Mr Spalletti (SSC Napoli) molto motivato
alla vigilia del campionato di Serie A 2021-22/
Sabato 21 agosto ore 15: al centro sportivo di Castel Volturno Mr Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, risponde alle domande dei giornalisti nella prima conferenza stampa di vigilia del campionato di Serie A 2021-22. Domani, allo stadio Maradona, con inizio alle h 20,45, c’è l’esordio degli azzurri. Avversario di turno è il neopromosso Venezia. Il club partenopeo riparte dal 5° posto ottenuto nella stagione 2020-21.
Il ruolo del Napoli in questo campionato?
“(I calciatori, ndr) non mi convinceranno mai a non pretendere cose importanti da loro, per cui si vede strada facendo quale sarà la nostra ambizione; però si va sempre a confrontarci per ottenere il massimo contro chiunque. E poi l’addizione delle volte che ci riusciremo …farà la realtà delle nostre ambizioni”.
Manca qualcosa alla rosa attuale?
“A me sembra che non manchi niente, perché poi abbiamo avuto questa ulteriore settimana per completare le cose da esercitare in conseguenza degli ultimi (giocatori, ndr) arrivati, per cui conosciamo la strada che dobbiamo percorrere e dove vogliamo andare”.
Cosa si aspetta domani?
“Mi aspetto di vedere la convinzione di sapere di essere forti”.
Si aspettava di arrivare a questo punto e con questo organico?
“A me non manca niente per andare a giocare la partita e quelle successive. E’ chiaro che, se si va a guardare, probabilmente per il futuro, se capiterà qualcosa per completare, andremo a completare, però i calciatori debbono sapere che a me e a loro non manca niente per fare quello che è il nostro percorso. E assicuro che …essere noi… è bellissimo; per cui si parte forte con l’intenzione di arrivare forti”.
Timori di perdere qualche giocatore fino alla fine del mercato?
“Quando sono venuto qua, ho detto di essere felice di venire a Napoli ed era in conseguenza dei calciatori che c’erano dentro la rosa, non solo per la bellezza della città, delle persone e della passione dei tifosi. E io quei nomi che c’erano dentro la rosa preferirei tenerli. Ed è su quei nomi che vado a basarmi per il futuro”.
L’arrivo del difensore Juan Jesus, svincolato?
“Lo conosco bene. Per quello che è stato il momento in cui l’ho lasciato, era un calciatore a livello degli altri. E’ stata una grandissima occasione che il nostro direttore Giuntoli è riuscito a portare a casa. Juan ci darà una mano importante, perché sa adattarsi non soltanto a fare il centrale ma anche il terzino sinistro. E’ un calciatore forte fisicamente, veloce, integro e del livello di persona che ho trovato dentro il Napoli (perché ho trovato delle persone stupende), per cui lo hanno accolto nel migliore dei modi e lui ripagherà questa accoglienza e questa disponibilità anche di una piazza di livello come Napoli”.
Spalletti sente il peso della responsabilità per il ruolo o pensa che questa sia la sfida più pruriginosa della sua carriera?
“Innanzitutto ho trovato una piazza estremamente disponibile nei miei confronti. E questo mi ha reso estremamente felice, ma poi voglio dire che essere con me significa essere con il Napoli, nel senso che io voglio tutte le responsabilità che ci sono intorno a questo ruolo, intorno a questo sport, perché ho un ruolo importante e perché ho una squadra importante. Poi, per quanto riguarda lo sviluppo, lo svolgimento, quello che riusciremo a fare, questo dipenderà da come metteremo in ordine i nostri passi, iniziando da domani sera, perché, se comincio a fare passi coordinati e bene in linea, quelli successivi vengono altrettanto ordinati e bene in linea. (Quella di Napoli, ndr) è una sfida sicuramente bella, anche perché poi io tengo molto in considerazione le cose che mi capitano davanti. E le situazioni che ho davanti giornalmente sono le più belle che mi possano capitare, perché a quelle passate non ci posso metter mano, quelle del futuro… non so se mi capitano. E quindi tengo a cuore questa situazione. E’ con questa che io vivrò bene e avrò le maggiori soddisfazioni della mia vita, per cui… aumento. E’ la sfida più arrapante”.
Il coro dei tifosi “Noi vogliamo vincere”?
“Hanno ragione, perché anche noi vogliamo vincere. E avere nuovamente la presenza dei tifosi ci permetterà di guadare direttamente negli occhi la loro passione. E poi, di conseguenza, verrà di domandarci se stiamo facendo il massimo oppure no …per onorarla, perché è da qui che bisogna partire. Non bisogna riempire di quelle cose la maglia del Napoli che loro si aspettano. Ne abbiamo parlato anche con i calciatori in questi giorni. Non è una piazza come le altre. E dobbiamo avere la forza di saper sopportare quelli che sono gli occhi, non solo le presenze allo stadio. E gli occhi che guardano le prestazioni del Napoli sono migliaia. Che ci sia pubblico o che non ci sia, noi abbiamo la pressione di tutti quegli occhi che ci guarderanno sempre. E noi dobbiamo essere al livello del numero degli occhi che ci guardano; perché, se qualcuno che pensa di non esser osservato o, perlomeno, sta più comodo a non esser osservato, l’unico modo per vivere quella situazione lì…è non giocare nel Napoli. Noi abbiamo le pressioni, abbiamo gli occhi, dobbiamo fare risultati. E sono responsabilità che ci vogliamo prendere TUTTI…TUTTE. E si va a giocare. ll Napoli ha un gruppo compatissimo, a partire dai magazzinieri e il cuoco. Poi è chiaro che in campo ci va la squadra e a me piace molto il comportamento regale di Koulibaly come esempio, sia in campo che umanamente con i compagni”.
Cosa le è piaciuto di questo Napoli?
“L’adattamento. Quando ho chiesto cose differenti, quando siamo passati dal 4-2-3-1 al 4-3-3 e viceversa, poi mi è piaciuta la costruzione a 3 che in alcuni allenamenti hanno fatto. Mi è piaciuta questa la duttilità a voler riconoscere le cose che vogliamo mettere in pratica”.
Crede che questo gruppo possa lottare per vincere?
“Vincere non posso certo saperlo. Posso chiedere lavoro e attaccamento alla maglia. Questa è la strada. Poi ci sono tanti competitor che vogliono vincere, ma noi dobbiamo pensare di partire bene e poi fare le cose con equilibrio”.
Pensa che Insigne possa essere un trascinatore per questa squadra?
“Penso che mi sorprenderei se non lo fosse. Una persona e un calciatore del livello di Lorenzo non si farà certo turbare da voci esterne. Insigne sono sicuro che schiaccerà ogni tipo di possibile turbativa e si esprimerà con il suo talento“.
Cosa si sente di dire ai tifosi?
“Ogni volta che vedo Napoli, mi vengono in mente i mille colori di Pino Daniele. E’ una città meravigliosa per suggestioni e magia. Ai tifosi dobbiamo rendere e respirare la loro passione e la loro voglia trasportandola in campo. Siamo noi i portatori del loro entusiasmo e dei loro sogni. E noi dobbiamo farcene carico sempre quando giocheremo con questa maglia”.
Testo a cura di Luigi Gallucci
(Fonti: www.sscnapoli.it e Sky Sport Tv)
Rosa calciatori SSC Napoli e numeri di maglia stagione 2021-22
Portieri: 1 Alex Meret, 25 David Ospina, 12 Davide Marfella, 16 Hubert Idasiak.
Difensori: 2 Kevin Malcuit, 5 Juan Jesus, 6 Mario Rui, 13 Amir Rrahmani, 22 Giovanni Di Lorenzo, 26 Kalidou Koulibaly, 31 Faouzi Ghoulam, 44 Kostas Manolas, 59 Alessandro Zanoli.
Centrocampisti: 3 Karim Zedadka, 4 Diego Demme, 7 Eljif Elmas, 8 Fabian Ruiz, 15 Luca Palmiero, 20 Piotr Zielinski, 23 Zinedine Machach, 68 Stanislav Lobotka.
Attaccanti: 9 Victor Osimhen, 11 Hirving Lozano, 14 Dries Mertens, 21 Matteo Politano, 24 Lorenzo Insigne, 33 Adam Ounas, 37 Andrea Petagna, 70 Gianluca Gaetano.
1^ Giornata Serie A 2021-22 /
Programma, risultati e marcatori: tutti gli aggiornamenti in tempo reale sulle 10 gare in calendario >> https://www.sportflash24.it/1-giornata-serie-a-2020-21-risultati-marcatori-e-classifica-240513
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Tutti i report sulle partite ufficiali delle 3 precedenti stagioni degli Azzurri (2020-21, 2019-20 e 2018-19), preceduti dai resoconti recenti https://www.sportflash24.it/category/calcio-napoli-news
Almanacco azzurro
Le classifiche storiche sui bomber
Sono in 7 con almeno 100 gol in gare ufficiali (campionato Divisione Nazionale, successiva Serie A a girone unico e Coppe, sia nazionali riconosciute che internazionali Uefa e pre-Uefa): Dries Mertens 135 reti, Marek Hamsik 121, Diego Maradona 115, Lorenzo Insigne 109, Attila Sallustro 106, Edinson Cavani 104, Antonio Vojak 103.
Per quanto riguarda, invece, i magnifici 7 goleador del solo campionato italiano (Divisione Nazionale e successiva Serie A a girone unico), la graduatoria partenopea ‘all time’ è la seguente: Attila Sallustro 104, Mertens 102, Vojak 102, Hamsik 100, Insigne 85, Maradona 81, Cavani 78.
La data indimenticabile: 10 maggio 1987
Alle ore 17.47 il Napoli diventa per la prima volta Campione d’Italia nel calcio. E’ il trionfo di un club guidato dal presidente Corrado Ferlaino e allenato da Ottavio Bianchi. Questa la Rosa dei giocatori vincitori dello scudetto: Claudio Garella (portiere), Raffaele Di Fusco (p), Alessandro Renica (libero), Ciro Ferrara (d), Tebaldo Bigliardi (d), Giuseppe Bruscolotti (difensore), Moreno Ferrario (d), Giuseppe Volpecina (d), Raimondo Marino (d), Antonio Carannante (d), Roberto Carannante (d), Francesco Romano (centrocampista), Costanzo Celestini (c), Fernando De Napoli (c), Salvatore Bagni (c), Luciano Sola (c), Pietro Puzone (c), Bruno Giordano (attaccante), Andrea Carnevale (a), Ciro Muro (a), Luigi Caffarelli (a), Luigi Castellone (a), Diego Armando Maradona (a).
Classifica finale dopo 30 giornate: Napoli 1° con 42 punti; Juventus 39; Inter 38; Hellas Verona 36; Milan e Sampdoria 35; Roma 33; Avellino 30; Como, Fiorentina e Torino 26; Ascoli 24; Empoli 23; Brescia 22; Atalanta 21; Udinese 15 (con -9 di penalizzazione). All’epoca per ogni vittoria si conquistavano 2 punti.
Maradona infinito: 1960 ∞
Un 60° compleanno di Maradona che ha fatto venire i brividi a persone di varie fasce d’età che hanno già letto l’articolo > https://www.sportflash24.it/buon-60-compleanno-diego-e-grazie-per-tutte-le-emozioni-231965
Addio Diego: tutte le tappe che, dopo il ritiro, hanno portato al crescente indebolimento fisico del calciatore più forte del Mondo > http://www.sportflash24.it/addio-maradona-vola-in-cielo-il-piu-geniale-calciatore-della-storia-232865
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