JOGA VAR /sanna
Caso Tardini: dopo molte ore dalla conclusione del match Parma-Napoli 0-0, finalmente è tutto chiaro. Nei minuti di recupero della partita, disputata domenica 18 maggio 2025, viene revocato un calcio di rigore a sfavore del Napoli dopo un lungo controllo VAR che, in verità, ci lascia molto perplessi. Il dialogo tra i collaboratori varisti, che non escludiamo possa avere delle clamorose conseguenze in sede istituzionale, riguarda un fermo immagine. Dalla sala di Lissone, in questa specifica circostanza, potrebbero essere trasferite all’arbitro Doveri ben 3 inquadrature, in relazione al contatto tra Circati del Parma e Simeone del Napoli, ma al direttore di gara ne vengono mostrate deliberatamente solo 2. Nel contempo, Doveri, richiamato dai ‘varisti’, si limita a osservare solo ciò che gli viene passato sullo schermo a bordo campo, senza nemmeno chiedere se esista o no un’immagine FRONTALE del contatto; frame da cui si evince molto più chiaramente la reale dinamica dell’azione. E così rischiano di passare alla storia della 37^ giornata del campionato di Serie A 2024-25, le seguenti parole: “Gliela fermo su questo…o su questo?”.
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Nota di cronaca, molto a margine: Circati, in modo tempestivo, riesce a giocare normalmente il pallone e a far proseguire l’azione, anticipando Simeone; solo che quest’ultimo, dato che non si può smaterializzare, gli cade addosso. Insomma, il fallo involontario di Simeone non riteniamo infici il prosieguo del gioco. Ma questa è una nostra semplice opinione, da esterni alla partita.
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