La Pasqua radiofonica 2025

di Aurelio De Laurentiis,

presidente del NapoliIntervento Aurelio De Laurentiis 19 aprile 2025,

- Parla a 360 gradi Aurelio De Laurentiis, presidente del Calcio Napoli, alla vigilia di Pasqua 2025. E lo fa attraverso il network partner della ssc Napoli, cioè radio CRC. Aspetti tecnici, culturali e strutturali vengono affrontati con dovizia di particolari insieme ai due conduttori, i giornalisti Umberto Chiariello e Umberto Russo. Ecco, di seguito, i passaggi evidenziati dalla nostra redazione: “Auguri di una Santa Pasqua e di serenità a tutti i tifosi del Napoli, di cui da 20 anni vado orgoglioso – afferma De Laurentiis -. Nel 2017, quando commissionammo uno studio alla Nielsen, erano 83 milioni di persone, ma dopo lo scudetto saranno sicuramente aumentati.  In questi anni, insieme ai napoletani, abbiamo fatto forte e muscoloso questo Napoli. E vi assicuro che nei prossimi anni, senza alcun dubbio, ci divertiremo molto. Non è una promessa, è una realtà. Lo abbiamo fatto per 20 anni. Abbiamo avuto solo un’annata che non ci è riuscita, di cui ho sempre promesso che ne parleremo, ma ora non è il momento”.

La stagione in corso -Complimenti alla società. Siete stati capaci di ribaltare la situazione in un attimo – incalza Umberto Chiariello -. Quest’anno siamo solo noi a combattere contro la super-favorita Inter. Le altre sono scomparse. Questo è un merito che va riconosciuto. E’ un’annata da incorniciare, comunque vada a finire”. E il presidente del club partenopeo aggiunge: “I mozzi si contano alla fine. Dopo potremo fare tutte le valutazioni. Quelle in itinere possono creare anche il disagio, perché poi meritano delle risposte, delle riflessioni, delle considerazioni. Vedete, tutte le squadre di calcio fino alla fine sono tutte in continua evoluzione. Io, che vengo dal cinema, ho sempre detto che l’unico copione che non si può scrivere è la partita di calcio e il relativo campionato. Fino a che non si è concluso, non conosciamo il finale”. E ancora: “Il Napoli sono 20 anni che dice la sua, però vedo sempre un’invidia latente verso la città di Napoli e verso i napoletani. E’ facile sparlare, ma in realtà i napoletani sono il sale dell’Italia”.

Argomento stadio Maradona - “Gaetano (Manfredi, N.d.R.) fa molto bene il suo mestiere di sindaco. E se io dovessi abbandonare il Maradona, gli creerei un problema non da poco. E allora ce la sta mettendo tutta per fare tutte le verifiche necessarie. Edoardo Cosenza, che tra l’altro è il suo mentore, il suo professore, sta facendo tutte le indagini. Ci sono delle problematiche che non riguardano solo il terzo anello. Noi dobbiamo capire se la struttura del 1959, che è stata poi rivisitata con la sovrastruttura dei mondiali di Italia ‘90, regge a ulteriori lavori. Secondo: ci sono le possibilità per fare 100 salottini e 70mila posti per essere competitivi con le squadre del Nord? Terzo: ci sono le possibilità di creare una visibilità straordinaria della partita? Non tutti sanno che il campo di calcio è decentrato rispetto alla conca dello stadio. E quindi, se io lo dovessi ricentrare, dovrei smantellare tutto il cemento armato che c’è sulla parte verso la tribuna autorità, distruggendo tutto quello che c’è sotto, compresi gli spogliatoi. E già quella sarebbe un’operazione abbastanza gravosa.  

La pista? Negli stadi dove tu vuoi partecipare veramente alla partita, e dove vuoi che il tifoso diventi il 12°, il 13°, il 14° e il 15° giocatore in campo, non ci può essere. Già adesso, abbiamo un tifo straordinario. Immagina se fosse più vicino al campo…(sarebbe N.d.R.) incredibile; solo che, partendo dal secondo anello, le curve (per struttura e visuale, N.d.R.) si “mangiano” degli spicchi e quindi riducono il numero di posti. E questo diventa un problema. Ma non solo, in quanto rimangono a 25 metri di distanza dalla porta, quindi abbastanza distanti. Quindi, di problemi ce ne sono tanti.  Io mi sono messo a disposizione. Edoardo Cosenza, un uomo di grande esperienza che io rispetto, mi ha promesso: ‘Caro Aurelio, io entro il 30 aprile ti consegno una relazione su cosa si può fare e cosa non si può fare, dopodiché tu decidi’. A me, rimanere dove ha giocato il mio e il vostro grande Maradona non farebbe che piacere, solo che dobbiamo continuare a giocarci il campionato e dobbiamo fare i lavori contemporaneamente”.

Il nuovo centro sportivo - “Fabrizio Versiero e Davide Iorio – continua il presidente De Laurentiis – hanno preparato un dossier di 18 possibilità e le stanno valutando una dopo l’altra, portandosi appresso anche i nostri agronomi, perché bisogna verificare se sotto ci sono dei rifiuti tossici; quindi devi fare delle carotature (ammesso e non concesso che i proprietari ci diano i permessi per farle) per vedere se sotto si trova sabbia, per vedere se sotto si trova acqua (perché in alcuni posti sotto abbiamo trovato acqua e, quindi, non si rendeva possibile fare lì la struttura. Io voglio fare 10 campi di calcio regolamentari, di cui 4 in erba e 6 sintetici. Dopodiché, su uno dei campi dedicati alla Primavera, voglio fare una tribuna di almeno 600 posti (o quei posti necessari per la disputa delle gare di Youth League, anche se adesso non conosco la regola imposta dalla Uefa). Poi non dimentichiamo che su un ettaro (10mila metri quadrati) si possono parcheggiare soltanto 400 auto, perché ogni auto deve avere 25 mq…e lì bisogna poter parcheggiare anche 1500 automobili. Quindi, bisogna fare i calcoli su una necessità stimata di almeno 4 ettari solo di parcheggio. Poi c’è bisogno di un altro paio di ettari sui quali costruire le strutture che servono: uffici, spogliatoi, foresteria, centro medico. Lì non c’è solo la prima squadra e la Primavera, ma anche tutte le Giovanili (circa una decina, N.d.R); dopodiché bisogna capire quanto tempo ci vuole per raggiungere – dal centro di Napoli o da altre cittadine circostanti, con auto o mezzi pubblici – l’eventuale struttura sportiva, perché, quando un bambino delle Giovanili ha 10,11,12,13 anni, deve essere accompagnato da un familiare o un fratello maggiore. Che si fa, lo si lascia da solo, dopo l’uscita da scuola, per raggiungere il posto in cui si deve impegnare e si deve allenare?”. Infine, una dichiarazione netta del presidente De Laurentiis sui tempi relativi alla posa della prima pietra: “Metto la mia faccia e la mia parola. Io il 1° settembre assolutamente inizierò i lavori per il centro sportivo. I soldi li metto io, assolutamente”.

(Fonte: canale You Tube Radio CRC https://www.youtube.com/watch?v=13KmRBUYfjk )

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