Dall’intelligenza artificiale arriva un software che permetterà ai giovani aspiranti tennisti di migliorare le loro prestazioni.
Foto archivio 1995: il giovanissimo svedese Thomas Johansson, ultimo svedese a vincere un torneo Grand Slam, in azione sui campi del tennis club Napoli. (Archivio Luigi Gallucci)
Di cosa si tratta? Ce lo spiega in dettaglio Cesidio Colantonio, componente dell’ufficio stampa di Olympics Management: “È uno strumento di analisi dei dati che ha il solo scopo di offrire metriche basate sulle prestazioni sportive degli atleti e inserite dall’ utente, il quale non ha alcuna responsabilità. Basterà un click per collegarsi al portale di riferimento, creare un proprio account e, a quel punto, il Coach Lucy inizierà a occuparsi della carriera sportiva dell’utente”. Ma come funziona, nel pratico, Lucy? “Semplice – aggiunge Colantonio -. Basterà registrare il proprio allenamento o l’intero match e inviarlo online al Coach Lucy. In questo modo, il software inizierà a confrontare il movimento del tennista e a migliorare i suoi colpi. Poi comincerà a elaborare i suoi errori, ad esempio in relazione alla giusta esecuzione di un movimento del corpo, assegnando una percentuale di errore che va da 1 a 100, così da perfezionare le mosse del giocatore e minimizzarne gli sforzi. Successivamente, Lucy invierà nella pagina personalizzata gli esercizi finalizzati a perseguire il miglioramento e giornalmente chiederà un video per monitorare lo stato di avanzamento, facendo sempre compagnia all’atleta. Infine, Lucy invierà filmati di mental coaching e di warm up per affinare la forma fisica del tennista. In fin dei conti, il tennis è composto da quattro componenti: mente, preparazione fisica, preparazione tecnica e il punto di riferimento del giocatore. A ideare questo progetto importante - conclude Colantonio – è stata la società American Group Sport Management”.
