“Corde” saltate /Tennis e infortuni, qualcosa non va da almeno 30 anni

Purtroppo, in questo tennis così esasperato a livello fisico, oltreché mentale, è un po’ un gioco al massacro. Quindi bisognerebbe pianificare il più possibile la preparazione e i tornei da giocare durante l’anno. Su tali aspetti, però, decidono i giocatori e i rispettivi staff tecnici, assumendosene le responsabilità in toto, sia per i fallimenti che per i successi. L’andazzo, in realtà, va avanti da un bel po’ di decenni: almeno 3. Ora, però, ce ne stiamo accorgendo anche in Italia, a seguito dei frequenti ritiri dai grandi tornei dei nostri giocatori di punta…proprio sul più bello, quando c’è da giocarsi qualche piazzamento di rilievo.
Beh, io non so se si possa fissare, in ambito mondiale, un nuovo punto di equilibrio per un Gioco Realmente Sostenibile. Di certo, però, vedere in certi tornei ragazze giocare anche 2 match in un giorno solo perché bisogna recuperare sulla tabella di marcia del programma …’saltato’ a causa, magari, di condizioni meteo avverse verificatesi nei giorni del ‘tournament’ in questione… o veder saltare articolazioni a tanti giocatori, noti e meno noti, non è un gran spettacolo. Si parla molto di chi vince, di chi va in finale in un torneo, ma non di quanti ogni mese vanno in infermeria. La mia non è una requisitoria da Pubblico Ministero, ma, osservando da un bel po’ di anni il circus professionistico, debbo evidenziare che, tra i guasti del tennis attuale, c’è anche questo.
Ora gli analisti potranno tirare fuori mille statistiche che, ovviamente, mi farà piacere leggere, ma non potranno dire che …va tutto bene, perché prenderebbero in giro prima sé stessi e poi chi li segue, sia sulla carta stampata che sulle piattaforme mediatiche multimediali.
LUIGI GALLUCCI

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