insomma, l’ipotesi del calo di concentrazione è abbastanza temuto da mr Spalletti, ma i suoi ragazzi rispondono alla perfezione, superando, tra l’altro, una difficoltà mai affrontata quest’anno nelle precedenti 23 partite ufficiali di Serie A: e cioè restare in inferiorità numerica nel pieno della contesa. Sta di fatto che, quando la mentalità è quella giusta, le energie si moltiplicano, le difficoltà dovute agli episodi sfavorevoli si superano e l’obiettivo viene raggiunto. Ed è ciò che accade ai partenopei al Castellani. Dal 22’ della ripresa in poi, momento del ‘rosso diretto’ preso da Mario Rui, rischia più l’Empoli di subire la terza rete che il Napoli di prendere un gol potenzialmente in grado di riaprire un match apparentemente chiuso con un vantaggio di 2 reti maturato dopo appena 28 minuti. Stavolta, a differenza della gara dello scorso 24 aprile (34° turno di un campionato in cui il ribaltone subito al Castellani da 2-0 a 2-3 costa lo scivolamento da -4 a -7 punti nei confronti della capolista Milan), la squadra di Spalletti non concede nulla di importante agli avversari, al netto di alcuni cross e pochi tiri dalla media distanza. E, contro una formazione che fa del possesso palla una delle sue armi distintive, “ci può stare”, parafrasando Rafa Benitez. Il Napoli, infatti, sin dai primi minuti cerca di essere intenso nel pressing, compatto nelle distanze tra i reparti e con baricentro alto. I padroni di casa, però, sono messi in campo benissimo e nella prima parte non solo limitano i danni rispetto alle insistite trame partenopee, ma producono anche qualche affondo degno di nota, sfruttando capacità tecniche individuali e ottima predisposizione nell’attaccare gli spazi.
Del resto, l’impianto zanettiano per un po’ regge, complice anche un’aggressività nei contrasti scarsamente sanzionata dall’arbitro Ayroldi. Nel suo 4-3-1-2 nulla è lasciato al caso. Vicario, portiere in crescita, è concentratissimo non solo sui suoi interventi, ma anche nel dirigere i compagni nelle marcature sui calci piazzati avversari. In difesa, a destra Ebuehi, soprattutto nel 1° tempo, tampona, per quanto possibile, il dinamico Kvaratskhelia e talvolta punta anche a proporsi con intelligenza in attacco, creando qualche grattacapo a Mario Rui. Ismajli, centrale di destra, si occupa di Osimhen, coadiuvato all’occorrenza dal suo partner di retroguardia Luperto (ex di turno al pari di Mario Rui, Zielinski e Di Lorenzo), mentre Parisi a sinistra ‘tratta’ Lozano. A centrocampo Henderson, oggi più interditore-mazzolatore che regista, non appena può tenta di cucire il gioco. Lo assistono il mastino Haas a destra, il reattivo Marin a sinistra e un Baldanzi che talvolta arretra dalla posizione centrale di “trequartista-disturbatore” di Lobotka per prendersi qualche passaggio e provare ad alimentare una trama offensiva empolese per l’occasione un po’ singhiozzante contro la densità chirurgica di un centrocampo partenopeo nel quale lo slovacco Stani è l’uomo-ovunque che recupera palloni e illumina la manovra, mentre le mezze ali Anguissa (a destra) e Zielinski (a sinistra), oltreché duellare con i rispettivi dirimpettai Haas e Marin, provano anche a ‘sporcare’ le giocate di Henderson e ad attaccare la profondità in fase di possesso. In un ‘traffico’ del genere, la macchina empolese si trova spesso ingolfata, anche perché le punte Satriano (a destra) e Piccoli (a sinistra), più che creare grattacapi rispettivamente a Kim e Rrahmani, sono costrette a ‘rinculare’ dalla trequarti a metà campo per fare ‘densità’ sulle catene laterali, dove Di Lorenzo ‘a dritta’ e Mario Rui ‘a manca’ partecipano con buona intensità e qualità alle trame che vedono impegnati Lozano e Anguissa da una parte e Kvara e Zielo dall’altra.
Nella prima parte di gara la prevalenza della capolista si concretizza soprattutto con la conquista di corner e calci di punizione dalla trequarti. E sono proprio i ‘piazzati’ che permettono alla formazione partenopea di aprire la ‘cassaforte’ dei 3 punti. Il primo gol arriva, infatti, al 17° sugli sviluppi di un calcio d’angolo da destra in cui Kvara, smarcatosi alla sinistra della lunetta dell’area di rigore, raccoglie una respinta di testa della difesa di casa e mette un pallone preciso sul lato destro dei 16 metri che Zielinski indirizza immediatamente in area piccola per Osimhen. E qui il primo infortunio tecnico dell’Empoli. Ismajli, credendo (erroneamente) di avere il nigeriano alle spalle, tocca male e frettolosamente il pallone, facendo autogol. Sotto di una rete, la compagine di casa tenta una reazione, ma non va oltre qualche tiro da lontano di Henderson (respinto da Meret) e un paio di incursioni di Ebuehi sulla destra, bloccate da Kim. Nel contempo, la capolista continua a produrre azioni di qualità e, dopo aver sfiorato il raddoppio al 20° con un diagonale da destra di Osimhen, lanciato da Lozano, centra il 2-0 al 28°. Sugli sviluppi di un corner da sinistra, schema tra Mario Rui, Zielinski e Kvara e tiro da fuori area, forte e preciso, del georgiano. Respinta corta di Vicario e Osi, più reattivo di Luperto e Ismajli, piazza la zampata in area piccola. Prima e dopo l’intervallo gli azzurri sfiorano la terza rete. Al 33° la pantera nigeriana raccoglie un ottimo assist di Lozano, ma si vede respingere da Vicario un tiro a botta sicura in area di rigore. Un minuto dopo Kim, sugli sviluppi di un corner da sinistra, va in elevazione sul primo palo e colpisce la traversa. Al 7° della ripresa, un diagonale di Lozano su assist di tacco di Anguissa (alla maniera dell’azione del 2-0 ‘Kvara-Di Lorenzo’ in quel di Francoforte) sfiora il palo. All’11°, altro salvataggio della difesa toscana su cross da destra di Di Lorenzo e conclusione di Osi. Al 15°, annullato per una presunta irregolarità il 3-0 a Osi, che stavolta se n’era andato su lancio di Lobotka. Poi, al 22°, l’espulsione di un tartassato Mario Rui per fallo di reazione su un avversario. Cambi tattici e azzurri col 4-3-1-1. Per sopperire alla mancanza dell’esterno sinistro di difesa, fuori Kvara e dentro Olivera, naturale sostituto del portoghese, mentre Lozano fa spazio a Elmas, che garantisce grande dinamicità e qualità. Lobotka diventa così ‘vertice basso’ di un centrocampo in cui Anguissa e Zielinski restano un po’ più arretrati e nel quale il macedone, nuovo entrato, ha il doppio compito di andare a disturbare l’impostazione della manovra avversaria insieme a Osimhen e, non appena ne ha la possibilità, di servire l’incursore partenopeo che si smarca in area per la conclusione a rete. E il gioco gli riesce. Al 37°, infatti, l’Eljif (o l’elfo) serve con classe Osi, che si vede negare da Vicario la gioia del 3-0, e al 41° dà una buona palla anche a Simeone, entrato da appena un minuto al posto del nigeriano, ma anche stavolta il Vicario dimostra di essere un Titolare con i fiocchi, solo che non basta. Per provare a contenere questa capolista ci vuole altro, molto altro. Nel frattempo, la squadra di Spalletti, grazie a questo successo, sale alla quota record di 65 punti e con una percentuale clamorosa di risultati utili (95.83, grazie a 21 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta). Un dato che, se venisse confermato fino alla fine del campionato, si configurerebbe come il 7° ‘all time’ nella storia degli scudetti assegnati con la Serie A a girone unico dal 1930 al 2022. Non proprio …una roba da poco. Per eventuali approfondimenti, cliccare sul seguente link >> https://www.sportflash24.it/statistiche-e-scudetti-serie-a-non-sempre-leccellenza-si-tinge-di-tricolore-246314.
Altri link utili
Empoli-Napoli 0-2: match report minuto per minuto e statistiche al seguente link >> https://www.sportflash24.it/empoli-napoli-0-2-cronaca-azioni-25-febbraio-2023-251322
Serie A 2022-23: tutto sulla 24^ giornata di campionato >> https://www.sportflash24.it/24-giornata-serie-a-2022-23-risultati-marcatori-251318
Dichiarazioni post gara
Così mr Luciano Spalletti, tecnico del Napoli, al sito web ufficiale www.sscnapoli.it : “Oggi la preoccupazione era che il nostro livello di lotta potesse essere inferiore al loro. E invece i ragazzi hanno avuto una disponibilità e una predisposizione al sacrificio che merita elogi. Faccio i complimenti alla squadra, perché sta avendo un rendimento eccellente. Mi ha colpito soprattutto il lavoro a centrocampo. Abbiamo avuto uomini che hanno messo la faccia dura e hanno combattuto palla su palla con straordinaria dedizione. Questa squadra è tanta roba. Non basta un aggettivo, perché tutti si giocano “la vita” quando ci affrontano e, se siamo a questo punto della stagione, significa che ho un gruppo che sa interpretare ogni gara in maniera esemplare, con la mentalità e lo spirito che deve avere una rosa che vuole imporsi sempre“.
Così Hirving Lozano, attaccante del Napoli, al sito web ufficiale www.sscnapoli.it : “Sono nel momento migliore della stagione e ringrazio il mister e i compagni per l’aiuto e la fiducia. Sicuramente non voglio fermarmi, devo lavorare e crescere ancora. Forse mi manca il gol ma sono certo che arriverà. Sto lavorando per la squadra e sono molto soddisfatto del mio rendimento. Stiamo dando tutti il massimo per un obiettivo grande, siamo un gruppo forte e competitivo con tanti campioni che possono decidere sempre la gara”.
Così Victor Osimhen, attaccante del Napoli, al sito web ufficiale www.sscnapoli.it : “Oggi avevamo in mente la sconfitta dello scorso anno ed eravamo concentratissimi per poterci riscattare e conquistare il successo. Sono felice della fiducia che mi concede il mister, ma il merito è dei miei compagni, perché siamo un gruppo che in campo sta dimostrando di essere competitivo sempre. Vincere qui oggi era molto complicato, perché l’Empoli è un’ottima squadra”.
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