MR MAZZARRI ALLA VIGILIA DELLA GARA CONTRO IL GENOA /
Oggi pomeriggio, alla vigilia della gara di campionato contro il Genoa, valida per la 25^ giornata di Serie A 2023-24, mr Mazzarri, allenatore del Napoli, ha parlato in conferenza stampa presso il centro tecnico di Castel Volturno. Ecco alcuni dei concetti più significativi da lui espressi: “L’unico pensiero adesso è cercare di vincere quante più partite sarà possibile. Ci sono 45 punti a disposizione e sono tanti per poter colmare il distacco di 7 lunghezze (in riferimento al 4° posto occupato da Atalanta e Bologna, ndr).
Noi proveremo a rimontare, poi chiaramente provare non significa riuscirci, ma certamente noi tutti abbiamo la forza e il dovere di provarci. A fine stagione vedremo dove saremo arrivati. Di certo la squadra ha grande voglia di riscattarsi e tutti si assumeranno le responsabilità per dare il massimo da qui alla fine.
Ora la nostra concentrazione è tutta su domani. Non abbiamo pensieri Champions (match Napoli-Barcellona 21 febbraio 2024, ndr) e non siamo focalizzati su aspetti che non riguardino la gara contro il Genoa. Il gruppo è al completo, finalmente, e quindi abbiamo fiducia di poter risalire in classifica. Avremo degli scontri diretti anche nel nostro stadio (Atalanta, Bologna e Roma, ndr) e cercheremo di valorizzare la forza e la spinta che sa darci il popolo azzurro. L’unico modo per recuperare è vincere. Con il Genoa è una partita delicata e difficile. Non esistono partite che non riservino insidie. Domani avremo 50mila spettatori e faccio un appello al pubblico affinché ci dia una mano per tutti i 95 minuti, perché vogliamo tornare al successo e affronteremo una squadra che ha organizzazione e anche individualità di ottimo livello”.
Poi il tecnico livornese fa alcune riflessioni sugli aspetti tattici: “Dissi, tempo fa, che, riuscendo ad avere tre settimane-tipo di lavoro, la squadra avrebbe potuto assimilare tre moduli: 3-4-3, 4-3-3 e 3-5-2. Quindi, a seconda delle situazioni tattiche che ci troveremo di fronte, saremo capaci di interpretare più soluzioni. Poi la variazione più sensibile è avvenuta con la posizione di Kvara. Tutti avete chiesto a gran voce che potesse giocare più vicino alla porta per non finire nella rete della doppia marcatura…e lo stiamo facendo anche con buoni risultati”. E, rimanendo in tema, aggiunge: “Quando sono arrivato, la squadra prendeva tanti gol ed era anche abbastanza lunga. Gradualmente siamo riusciti a ricompattarci, a essere più corti in campo e in alcune partite abbiamo anche avuto tante palle gol, non sempre purtroppo concretizzate. Questo è giusto dirlo, perché, da quando sono io qui, la squadra ha cercato di essere più alta e produrre gioco. In quasi tutte le sfide siamo stati competitivi e avremmo anche potuto raccogliere più punti, se fossimo stati più precisi. La difficoltà ad andare in gol? Io credo che dipenda dalla lucidità. Dopo 23 anni di carriera, conosco una sola ricetta per tornare brillanti, ovvero trovare fiducia e lavorare per non sbagliare nella fase conclusiva. Spero che sin da domani i ragazzi siano più concreti in ambito realizzativo. Ribadisco che da adesso siamo al completo e potremo giocarci tutte le nostre carte per esprimere la potenzialità che ha questo gruppo. Quello che mi aspetto è certamente una crescita ulteriore sotto ogni aspetto da qui al termine della stagione. Le critiche ricevute dopo il match di San Siro? Io scindo sempre il tipo di critiche. Ci sono quelle che vengono da personaggi frustrati… e quelle non le considero. Poi ci sono quelle costruttive, con le quali ci si può anche confrontare. Personalmente, penso che la prestazione a San Siro sia stata positiva. E vi invito a sentire i commenti della prima mezzora, per come ci stavamo esprimendo. Poi, purtroppo, abbiamo preso gol, per errori commessi da noi sui quali non voglio commentare almeno pubblicamente, e da lì è cambiato il giudizio sulla gara. Forse qualcuno non ricorda che siamo entrati in area varie volte e che ci è mancato solo il colpo finale per segnare. Oltretutto, voglio sottolineare che a Milano, oltre ad aver colpito il palo nel finale, abbiamo avuto occasioni da gol sia nel primo tempo che nel secondo, quindi con entrambi i moduli adottati (3-5-2 e 4-3-3, ndr). E credo che avremmo meritato di più”.
In conclusione, mr Mazzarri fa alcuni riferimenti specifici ai singoli. “Hamed Traoré non ha un minutaggio ancora alto, ma certamente è arrivato il momento di impiegarlo anche per una parte di gara, perché vogliamo vedere i suoi progressi dopo aver fatto una mini preparazione personale. Come caratteristiche tecniche è una mezzala sinistra, ma può essere anche trequartista dietro la punta. Lo conosco sin da ragazzo e so quali siano le sue qualità e il contributo che può darci in campo.” Argomento Lindstrom. “Il suo ruolo naturale è quello di Kvara, ovvero attaccante che parte da sinistra. Poi, per il resto, sto cercando di inserirlo anche in altre zone di campo, magari a partita in corso, per avere da lui quella spinta che ci sta dando nelle ultime gare”. Infine, Osimhen. Il nigeriano è appena rientrato dall’Africa dopo 2 mesi di assenza: “Victor è un fuoriclasse che può darci grande qualità. Vediamo come sta e valutiamo se impiegarlo almeno in una porzione di partita”.
(Fonte testuale: www.sscnapoli.it – Rielaborazione giornalistica: Sportflash24)