E’ un anno nero, un inferno per le casse del Comune di Qualiano, per tale motivo chiedo ai nostri concittadini un atto di responsabilità”. Queste le parole d’apertura di Pasquale Galdiero, sindaco dal giugno 2006, nel suo intervento al Consiglio dell’8 maggio scorso, seduta che ha portato all’approvazione del bilancio 2007 con 15 voti favorevoli (maggioranza moderata e riformista) e due contrari (Udc).


Stretto tra l’ipotesi di “dichiarazione di dissesto finanziario” e una oculata pianificazione economica su base triennale, finalizzata a riequilibrare un deficit di 10,9 milioni di euro prodotto dalle precedenti amministrazioni, il primo cittadino, d’intesa con gli uomini della sua coalizione, ha scelto la seconda via per risalire la china. Il compito più arduo per risanare i conti pubblici spetterà certamente alla platea dei circa 8000 contribuenti. L’addizionale comunale Irpef sul reddito, introdotta dal commissario prefettizio nel 2006 con l’aliquota dell’1 per mille, quest’anno salirà “solo” al 4,5, grazie al fatto che la Margherita, forza politica presente dallo scorso febbraio in maggioranza, durante il consiglio comunale del 24 aprile 2007 ha visto approvata in aula una sua proposta specifica, finalizzata ad abbassare tale balzello di un punto e mezzo rispetto all’aliquota del 6 per mille, parametro presente in una prima bozza del documento contabile. Esentate da questo tributo saranno le persone con reddito inferiore a 10 mila euro. Tale manovra consentirà di introitare velocemente circa 400 mila euro, mentre altri 300 mila dovranno essere recuperati attraverso la lotta agli evasori dell’ICI. Rispetto a questo tema, infatti, l’amministrazione locale, dopo aver  “monitorato” gli immobili accatastati, è oggi certa che “tra i proprietari di tali edifici (circa l’80-90% del patrimonio immobiliare cittadino) non tutti pagano il dovuto”. Aumenti in vista anche per quanto concerne le bollette relative allo smaltimento rifiuti. Esborsi mediamente triplicati per molte categorie commerciali, tra cui i bar, che passeranno da 12 a 30 euro al metro quadro. Alla base di tale innalzamento, almeno due fattori: l’aumento da 31 a 37 unità dei lavoratori della società mista multiservizi spa e l’inserimento di una cifra pari a oltre 150 mila euro non messa in bilancio dalle precedenti amministrazioni ma dovuta al consorzio “Bacino rifiuti Napoli 1”. Sull’aumento di personale va però precisato che si tratta di un adeguamento minimo rispetto ad altre città, il cui rapporto tra netturbini e n° di abitanti è nettamente migliore rispetto a quello qualianese, oggi attestato sulla quota di 1 operatore per ogni 750 abitanti.


Tornando ai parametri del bilancio 2007, va inoltre notato il fatto che sarà quasi raddoppiata la bolletta dell’acqua, balzello che in una famiglia media passerà da 200 a circa 400 euro annui. Anche in questo caso l’ente locale giustifica la propria decisione col fatto che il servizio, comprensivo di spese per l’acquisto del prezioso liquido dall’Eniacqua, nonché dei costi di manutenzione della rete idrica e di quelli per la depurazione dei reflui, si aggirerà intorno ai 900 mila euro. Rispetto a questa specifica voce di bilancio la precedente amministrazione prevedeva, invece, solo i costi per l’acqua potabile (500 mila euro), mentre “spostava” nell’ambito del contenzioso legale con la Regione gli esborsi relativi alla depurazione e, secondo quanto affermato a margine del consiglio comunale dell’8 maggio dal capogruppo consiliare dell’UCQ Stefano D’Angelo, “incanalava in modo non ortodosso le spese di manutenzione della rete idrica sul cosiddetto ‘conto capitale’, segmento di bilancio finalizzato invece al potenziamento infrastrutturale di determinati comparti…”.  Dal canto suo, prima di abbandonare la seduta dell’8 maggio, l’ex sindaco Michele Schiano, oggi consigliere di minoranza eletto in Forza Italia, ha invitato gli attuali amministratori a non drammatizzare troppo sulla questione del deficit, perché “se è vero che ci sono debiti, è altrettanto vero che bisogna ancora incassare oltre 3 milioni di euro per i ruoli acqua 2002, 2003, 2004 e 2005 e circa 5 milioni di euro per la tariffa sulla spazzatura relativa agli anni 2003, 2004, 2005 e 2006; tutto ciò senza calcolare i 3 milioni e 700 mila euro previsti in entrata per il solo ruolo NU 2007”. Ma, a preoccupare maggiormente l’amministrazione – Galdiero, sono soprattutto le centinaia di vertenze legali, alcune delle quali ancora in corso. Un problema, questo, rispetto al quale l’attuale classe dirigente ha ritenuto, a suo modo, di “parare i colpi” stanziando circa 500 mila euro. E, rimanendo sempre in tema di “spese obbligate”,  va altresì evidenziato che nel bilancio 2007 l’amministrazione comunale ha previsto circa 1 milione di euro in uscita esclusivamente per prestiti e relativi interessi dovuti alle banche in base a vecchi mutui effettuati nelle precedenti gestioni amministrative.


Ad ogni buon conto, secondo quanto è emerso in aula consiliare, la “falla” maggiore rispetto al totale dei 10,9 milioni di deficit, riguarderebbe per i 2/3 l’Eniacqua, mentre il restante “passivo” andrebbe suddiviso soprattutto tra vertenze legali già concluse in modo sfavorevole, pagamenti non ancora effettuati verso gli enti superiori (Provincia e Commissariato di Governo) e vecchie spettanze non ancora del tutto corrisposte a chi di dovere in tema di servizio mensa scolastica, politiche sociali ed altro.


A corollario di ciò va infine sottolineato che, data la problematica finanziaria attualmente esistente, questo bilancio, pur muovendo, tra entrate ed uscite, circa 21 milioni di euro, è quasi del tutto vincolato per quel che concerne le spese. Insomma, si tratta di uno strumento contabile estremamente rigido che, tra l’altro, rispetto a quelli approvati negli anni passati, razionalizza al massimo i costi per i consulenti esterni e taglia 150 mila euro complessivi per i settori cultura, servizi sociali e sicurezza sul lavoro.


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Approvato lo strumento contabile, in città si è subito aperto il dibattito sui pro e i contro di questo bilancio di previsione 2007. Ecco, di seguito, le opinioni di alcuni esponenti politici locali.


 


Michele Schiano (consigliere comunale di FI – minoranza): “Per tutta una serie di motivi, strettamente legati all’enorme flusso di tributi non ancora incassati e relativi agli ultimi 5 anni, non sono affatto convinto che le casse comunali siano così disastrate come invece affermano quelli della maggioranza Galdiero. Gli attuali amministratori non sono gli unici ad aver ereditato una situazione difficile a livello amministrativo. A tal proposito vorrei precisare che anch’io, nel ’97, anno in cui mi sono insediato come sindaco, mi sono sobbarcato ben 5 maxi-debiti pregressi e ho trovato molti tributi non riscossi, così come ho dovuto far fronte a mutui ed interessi bancari che in buona parte sono gli stessi di quelli ereditati oggi da Galdiero. Non per questo mi sono pianto addosso

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