Il Mondo è sempre più una repubblica delle banane, egregio Woody Allen, e sempre meno un Paradiso; mondo nel quale crimini di tutti i tipi tendono a passare impuniti. Schiacciare il prossimo per interesse personale sembra per troppi (capi, dirigenti, ma anche persone “””normali”””) l’unica cosa che conti. In tutto questo, la politica ha grandissime responsabilità, perché troppo spesso (e da troppo tempo) non riesce a coniugare il proprio operato in un modo scevro da interessi di vecchi e nuovi signorotti che, a qualsiasi latitudine e livello, ne garantiscono l’elezione soprattutto per garantire subito dopo sé stessi, fregandosene del “corto circuito sociale” che tale agire comporta. E quindi, una politica sventrata della sua essenza nobile, ridotta al ruolo di meretrice al soldo dei papponi di turno, come può pensare di “fare ordine” in una società, ad oggi, così malata che riversa anche nel “fiume” dello sport “liquami putrefatti” di vario tipo? Un termine che dovrebbe indicare solo sano divertimento …e scuola di sani valori di vita viene letteralmente invaso da business doping, bagarinaggio, violenze ultras, razzismo, violenze di genere tra tecnici e atlete, scommesse illegali, pirateria dei diritti TV, corruzione istituzionale a tutti i livelli… Si dirà…”ma da qualche parte bisogna pur iniziare, se si vuole provare invertire la rotta”… Ok, va benissimo, per tornare alle piccole cose di casa nostra, la grazia di Gravina a Lukaku, vanno benissimo i 171 provvedimenti Daspo finalizzati a fare pulizia nelle frange estreme del tifo bianconero, però…da stamattina in avanti la politica che occupa le stanze dei bottoni abbia gli Attributi per bonificare tutti i campi e gli stadi d’Italia da queste sacche di soggetti che nell’evento sportivo trovano semplicemente lo strumento per affermare la loro nullità esistenziale e per traumatizzare la gente che vuol godersi un evento in santa pace. E, sempre per restare sullo Sport, la politica – non solo in Italia, ma anche in tutte le altre parti del mondo in cui si verificano fatti rientranti nelle sfere “illegalità”, “violenza”, “crimine” – ritrovi autorevolezza non per dettare operazioni di facciata e/o una tantum, robe che non servono a niente, ma per assumere decisioni in grado di far svoltare il sistema sport, affinché esso si riappropri al 100% di determinati valori fondanti. E, in tutto questo, il giornalismo si riappropri del suo ruolo etico finalizzato non solo a informare i cittadini…ma anche a contribuire (ciascuna penna per ciò che può) alla formazione di una nuova coscienza civica a 360°, magari partendo proprio dallo sport, settore ad alto impatto sociale. Luigi Gallucci

Società, sport e repubblica delle banane

Il calcio, croce e delizia di una società tendenzialmente malata

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