IL PUNTO Battesimo di fuoco allo stadio San Paolo per mister Donadoni. Stasera a Fuorigrotta arriva nientemeno che il Milan 3° in classifica, squadra con la quale l’ex ct della Nazionale ha vinto da calciatore, nel decennio 1986/1996, 6 scudetti, 3 coppe campioni, 2 coppe intercontinentali, 3 supercoppe europee e 4 supercoppe italiane. Ma, al di là dei risvolti emotivi, bisogna innanzitutto sottolineare il fatto che il ‘test-Milan’ serve all’allenatore bergamasco per capire in quali aspetti psicologici e tecnico-tattici deve migliorare questo Napoli ‘targato’ De Laurentiis, già capace di risalire, tra il settembre 2005 e il settembre 2008, dalla serie C1 alla A e di riaffacciarsi nuovamente nelle competizioni Uefa dopo 14 anni di assenza. Un team che, però, negli ultimi 3 mesi ha accusato una flessione fisica e psicologica, le cui ripercussioni si sono materializzate anche in termini di classifica, in quanto il Ciuccio dal gennaio scorso ad oggi è scivolato da 4° al 12° posto della graduatoria del massimo campionato, conquistando la miseria di 2 punti in 9 gare. Segnali di ripresa, però, sono arrivati già domenica scorsa allo stadio Granillo. Nel match contro la Reggina la squadra azzurra è infatti riuscita a ritrovare, soprattutto nel secondo tempo, quella giusta grinta che serve a rimontare le partite che, dal punto di vista del punteggio, si mettono subito in salita. Una caratteristica, questa, che era stata una delle armi vincenti del Napoli di inizio stagione e che durante l’inverno appena trascorso era stata smarrita completamente. In tale ottica di ragionamento va però evidenziato il fatto che – molto probabilmente – la vera scossa all’ambiente partenopeo, finalizzata alla risalita in classifica e alla costruzione di un nuovo corso, l’ha data il presidente De Laurentiis. Come tutti i buoni padri di famiglia, l’uomo venuto dal regno della celluloide subito dopo la netta sconfitta interna con la Lazio ha avvertito il momento ‘no’ e, nel contempo, ha intuito che era arrivata l’ora di cambiare qualcosa nel ‘giocattolo’ costruito in questi anni insieme al direttore Marino. Ed è in tale contesto che due settimane fa è maturata l’idea di sostituire l’allenatore. Tra l’altro, come spesso accade nel calcio, l’avvicendamento in panchina (tra mister Reja, l’uomo della risalita dagli inferi, e Donadoni) sembra essersi rivelato una mossa indovinata, in quanto tale elemento di novità sembra aver rigenerato i calciatori partenopei quantomeno dal punto di vista psicologico. E, a testimonianza di ciò, c’è un dato: il punto conquistato in rimonta domenica scorsa a Reggio Calabria arriva dopo una serie di 9 incontri durante i quali o la squadra non aveva avuto la forza di rimontare e mantenere il risultato nell’arco dei 90′ (vedi i match contro Chievo, Roma, Fiorentina, Palermo, Genoa, Juventus e Lazio) o, pur essendo andata in vantaggio, non era riuscita a far sua la partita (vedi i pareggi interni contro Udinese e Bologna). Certo, stasera a casa di questo Napoli alla ricerca dell’identità perduta arriva un Milan in grande spolvero e per la ‘truppa’ azzurra l’esame è di caratura nettamente superiore rispetto a 7 giorni fa. Tra l’altro, mr Ancelotti, fondando su un organico da far paura, basti pensare ai tre Palloni d’oro (Kakà, Ronaldinho e Shevchenko) e ai tanti fuoriclasse in rosa (Pirlo, Seedorf, Inzaghi, Pato, Maldini e Beckham) è pronto a dare un dispiacere al suo vecchio amico Donadoni. Il ‘Carletto rossonero’ desidera infatti vendicarsi del 3-1 subito al San Paolo nel maggio 2008; una sconfitta netta, che ha contribuito notevolmente all’estromissione del Milan dalla Champions League edizione 2008-2009. Naturalmente, dal punto di vista tattico il Napoli, per far risultato, stasera deve giocare con estrema attenzione in tutti i reparti e puntare su una gara di grande intensità agonistica. Affrontando una formazione che fa del possesso palla e della caratura tecnica le sue armi migliori, la formazione di Donadoni sa che per vincere o pareggiare deve far leva su velocità, pressing e inserimenti continui negli spazi lasciati liberi dai rossoneri, anche a costo di rimanere a corto di energie nel finale di gara. Dal canto suo l’ex ct della Nazionale, da buon conoscitore del ‘sistema-Milan’, sa che i suoi ragazzi possono offrire una grande prestazione solo se ritrovano un elevato sincronismo tra i reparti. E, in tale ottica, negli ultimi 7 giorni ha lavorato con intensità, nonostante abbia un organico ‘falciato’ da infortuni (Gargano, Vitale, Iezzo, Maggio, Rinaudo) e squalifiche (Aronica). E, proprio in considerazione dell’emergenza difesa-centrocampo, l’allenatore bergamasco potrebbe abbandonare – almeno per stasera – il sistema 4-3-1-2 e tornare al collaudato 3-5-2; anche se non si esclude che all’ultimo momento possa optare per un 3-4-1-2 con Hamsik trequartista dietro le 2 punte. Sul fronte opposto Ancelotti si affida al suo 4-3-1-2 nel quale molto probabilmente troveranno spazio, sin dall’inizio, Inzaghi e Pato in luogo di Kakà e Ronaldinho, i quali dovrebbero partire dalla panchina insieme a Shevchenko. Queste le probabili formazioni. Napoli (3-5-2): Navarro; Santacroce, Cannavaro, Contini; Montervino, Pazienza, Blasi, Hamsik, Dàtolo; Lavezzi, Zalayeta. Milan (4-3-1-2): Dida; Zambrotta, Favalli, Maldini, Jankulovski; Beckham, Pirlo, Flamini; Seedorf; Pato, Inzaghi. Arbitrerà De Marco di Chiavari, coadiuvato da Grilli e Rosi. Diretta Tv su Sky Calcio 1 (canale 251), Sky Sport 1 (canale 201), Sky Sport 16:9, Sky Sport HD1 e Mediaset Premium Calcio 24. Diretta radiofonica su Radio Marte. Luigi Gallucci Questo il quadro dei risultati valevoli per la 29^ giornata del campionato di Serie A 2008-2009 Anticipi di ieri: Catania-Lazio 1-0, Roma-Juventus 1-4. Oggi ore 15: Bologna-Cagliari 0-1, Chievo-Palermo 1-0, Fiorentina-Siena 1-0, Genoa-Udinese 2-0, Inter-Reggina 3-0, Lecce-Atalanta 2-2, Torino-Sampdoria 1-3. Posticipo domenicale delle ore 20,30: Napoli-Milan. La classifica: Inter 69 punti; Juventus 62; Milan* 54; Genoa 51; Fiorentina 49; Roma 46; Cagliari e Palermo 42; Lazio 41; Atalanta 40; Catania 37; Udinese, Napoli* e Sampdoria 36; Siena 31; Chievo 30; Bologna 26; Torino e Lecce 24; Reggina 20. (*): Una partita in meno.