LA CLASSIFICA – L’ Inter cade a Torino contro la Juve e fallisce il sorpasso alla capolista Napoli. Il Ciuccio, reduce dall’amaro pari di ieri per 2-2 contro la Lazio all’Olimpico (avanti 2-1, ma raggiunto a 3 minuti dal 90° dal gol di Dia), non solo resta primo dopo 25 giornate, ma addirittura allunga il suo vantaggio sul Biscione da +1 a +2. Classifica Top 8: Napoli 56, Inter 54, Atalanta 51, Lazio e Juve 46, Fiorentina 42, Bologna e Milan 41 con lo scontro diretto del girone d’andata da recuperare al Dall’Ara il 26 febbraio.
IL DERBY D’ITALIA – La Milano nerazzurra apparecchia la tavola delle grandi occasioni per far saltare il primato del Napoli, ma al 29° del secondo tempo una mortifera giocata di qualità sull’asse Kolo Muani-Conceiçao manda in frantumi la cristalleria di mr Simoncino Inzaghi. Partita poco tattica, molto fisica e, da parte della formazione bianconera, maggiormente qualitativa. I numeri non sono tutto, ma nel caso odierno rendono l’idea della situazione: la Juve chiude con 1 gol e 16 tiri, di cui 8 nello specchio della porta. L’Inter conclude 17 volte, ma, al netto di un palo, solo in due circostanze impegna Di Gregorio. La Juve non fa la gara perfetta, ma complessivamente è più qualitativa negli ultimi 20 metri, là dove si decide tutto. E nella seconda frazione corregge un problema serio: anziché subire il pressing alto dell’Inter, che alcuni grattacapi aveva creato nel 1° tempo in fase di costruzione, alza la linea di pressione e va a infastidire costantemente Sommer e compagni. E quando deve impostare, gestisce con più precisione la manovra, senza sprecare sanguinosi palloni. Ultimi 2 elementi di riflessione, che possono sembrare dettagli ma, quando s’incontrano 2 squadre ad alto tasso di fisicità, diventano pesanti: la Juve, nell’arco dei 90 minuti + recupero, arriva tendenzialmente prima sulle cosiddette seconde palle e mette anche più determinazione nei contrasti… Questi gli aspetti che fanno girare il risultato in suo favore, oltre l’azione da manuale che confezionano un Kolo Muani rigenerato dal lavoro con mr Thiago Motta e il reattivissimo furetto Conceiçao. Tutto il resto …è corollario.