EMERGENZA GAZA CITY – RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO IL SEGUENTE COMUNICATO STAMPA /
PADOVA – Si terrà venerdì 5 settembre presso la sala Anziani di Palazzo Moroni, con inizio alle ore 18, l’incontro sul tema “Se il bersaglio è un giornalista, il nemico è la verità”. Giornalisti e accademici si incontreranno per dialogare su un conflitto spinoso e invadente, senza fine: la guerra tra Israele e Palestina a Gaza City. Il meeting viene proposto per diffondere non solo la notizia ma, soprattutto, per riflettere sulle possibilità di una popolazione palestinese che da
migliaia di anni è senza terra e senza Palestina.
Durante la tavola rotonda, perciò:
- non solo il commento dialogato sull’ennesima offensiva israeliana del 30 agosto su Gaza
City con bombardamenti, decine di feriti e altri 44 palestinesi massacrati;
- non solo la sottolineatura dei giornalisti rapiti e uccisi nei raid israeliani come quello nei
pressi dell’ospedale al-Shifa, a Gaza City, dove hanno perso la vita 5 giornalisti, tra cui
Anas Al Sharif, uno dei volti più noti dell’emittente Al Jazeera;
- ma anche e soprattutto una scintilla per un fuoco d’artificio di Rispetto e Pace, due virtù al momento perdute.
Ai microfoni, per misurarsi su questo fronte,
Roberto Reale (giornalista, già vicedirettore del Tg3 e di Rai News 24 e caporedattore Rai Veneto, fondatore della rivista on-line “La cura del vero”);
Safwat Kahlout (palestinese nato e cresciuto a Gaza e giornalista caporedattore di Al Jazeera che, per mesi, ha raccontato il conflitto da dentro la Striscia e ha seguito le ultime cinque guerre Israele-Gaza, compresa quella iniziata il 7 ottobre 2023, e che, essendo riuscito a mettersi in salvo con la sua famiglia, vive in Italia da aprile 2024);
Stefano Allievi (giornalista, sociologo, professore universitario di Social Pluralism and Cultural
Conflicts, direttore del Master sull’Islam in Europa presso l’Università degli studi di Padova e
fondatore di FIDR, International Forum for Democracy & Religions, e Eurislam).
L’incontro è sostenuto dalla rete di associazioni che stanno organizzando la cena “Abracciaperte
2025″, tra cui Atelier delle Idee, Beati Costruttori di Pace e Medici senza Frontiere.
“Come ‘Atelier delle Idee’, realtà padovana che s’impegna nelle politiche culturali al servizio delle politiche
sociali – fa presente la sua presidente, dottoressa Cristina Toso – sosteniamo quest’iniziativa perché crediamo
che l’educazione interculturale per gli adulti sia il perno per poter convivere e Palestina e Israele devono
convivere in Pace e non in guerra; tantomeno in una guerra che, oltre a portare via tante vite umane, lascia la
terra deserta e senza Rispetto”.
L’ incontro è aperto a tutti.
Nota stampa a cura di dott.ssa Cristina Toso, portavoce di “Abracciaperte”