Medagliere Italia LIVE Tempo Reale

XXIV olimpiade invernale Pechino 2022/

Medagliere Italia LIVE Tempo Reale Pechino 2022 Olimpiadi

Michela Moioli, campionessa olimpica di Snowboard cross a PyeongChang 2018, è stata la portabandiera della delegazione di atleti italiani alla cerimonia inaugurale della XXIV edizione dei Giochi invernali-Pechino 2022. (Foto: credits official Facebook page https://www.facebook.com/ConiNews)

NOTA LIVE SCORES:  per visualizzare i nostri aggiornamenti in tempo reale, premi il tasto F5 del PC o, se sei collegato al nostro sito con altre tipologie di dispositivi informatici (smartphone, tablet o smart tv), attiva una analoga funzione. 

- ULTIMISSIMA 19 FEBBRAIO 2022 -

La 17^ medaglia per l’Italia ai Giochi di Pechino 2022 la conquista la pattinatrice Francesca Lollobrigida nella gara mass start donne speed skating. Quando mancano 24 ore alla chiusura della 24^ olimpiade invernale, c’è ancora un evento in cui la nostra squadra potrebbe salire sul podio: è il Parallelo Team di sci alpino, in programma nell’ultima mattinata di Yanqing.

FOCUS FISG* /

Francesca Lollobrigida (Foto: credits ufficio stampa FISG FEDERAZIONE ITALIANA SPORT DEL GHIACCIO – MATSUO. K / AFLO SPORT Beijing Olympic Winter Games)

Più forte delle attese, delle aspettative e di una gara tempestata di rischi ed insidie. Francesca Lollobrigida sale di forza, prepotenza e volontà sul podio della Mass Start di pista lunga. La prossima portabandiera azzurra alla Cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici Invernali di Pechino 2022, dopo aver aperto il ciclo delle medaglie tricolori con l’argento sui 3000 metri, chiude il cerchio con un meraviglioso bronzo nella prova in linea, ultima gara del programma della pista lunga in questa rassegna a cinque cerchi. Enorme risultato per lei, clamoroso per la spedizione del ghiaccio azzurro che sale a 8 medaglie complessive, numero che bissa il precedente record di 4 a Torino 2006 e Pyeongchang 2018. Bilancio che sale invece a 17 medaglie per la squadra dell’Italia Team a Pechino 2022.

Una splendida Lollobrigida è stata capace oggi di imporsi nella propria semifinale e lottare poi testa a testa nell’ultimo atto contro le altre grandi candidate al titolo. L’oro è andato all’olandese Irene Schouten e l’argento alla canadese Ivanie Blondin; strepitosa, alle loro spalle, la campionessa classe ’91 dell’Aeronautica Militare, bravissima a non lasciarsi imbottigliare nel traffico del gruppo centrale e a rispondere con grinta nella bagarre dell’ultimo giro, schivando anche qualche caduta pericolosa delle avversarie. Decisivo lo sprint piazzato nelle ultime battute del penultimo rettilineo, superando la concorrenza della giapponese Sato e lanciandosi in terza posizione dopo l’ultima curva. Un risultato di grande volontà, che significa anche RIVINCITA per Lollobrigida dopo il 4° posto nella Mass Start di PyeongChang 2018.
(Fonte testuale: ufficio stampa Federazione Italiana Sport del Ghiaccio)

Tutte le giornate olimpiche degli Azzurri in ‘zona medaglie’

Sabato 5 febbraio 2022

ARGENTO (2)

Francesca Lollobrigida (pattinaggio su ghiaccio pista lunga/speed skating – specialità individuale 3000 mt donne).

Martina Valcepina, Arianna Fontana, Andrea Cassinelli, Pietro Sighel, Arianna Valcepina e Yuri Confortola (pattinaggio su ghiaccio pista corta/short track – specialità a squadre staffetta mista 2000 mt).

NOTA 1^ giornata /

L’Italia chiude con 2 Argenti la prima giornata olimpica in cui si assegnano medaglie. Al 2° posto ottenuto in mattinata da Francesca Lollobrigida nella gara individuale ‘pattinaggio di velocità 3000 mt donne su pista lunga’ (speed skating), si è aggiunto nel pomeriggio un altro 2° piazzamento, quello della staffetta mista di pattinaggio su pista corta (cosiddetto short track speed skating), grazie al quartetto composto, in finale, da Arianna Fontana, Martina Valcepina, Andrea Cassinelli e Pietro Sighel. A tal proposito va aggiunto che sia nella staffetta mista’ short track (evento che ha debuttato in ambito olimpico a Pechino 2022) che nei 3000 mt speed skating donne si tratta di medaglie storiche. Nel pattinaggio su ghiaccio ad anello lungo, infatti, mai un’azzurra, prima di oggi, era salita sul podio a 5 cerchi.
In ottica-podio, ottime notizie arrivano anche dal Curling, con l’Italia 1^ in classifica con 6 vittorie su 6 partite al termine delle prime 3 giornate di gara valide per il girone eliminatorio del torneo ‘misto a squadre’. Tale straordinario punteggio permette alla coppia azzurra, formata da Stefania Constantini e Amos Mosaner, di essere qualificata con 3 turni di anticipo ad una storica fase di semifinale.

Domenica 6 febbraio

BRONZO (1)

Dominik Fischnaller (slittino – specialità singolo uomini).

NOTA  2^ giornata /

Arriva dallo slittino il 3° podio per l’Italia. A conquistarlo, domenica 6 febbraio, è il 28enne Dominik Fischnaller, alla sua 3^ olimpiade. L’azzurro agguanta il podio dimostrando grande tecnica di guida e massima lucidità in tutte e 4 le manche disputate nell’arco delle 2 giornate di gara. In relazione all’ottimo piazzamento a 5 Cerchi, ecco quanto dichiarato dallo slittinista azzurro al sito web ufficiale www.fisi.org: “Una grande liberazione per tanti motivi. È stata una settimana veramente difficile, quando hanno trovato mio cugino Kevin (Fischnaller, ndr) positivo al coronavirus, perché ho avuto paura come tutta la squadra. Mi è mancato il non averlo al mio fianco durante la gara, perché con lui posso parlare e mi capisce più di tutti. Dedico la medaglia a lui e alla mia famiglia, ma anche a me per questi quattro anni dove non ho mai mollato. Due bellissime manches senza errori, anche se nella terza sono stato un po’ lento all’arrivo. Nella run decisiva ho messo in pista tutte le energie residue, perché mi son detto che avrei preferito arrivare decimo piuttosto che quarto. Nella mia testa quei due millesimi di PyeongChang son sempre stati lì per gli ultimi quattro anni. E solo adesso finalmente posso lasciarli alle spalle. Zoeggeler (allenatore azzurro, ndr) sembrava più felice di me? Ovviamente sentiva anche lui tanta pressione. Sappiamo quanto vale una medaglia olimpica”. E, sempre a proposito del podio raggiunto dall’azzurro dopo l’amaro 4° posto nei Giochi 2018, ecco il commento del pluricampione olimpico e mondiale Armin Zoeggeler al sito web della Federazione Italiana Sport Invernali (WWW.FISI.ORG): “Una medaglia importantissima, perché Dominik si è meritato questo risultato. Quattro anni fa è stato veramente sfortunato, perché avrebbe avuto la possibilità di salire sul podio e ha lavorato moltissimo, così come tutto il team e i tecnici, per questa gioia che si è veramente meritato. Siamo un bel gruppo, una bella squadra, molto legati. E vincere una medaglia da tecnico è molto diverso che farlo da atleta. Lui ha tutto il talento e la capacità di un atleta modello. Sono certo potrà fare ancora di più”.

Prima di concludere il ‘bollettino’ di giornata, evidenziamo che arrivano ottime notizie anche dal Curling. Nel torneo a squadre miste la coppia italiana Constantini – Mosaner piazza altre 2 successi e, con uno storico 8 su 8, conferma ufficialmente il 1° posto nel girone eliminatorio. Ciò le permetterà lunedì 7 di affrontare in semifinale la 4^ in graduatoria.

Lunedì 7 febbraio

ORO (1)

Arianna Fontana (pattinaggio su ghiaccio pista corta / short track – specialità individuale 500 mt donne)

ARGENTO (1)

Federica Brignone (sci alpino -  slalom gigante donne).

NOTA 3^ giornata /

Un oro e un argento già certi e un’altra medaglia di cui bisognerà stabilire solo il pregio: oro o argento. Decisamente esaltante la 3^ giornata olimpica per gli Azzurri.

Il primo podio arriva dallo sci alpino. In mattinata la 31enne Federica Brignone  piazza due ottime manche in slalom gigante che le valgono il 2° posto e, di conseguenza, un brillante argento. Tra l’altro, la sciatrice valdostana migliora, in questa stessa specialità, il bronzo conquistato ai Giochi invernali di Pyeongchang 2018. Queste le dichiarazioni di Federica, rilasciate al sito web ufficiale www.fisi.org : “Un argento incredibile. Con tutta l’attesa è stato difficile mantenere alta la concentrazione sullo sciare. Tre giorni fa, quando ho messo gli sci su questa neve per la prima volta, ho subito pensato che fosse una neve mai vista in Europa. Ho cercato di abituarmi, di capire cosa fosse il meglio su questa neve e ho capito che, se avessi condotto le curve, sarei stata più veloce sopra il palo. Essendo una mia qualità, in questi giorni ho cercato di concentrami su questo. Oggi, quando ho messo i bastoni fuori dal cancelletto ho pensato a fare proprio questo, cercando di stare calma. Un argento vinta di testa. Ed è la cosa che mi inorgoglisce di più. Oggi con mio fratello Davide ci siam detti che la mia confidenza era cresciuta, non avevo mai fatto due manche così solide in questa stagione in gigante; avevo sempre fatto qualche errorino ed invece oggi ho messo tutto insieme. Questa medaglia mi dà una grande tranquillità e mi toglie un grande peso, perché venire all’Olimpiade è bellissimo, ma è anche uno stress quando sai di poterti giocare delle medaglie. Nella seconda manche ero lì a pensare che potevo giocarmi la medaglia e ho cercato di sgombrare il campo dai pensieri negativi, concentrandomi sullo sciare”.

All’ora di pranzo, invece, giunge il 1° oro italiano di questa emozionante spedizione. E ce lo regala la 31enne pattinatrice Arianna Fontana, che vince la gara 500 mt donne short track (pista corta) superando 3 turni eliminatori (batterie, quarti e semifinali) e mettendosi alle spalle anche le 4 avversarie della finale.
Per Arianna, pluri-trionfatrice in ambito olimpico e mondiale, si tratta del 10° podio in carriera a 5 cerchi. Il primo, un bronzo, lo conquistò a Torino 2006 nella staffetta donne 3000 mt. A Vancouver 2010 seguì un bronzo individuale nei 500 mt. Dalla spedizione di Sochi 2014, invece, portò a casa 3 medaglie, di cui 2 a livello individuale (argento nei 500 mt e bronzo nei 1500) e 1 in squadra (bronzo in staffetta 3000 mt donne). Il primo oro individuale arrivò 4 anni fa a PyeongChang, sempre nei 500 mt, la sua gara preferita. Dall’olimpiade coreana la ragazza di Sondrio tornò a casa anche con un argento nei 1000 mt e un bronzo con la staffetta 3000 mt. Quest’anno, a Pechino 2022, una autentica consacrazione: conferma dell’oro conquistato nei 5oo mt 4 anni fa e argento nell’inedita competizione di staffetta mista 2000 mt.

Prima di concludere le note di giornata, va evidenziato che poco dopo le h 14 gli azzurri degli sport del ghiaccio hanno prenotato una storica medaglia nel Curling, disciplina diventata nota al grande pubblico nazionale a partire dalle olimpiadi di Torino 2006. Nel torneo misto a squadre la coppia formata da Amos Mosaner e Stefania Constantini ha piazzato una clamorosa striscia di 9 vittorie su 9 nel girone eliminatorio (8-4 su Stati Uniti, 8-7 su Svizzera, 11-8 su Norvegia, 10-2 su Repubblica Ceca, 7-3 su Australia, 7-5 su Gran Bretagna, 8-4 su Cina, 12-8 su Svezia e 8-7 su Canada) e, infine, un sonante 8-1 in semifinale alla Svezia. E ora, nella corsa all’oro, Mosaner e Constantini si troveranno di fronte la Norvegia, a sua volta vincitrice nell’altra semifinale per 6-5 sui Maestri britannici. L’appuntamento è fissato per domani, martedì 8 febbraio, alle h 13.05 italiane (le h 20 di Pechino).

Martedì 8

ORO (1)

Amos Mosaner e Stefania Constantini (curling – specialità gara a squadre ‘mixed team’)

ARGENTO (1)

Federico Pellegrino (sci di fondo – gara sprint tecnica libera uomini).

NOTA 4^ giornata /

Amos Mosaner (26 anni di Trento) e Stefania Constantini (22 anni di Cortina), coadiuvati dal loro allenatore Violetta Caldart, conquistano una prima e storica medaglia d’oro olimpica per il Curling italiano. E lo fanno nella specialità a squadre ‘mixed team’. Qualificata alla finale per il titolo a 5 Cerchi con 9 vittorie su 9 incontri nel girone eliminatorio e con un 10° e cruciale successo in semifinale contro la Svezia, la formazione azzurra completa oggi l’opera battendo in finale la Norvegia per 8-5.

Scandinavi subito avanti 2-0 dopo il 1° ‘end’, ma l’Italia nei successivi 3 momenti del match piazza 3 ottimi parziali (2-0, 1-0 e 3-0) e arriva all’intervallo di metà gara in vantaggio per 6-2.
Alla ripresa, nel 5° end, piccolo recupero da parte degli scandinavi, che piazzano 1 stone nella casa e si portano sul 3-6 complessivo. Nel 6° end la Constantini, grazie a un ultimo tiro preciso e ben calibrato, conquista un prezioso punto e gli azzurri si riportano sul +4. Nel 7° end Skaslien e Nedregotten tirano con grande precisione e piazzano 2 stone al centro, accorciando le distanze: 5-7. Nell’8° e ultimo end Mosaner a metà sessione fallisce una bocciata, ma subito dopo sbaglia anche Nedregotten. Si arriva così agli ultimi 2 tiri. La Skaslien, sfruttando i precedenti posizionamenti delle stone, spazza via dalla zona centrale l’unico sasso degli azzurri, lasciandone 2 dei suoi nella casa. Entrambi, però, non sono particolarmente vicini al punto centrale, che è anche scarsamente difeso. L’ultimo tiro della finale è della Constantini. Anche in questa circostanza la 22enne azzurra coniuga precisione e forza. E, come d’incanto, la sua stone rossa allontana dall’area-punti i 2 sassi gialli avversari, mentre la pietra degli azzurri si ferma a pochi centimetri dal centro: è l’8° punto, quello che consegna l’8° end e, di conseguenza, uno storico oro a 5 cerchi al Curling italiano. Punteggio finale: Italia batte Norvegia 8-5 (parziali end 0-2, 2-0, 1-0, 3-0, 0-1, 1-0, 0-2, 1-0). Per Kristin Skaslien e Magnus Nedregotten (coach Thomas Loevold) c’è ‘solo’ l’argento.

La giornata azzurra, però, si è arricchita anche del 2° Argento olimpico di Federico Pellegrino. Quattro anni fa in Corea del Sud ‘Chicco’ si arrese al solito avversario, il norvegese Johannes Klaebo nella gara ‘sprint a tecnica classica 1.5 km’ con un distacco di 1 secondo e 34 centesimi. Stavolta, invece, nell’evento ‘sprint a tecnica libera’ sulla stessa distanza di 1.5 km, è giunto sì 2°, ma a soli 26 centesimi dal fortissimo scandinavo.
Che il 31enne valdostano fosse arrivato a Pechino in gran forma, lo si era capito sin dai primi tre turni (percorso di qualificazione, quarti e semifinali), superati praticamente in scioltezza. E così, nella sfida decisiva per il titolo, Pellegrino ha condotto una gara straordinaria, dando filo da torcere al rivale fino a pochi metri dal traguardo. Insomma, se è vero che Klaebo ancora una volta ha messo la punta dei suoi sci davanti a quella dell’italiano, lo è altrettanto il fatto che Chicco, grazie a una grande abnegazione negli allenamenti, stavolta è riuscito a gareggiare praticamente alla pari con il fenomeno norvegese. Ecco, a tal proposito, quanto dichiarato da Pellegrino al sito web ufficiale www.fisi.org: “Otto anni fa a Sochi è stato un sogno, ma mi ha fatto capire che non era abbastanza il modo di allenarmi e di vivere. Quell’esperienza ha fatto scattare qualcosa nella mia testa che mi ha fatto diventare il più professionale possibile, con i risultati che poi sono arrivati, però il sogno era sempre rivolto al 2022. Un sogno che si è trasformato in obiettivo, che, come ho sempre detto, era arrivare qui e dimostrare il mio meglio. E che il mio meglio qui, anche oggi così come tante altre volte, abbia voluto dire medaglia olimpica è qualcosa d’incredibile. L’ultimo anno è stato difficilissimo, a livello mentale e al livello di pressione che io stesso mi son messo sulle spalle. Ho fatto una scelta azzardata, che solo in questo momento può essere giustificata e mi rende orgoglioso del fatto che da un’idea, un’attitudine insita dentro di me, sia arrivato un altro grande risultato. Oggi tatticamente, tecnicamente ero il miglior Pellegrino e son veramente felice. Sono estremamente soddisfatto, provo un senso di appagamento incredibile. Come quattro anni fa, in pochissimi ci credevano e anche adesso – per come è iniziata la stagione  e tenendo conto che l’anno scorso avevo vinto sì delle gare, ma senza la presenza dei  norvegesi – non era scontato pensare di arrivare qui a medaglia. Così è stato, in parte grazie al mio modo di lavorare, ma in gran parte grazie alle persone che vivono e lavorano con me, a cominciare da mia moglie Greta (Laurent ndr), passando per i tecnici che ci hanno seguito quest’estate, il mio compagno di allenamenti De Fabiani, lo skimen e il mio fisioterapista. Continuo a pensare che l’esperienza con i russi sia stata, a livello lavorativo, la più interessante della mia carriera. E’ un approccio totalmente diverso e che, appunto, rimpiango di non averlo provato. Ho apprezzato il mio lavoro del 2014-2018 in cui ho dato tanto, ma non era più possibile continuare così, perché avevo dato tanto e abbiamo reimpostato tutto, modificando alcune cose. Non è andato a buon fine il piano A e doversi ritrovare dopo il terzo anno a ricominciare non è stato facile, ma ho avuto la fortuna e l’intelligenza di scegliere bene le mani nelle quali mettermi per dimostrare il meglio di me”. Prima di concludere, Federico si concede una battuta che denota una forma mentis straordinariamente professionale: “Sono un vincente, quindi appena passata l’emozione mi son messo a pensare su come avrei potuto battere Klaebo, perché oggi non era imbattibile. Non è stato il migliore tra le volte in cui l’ho incontrato, anche se lui …è il migliore”. 

Mercoledì 9 

NOTA 5^ giornata /

Dopo 4 giorni con gli azzurri sempre a podio, arriva la 1^ giornata senza medaglie. Delusione dallo Snowboard cross, gara in cui la campionessa olimpica in carica, Michela Moioli, dopo aver superato i primi 2 turni ha commesso un errore tattico in semifinale quando era 2^ …ed è giunta, quindi, 3^ al traguardo in una manche in cui, come da regolamento, venivano ammesse alla ‘finale a 4′ per le medaglie le prime 2 atlete di ciascuna ‘semi’.

Giovedì 10 

BRONZO (1)

Omar Visintin (snowboard cross – gara individuale uomini).

NOTA 6^ giornata/

Arriva dallo Snowboard cross l’8^ medaglia per l’Italia ai Giochi di Pechino 2022. Omar Visintin, alla sua 3^ olimpiade, centra, infatti, uno storico Bronzo a 5 Cerchi in una gara individuale maschile dopo le amarezze personali di Sochi 2014 e PyeongChang 2018. Il 32enne di Merano agguanta il piazzamento che vale i sacrifici di una carriera infilando 5 manche emozionanti e pressoché perfette (turno di qualificazione, ottavi di finale, quarti, semifinali e finale). Il suo capolavoro, però, lo compie durante la manche che vale il podio, quando, dalla quarta e ultima posizione, nella seconda parte del tracciato piazza un emozionante e spettacolare sorpasso in curva (e in equilibrio precario). E’ quello il gesto tecnico e atletico che gli vale la 3^ posizione e che relega alla cosiddetta medaglia di legno l’austriaco Julian Lueftner. L’ Oro va all’austriaco Alessandro Haemmerle (1°), mentre l’ Argento se lo mette al collo  il canadese Eliot Grondin (2°).

In relazione a questo storico podio olimpico per lo snowboard cross maschile azzurro, ecco le dichiarazioni rilasciate al sito web ufficiale www.fisi.org dall’atleta azzurro: “Aspettavo questa medaglia da otto anni. A Sochi 2014 arrivai da favorito e poi venni eliminato nei quarti; anche a PyeongChang 2018 successo la stessa cosa e uscii addirittura prima. Adesso sono arrivato un po’ meno favorito, ma sapevo di avere buone chances al mio arco. Sono partito nella big final con la consapevolezza che avrei potuto giocare le mie carte; poi raggiungere il podio è una cosa diversa. Adesso ci riposiamo qualche ora per goderci questo risultato, ma da domani ci concentriamo sulla prova a squadra, dove siamo fortissimi e in lizza per un’altra medaglia. Non essendo il più forte su una partenza molto tecnica, dove ogni piccolo errore ti costa tanto tempo, ho pensato di passarla in sicurezza per prendere i miei rischi successivamente, perché sapevo di avere la possibilità di recuperare terreno e posizioni. L’infortunio al gomito di dicembre è stata una mazzata, perché ho pensato di dover rinunciare alle Olimpiadi. E invece la Commissione Medica FISI è riuscita a fare un miracolo. E, quando mi è stato detto che sarei partito per la Cina, ho pensato esclusivamente alla pista. Certamente il braccio non è al massimo, ma tanto mi è bastato per mettermi al collo il bronzo”. 

Venerdì 11 

BRONZO (2)

Dorothea Wierer (biathlon – gara individuale donne sprint 7.5 km).

Davide Ghiotto  (pattinaggio su ghiaccio pista lunga/speed skating – specialità individuale 10.000 mt uomini).

NOTA 7^ giornata /

Due podi in casa Italia nella 7^ giornata di Pechino 2022. Le medaglie arrivano dal biathlon e dal pattinaggio di velocità su ghiaccio (speed skating). Bronzo sia per Davide Ghiotto (10mila mt individuale uomini – pattinaggio su pista lunga) che per Dorothea Wierer (gara individuale femminile sprint 7.5 km).
Di seguito, i dettagli di questi due straordinari risultati odierni ottenuti dagli Azzurri.

FOCUS 1 – FISI* /

LA GARA SPRINT FEMMINILE  - Dorothea Wierer ha compiuto l’ennesima straordinaria impresa della sua carriera, vincendo la medaglia di bronzo nella sprint donne ai Giochi Olimpici di Pechino 2022. Una prova straordinaria quella della trentunenne di Anterselva, che ha regalato spettacolo al poligono con una sessione di tiro perfetta e rapidissima, rafforzandola con una solida prova sugli sci stretti. Wierer ha chiuso in testa sia nella graduatoria dello Shooting Time che del Range Time, regalandosi la soddisfazione di ottenere la prima medaglia a cinque cerchi nella storia del biathlon femminile italiano. Un’ulteriore gemma che va ad aggiungersi allo straordinario palmares della biathleta altoatesina, che può vantare – tra i successi più importanti – due Coppe del mondo generali nel 2019 e 2020, quattro coppe di specialità, tre medaglie d’oro iridate individuali, due medaglia olimpiche nella staffetta mista a Sochi 2014 e PyeongChang 2018 e dodici vittorie individuali sempre in Coppa del mondo.
La campionessa azzurra è partita subito con il piede giusto, rapida sugli sci, come ancora non le era successo nella rassegna cinese, precisa e veloce al poligono come nessun’altra. Senza errori nella prima sessione di tiro, la Wierer usciva al terzo posto, alle spalle di Elvira Oeberg e Marte Roiseland, ma ad un’incollatura. Quindi l’allungo della norvegese, ancora precisa al tiro, seguita dall’azzurra, che è capace di realizzare un poligono netto con una velocità di esecuzione straordinaria. La Oeberg paga invece un tiro lento, ma recupererà nell’ultimo giro sugli sci. Vengono poi rintuzzati gli attacchi di Dzhima, Tandrevold, Hauser, Retzsova. Alla fine, per Dorothea arriva un bronzo strameritato, la sua tanto attesa prima medaglia individuale, che rappresenta anche un ottimo viatico per la pursuit (gara inseguimento, ndr) di domenica.
La medaglia d’oro, quindi, è finita al collo della norvegese Marte Roeiseland, che ha messo in scena la gara perfetta, issandosi al primo posto con il tempo di 20’44”3, grazie anche al miglior tempo sugli sci. Seconda posizione per la svedese Elvira Oeberg, attardata di 30”9 rispetto alla leader della classifica. Lisa Vittozzi, invece, ha chiuso al trentaseiesimo posto. La sappadina si è comunque tolta la soddisfazione del secondo Range Time dietro a Wierer, ma incappando in 4 errori al tiro a terra che l’hanno penalizzata fino a chiudere a 2’24”8. Cinquantasettesimo posto per Samuela Comola, ottantaduesima Federica Sanfilippo.

LE DICHIARAZIONI – Il cerchio si è finalmente chiuso. Dopo una carriera ricca di trionfi (due Coppe del Mondo generali nel 2019 e 2020, quattro coppe di specialità, tre medaglie d’oro iridate individuali, due medaglie olimpiche, nella staffetta mista a Sochi 2014 e PyeongChang 2018, e dodici vittorie individuali sempre in Coppa del mondo), è arrivato per Dorothea Wierer anche l’ultimo tassello: una medaglia individuale a cinque cerchi, il bronzo nella sprint di Pechino 2022. L’Italia festeggia in questo modo la settima medaglia olimpica nella storia del biathlon, la prima di una donna in una prova individuale.
“Le attese erano molto alte e tutti si aspettavano delle medaglie individuali – racconta la 31enne finanziera altoatesina di Anterselva -, anche se sappiamo che il biathlon è uno sport complicato e tutto deve andare alla perfezione. Le critiche sono state tante nell’ultimo periodo, per questo motivo sono contenta che siamo riusciti come squadra a centrare l’obiettivo. Tutto il team: allenatori, skimen e direttore tecnico si fanno un “mazzo” enorme ogni giorno, perciò sono molto felice anche per loro. Non mi ricordo nulla delle sessioni di tiro, l’ultimo colpo a terra addirittura ha pizzicato il bersaglio, che fortunatamente poi si è chiuso, evidentemente la fortuna oggi era dalla mia parte. Nel tiro in piedi mi è venuto tutto automatico, come dovrebbe funzionare normalmente. Non sempre è facile gestire la pressione. E’ stata una gara bella, sono sempre stata lucida e non ho pensato a nulla nell’ultimo giro, quando sentivo che il risultato era a portata di mano. Gli allenatori a un certo punto hanno smesso di dare informazioni. Ho capito che stavo andando forte e sapevo di essere in lizza per la medaglia. L’ultimo giro è stato molto duro sotto il profilo fisico, mi sentivo le gambe stanche perché forse sono partita troppo veloce, ho dato tutta me stessa e ce l’ho fatta. Mi sono tolta un peso enorme, sicuramente è una bella posizione per l’inseguimento di domenica, visti i distacchi che ci sono in classifica. Le previsioni parlano di un peggioramento delle condizioni meteorologiche, ma non ci sarà tempo per pensarci”.

HALL OF FAME – Tutte le medaglie olimpiche conquistate dall’Italia nel biathlon:
1988 Calgary (Can) – Johann Passler – bronzo individuale maschile;
1988 Calgary (Can) – Werner Kiem/Gottlieb Taschler/Johann Passler/Andreas Zingerle – bronzo staffetta maschile;
1998 Nagano (Gia) – Pieralberto Carrara – argento individuale maschile;
2014 Sochi (Rus) – Dorothea Wierer/Karin Oberhofer/Dominik Windisch/Lukas Hofer – bronzo staffetta mista;
2018 PyeongChang (Kor) – Dominik Windisch – bronzo sprint maschile;
2018 PyeongChang (Kor) – Lisa Vittozzi/Dorothea Wierer/Lukas Hofer/Dominik Windisch – bronzo staffetta mista;
2022 Pechino (Chn) – Dorothea Wierer – bronzo sprint femminile.
*(Fonte testuale: ufficio stampa Federazione Italiana Sport Invernali).

FOCUS  2 – FISG* /
E sono 5! L’Italia vola e festeggia: Davide Ghiotto conquista la medaglia di bronzo sui 10.000 metri di pista lunga e regala al ghiaccio azzurro il quinto podio ai Giochi Olimpici Invernali di Pechino 2022. Con questo risultato l’Italia del ghiaccio ha già così già superato le quattro medaglie conquistate quattro anni fa a PyeongChang per quella che è oggi una spedizione già trionfale per i colori azzurri quando mancano ancora parecchie giornate di gare e nuove possibilità di top 3. Prestazione strepitosa quella odierna per il 28enne vicentino delle Fiamme Gialle sulla distanza più estenuante dell’intero programma della pista lunga. Davide Ghiotto ha realizzato sul ghiaccio di Pechino il nuovo record italiano sui 10.000 metri con il tempo di 12’45″98, quasi otto secondi meglio del precedente primato – sempre suo – sulla distanza. Meglio dell’azzurro hanno fatto soltanto l’incredibile svedese Nils Van der Poel, campione olimpico anche sui 10.000 con nuovo record del mondo in 12’30″740, e l’olandese Patrick Roest, argento con il tempo di 12’44″590.
*(Fonte testuale: ufficio stampa Federazione Italiana Sport del Ghiaccio).

Sabato 12 

ARGENTO (1)

Michela Moioli e Omar Visintin (snowboard cross – gara a squadre mixed team).

NOTA 8^ giornata /

Michela Moioli e Omar Visintin conquistano una significativa medaglia d’argento nella gara a squadre di snowboard cross ‘mixed team’, portando a 11 il n° totale di podi azzurri in questa 24^ olimpiade invernale.
La prestazione odierna dei 2 atleti italiani rappresenta una ulteriore dimostrazione del livello di eccellenza raggiunto complessivamente dai nostri portacolori in questa disciplina, che vede l’elemento di maggior traino proprio nella bergamasca Moioli, capace, dal 2015 a oggi, non solo di imporsi in ambito olimpico (oro nella gara individuale a PyeongChang 2018), ma anche di vincere in questa disciplina 3 Coppe del Mondo individuali (anni 2016, 2018, 2020) e ben 6 medaglie (4 individuali e 2 in squadra) nell’arco delle ultime 4 edizioni dei campionati mondiali (2015, 2017, 2019, 2021).

FOCUS FISI* /

REPORT GARA SNOWBOARD CROSS MIXED TEAM - Michela Moioli e Omar Visintin hanno regalato la medaglia d’argento all’Italia nella prima, storica edizione della gara di snowboard cross a squadre alle Olimpiadi di Pechino 2022. Secondo podio per lo snowboard cross italiano in questi Giochi Olimpici – dopo il bronzo nel singolo maschile dello stesso Visintin – arrivato in una finale dalle forti tinte azzurre. La prima volta del team mixed, andato in scena sotto la nevicata che ha colpito Zhangjiakou, ha visto la battaglia per la testa tra la squadra azzurra ed il team americano. Nella frazione maschile Visintin ha chiuso ad un passo da Nick Baumgartner, al termine di una prova tatticamente perfetta, con una partenza sicura e recuperando terreno sulle parti di scorrimento, fino a terminare in seconda posizione a quattro centesimi. Moioli ha messo in campo tutta la voglia di riscatto dopo la sfortunata semifinale del singolo femminile, combattendo sul tecnico tracciato cinese e arrendendosi solamente a Lindsey Jacobellis, che ha trovato il secondo oro in questa rassegna a cinque cerchi, dopo quello nella gara individuale femminile.
Al terzo posto il Canada della coppia formata da Eliot Grondin e Meryeta Odine, arrivati a 23”2 di distacco, dopo la caduta che ha visto coinvolta Odine e la nostra Caterina Carpano, che ha chiuso insieme a Lorenzo Sommariva ai piedi del podio.

DICHIARAZIONI - Di seguito, le parole di Michela Moioli e Omar Visintin (team mixed Italia 1) al termine della prova a squadre di snowboard cross, che ha regalato all’Italia la medaglia d’argento a Pechino 2022.

Omar Visintin (team mixed Italia 1): “Ci avrei messo la firma per l’argento e il bronzo. Dopo la gara individuale, sapevo che la prova a squadre sarebbe stata una grossa possibilità di medaglia, soprattutto con Michela che è in formissima. Ho lavorato nell’ultimo mese e mezzo per essere qui dopo l’infortunio. I medici mi avevano detto che ce l’avrei fatta ed io ho cercato di vivermela bene, anche se non fossi stato al 100%. Sicuramente perdere un mese completo di allenamento mi ha tolto forza nel braccio e nella parte alta del corpo. Quel mese l’ho sfruttato per riposarmi, per star tranquillo e godermi la vita a casa. Carpano e Sommariva (team mixed Italia 2, ndr) hanno fatto una bellissima gara entrambi, sono forti. Lorenzo lo consociamo, mentre Caterina, nonostante sia alla prima Olimpiade e con poche gare di Coppa del mondo, ha fatto benissimo”.

Michela Moioli (team mixed Italia 1):L’individuale è andata come sappiamo e oggi ci tenevo veramente tanto a fare una medaglia con Omar. Era la prima volta di questa gara alle Olimpiadi e alla fine è una possibilità di medaglia in più. Io ero tesa, molto, però avevo Omar che, oltre a partir davanti, mi ha trascinato con la sua tranquillità e positività e ho cercato solo di fare una bella gara. In finale ho dato tutto, ma purtroppo la Jacobellis è stata più veloce. Va bene così. È comunque un argento di squadra, una bella prova anche per me, perché dopo l’altro giorno ero in down (giù di morale, ndr). Questi due giorni ho fatto fisioterapia alle caviglie, per i postumi della caduta nel singolo, poi Omar ha fatto il bronzo e mi son gasata tantissimo. Sono andata alla cerimonia di premiazione, la prima che vedevo di un mio compagno, e mi ha caricato. Son veramente contenta, un grande grazie a Omar, a tutta la quadra per il lavoro fatto e per i nostri compagni che erano qui a tifarci. Un peccato che Caterina Carpano e Lorenzo Sommariva non siano saliti sul podio, perché lo meritavano”.

Lorenzo Sommariva (team mixed Italia 2): “Quarto posto che brucia sempre, perché quando sei lì vicinissimo al gradino del podio. Non posso dire di essere contento al 100%. Di sicuro, queste due gare mi hanno fatto crescere, perché nell’individuale non son riuscito a mettermi in gioco. Ho avuto un ‘down’ pazzesco dopo la gara. Mi brucia un po’ il quarto posto, ma sono felicissimo di come è andata e potrà solo che migliorare”.

Caterina Carpano (team mixed Italia 2): “Siamo una squadra forte. speriamo che lo snowboard cresca sempre di più e che la gente apprezzi questo bellissimo sport. Ovviamente c’è da una parte la soddisfazione per l’argento di Omar e Michela, perché arrivare in finale con due squadre è stata una bella emozione. Noi ce l’abbiam messa tutta ma oggi non è andata”.
*(Fonte testuale: ufficio stampa Federazione Italiana Sport Invernali).

Domenica 13 

NOTA 9^ giornata/

Seconda giornata senza medaglie, per l’Italia ai Giochi di Pechino. Ottimi risultati a ridosso della zona-podio arrivano, però, dal pattinaggio su ghiaccio pista corta (short track), in cui gli atleti italiani collezionano 2 onorevoli quinti posti, e dal biathlon inseguimento, con uno storico 4° di Lukas Hofer in campo maschile e un 6° di Dorothea Wierer in ambito femminile.

FOCUS 1 – FISI* /

REPORT GARA BIATHLON MASCHILE – Si è fermato ai piedi del podio il sogno di medaglia di uno straordinario Lukas Hofer, nell’inseguimento uomini 12,5 km alle Olimpiadi di Pechino 2022. Una gara bellissima, quella del 32enne carabiniere pusterese, unico insieme al vincitore Quentin Fillon Maillet a trovare il percorso netto al poligono – 20 su 20 realizzati – , risalendo dalla 14esima posizione fino a cullare il sogno di uno storico bronzo olimpico. Si è deciso tutto in un finale thrilling, dopo l’ultimo poligono in cui Hofer, il russo Eduard Latypov ed il norvegese Tarjei Boe si sono ritrovati in tre per due medaglie a 40 secondi, con l’altoatesino che sfortunatamente ha perso il contatto dagli altri due nella prima parte del giro in una gara condizionata dalle forti folate di vento.
Quarta medaglia in questi Giochi Olimpici per il francese Fillon Maillet, che ha eguagliato il norvegese Ole Einar Bjoerndalen per numero di podi conquistati in una singola edizione. Il transalpino si è imposto col tempo di 39’07″5 senza errori, con 28″6 di vantaggio su Boe (3 errori), 35″3 su Latypov (3 errori). In ogni caso, quello di Hofer è il miglior risultato di sempre per un biathleta azzurro in una gara a inseguimento olimpica, nonché il suo miglior risultato della carriera in un evento individuale a 5 cerchi. In casa Italia spazio anche al 26esimo posto di Dominik Windisch (7 errori) e al 33esimo posto di Thomas Bormolini, a ridosso dei primi dieci sino all’ultimo tiro in piedi dove, a causa del forte vento, ha commesso quattro errori, scivolando indietro in classifica.

LE DICHIARAZIONI – Così Lukas Hofer nel dopo-evento: “Rimane la buona performance fatta durante la gara, perché trovare lo zero al poligono non era facile. Oggi ho trovato anche una bella condizione fisica, la stessa della gara di ieri. Nella Coppa del Mondo il quarto posto vuol dire una bella gara. Qua vuol dire la medaglia di legno. Da una parte una grande delusione di aver sfiorato il podio, che sto cercando ormai da un po’. Ora guardo avanti e prendo il meglio per ripartire verso le prossime gare. La pista cambiava poco oggi, visto che partivamo tutti insieme, rispetto a ieri che, con un numero alto, gli ultimi giri erano abbastanza lenti. La neve era dura, ma lo si sapeva. Son partito con un bellissimo ricordo di qualche anno fa a Oberhof dove, in condizioni simili, avevo beccato quattro zeri ed ero arrivato terzo. Nella ‘Sprint’ sapevo a cosa andavo incontro con quella neve, infatti ho fatto una grande prestazione, visto che sono stato il primo con il pettorale dal 50 in su. Oggi ho fatto tutto il possibile, sciando con tanta grinta dal primo all’ultimo giro e purtroppo è mancato quel poco che mi ha negato il podio. Chi ha seguito la stagione sa che, tra infortuni alla spalla, che sarà da risolvere a fine stagione, e problemi vari, la salute era la cosa più importante. Ho saltato Oberhof per riprendere condizione. Ho riavuto dei problemi muscolari qui in Cina, ma ora sono contento di ritrovare il Lukas che conosco. Ora bisogna crederci fino all’ultima gara. La ‘Mass Start’ aprirà un nuovo libro da scrivere, in cui ci crederemo fino alla fine e fino all’ultimo metro”.

REPORT GARA BIATHLON  FEMMINILE – Impressionante Marte Roeiseland, vincitrice anche dell’inseguimento femminile 10 km alle Olimpiadi di Pechino 2022, che si è assicurandosi così la sua quarta medaglia (terza d’Oro) in questa manifestazione a 5 cerchi. Sui 10 km dell’anello di Zhangjiakou, funestati dal vento e dalle basse temperature, la norvegese ha dettato nuovamente la sua legge, fissando il cronometro sul tempo di 34’46″9 con un errore al tiro. La 31enne di Lillehammer ha preceduto sul traguardo la svedese Elvira Oeberg  con l’ampio margine di 1’36″5 (tre errori). La medaglia di Bronzo è andata alla compagna di squadra norvegese Tiril Eckhoff, giunta a 1’48″7 con tre errori, mentre la bielorussa Hanna Sola è arrivata quarta con 1’58″9 di distacco con tre errori. Quinta la svedese Linn Persson a 2’07″2 con 2 errori. Capitolo italiane: 6^ posizione finale per Dorothea Wierer. La finanziera altoatesina, partita in terza posizione dopo il Bronzo nella sprint, ha pagato i due errori commessi nel terzo poligono, dove era arrivata al secondo posto in solitaria. La doppia penalità ha permesso alla concorrenza di rifarsi sotto e il terzo errore, arrivato nel poligono finale, ha tolto la possibilità della seconda medaglia, in quanto l’ha portata ad assestare il suo distacco a 2’09″1 dalla Roeiseland. Lisa Vittozzi, invece, ha chiuso in 32esima posizione con 4 errori al poligono, mentre Samuela Comola si è resa protagonista di una grande rimonta, guadagnando ben 20 posizioni dall’ordine di partenza che la vedeva 57esima, chiudendo al 37esimo posto con soli tre errori al poligono.

LE DICHIARAZIONI – Così Dorothea Wierer nel dopo-evento: “Sono abbastanza contenta. Peccato per i due errori al poligono nella terza serie, ma avevo problemi nel caricamento. A causa del freddo, era tutto poco fluido. È stata una delle gare più dure della mia carriera, ho fatto tantissima fatica per la neve lenta, ma non solo fisicamente. Soprattutto psicologicamente. Adesso ci sono due gare importanti: ‘staffetta’ mercoledì e ‘mass start’ sabato. Abbiamo due giorni per recuperare, poi cerchiamo di dare il massimo”.
*(Fonte testuale: ufficio stampa Federazione Italiana Sport Invernali).

FOCUS 2 - FISG* /

La Nazionale tricolore, guidata dagli allenatori Kenan Gouadec ed Assen Pandov, si conferma super competitiva. Protagonista di giornata Pietro Sighel, già d’argento in questa edizione dei Giochi Olimpici Invernali di Pechino 2022 con la staffetta mista. Per il giovane talento tricolore delle Fiamme Gialle una giornata iniziata alla grande, con il secondo posto nella batteria dei quarti di finale sulla distanza, seguito poi da una semifinale al cardiopalma nella quale ha ottenuto la qualificazione al fotofinish e per un solo millesimo davanti al russo Sitnikov. Poi, in Finale A, con la difficoltà di dover partire dalla posizione più esterna, una bella rimonta per puntare al bronzo fino, purtroppo, alla caduta dell’ultimo giro che ha compromesso le chance di attacco e di riuscita. Nonostante il rammarico, per Pietro un’altra grande dimostrazione di forza in questa sua prima edizione olimpica che alimenta speranze per il futuro.
Al femminile, la staffetta azzurra, formata da Arianna Fontana (IceLab), Martina Valcepina (Fiamme Gialle), Arianna Valcepina (Fiamme Gialle) ed Arianna Sighel (Fiamme Oro), centra invece l’obiettivo di giornata vincendo la Finale B davanti alla Polonia. Per le azzurre, dunque, quinto posto complessivo con l’oro conquistato dall’Olanda grazie al successo in Finale A su Corea e Cina, rispettivamente argento e bronzo. Quarta piazza per le canadesi.
*(Fonte testuale: ufficio stampa Federazione Italiana Sport del Ghiaccio).

Lunedì 14

NOTA 10^ giornata/

Nessun podio oggi per gli azzurri nella rassegna a 5 cerchi di Pechino 2022. Non è, mancato, però, il classico risultato degno di nota. Nel pattinaggio artistico è arrivato, infatti, un brillante 5° posto, secondo miglior piazzamento di sempre alle olimpiadi invernali per una coppia azzurra di ‘figure skating’. A conquistare tale rank sono stati Charlene Guignard e Marco Fabbri nella gara “Ice Dance-Free Dance”. L’Oro è andato ai francesi Gabriella Papadakis e Guillaume Cizeron (punteggio finale 226.98), l’Argento agli atleti del Comitato olimpico russo Victoria Sinitsina e Nikita Katsalapov (220.51) e il bronzo agli statunitensi Madison Hubbell e Zachary Donohue (218.02).
Quella di Guignard e Fabbri è una prestazione che vale tantissimo sotto vari aspetti. Dal punto di vista motivazionale, questo 5° posto rappresenta, infatti, una spinta a migliorarsi sempre di più in vista dei prossimi appuntamenti internazionali. Dal punto di vista storico, invece, va a riempire una ‘casella vuota’ che durava da un bel po’ di lustri. Infine, non va dimenticato che risultati di questo genere, in una vetrina come l’olimpiade, possono far avvicinare ancora più ragazzi a questa nobile disciplina sportiva. La qual cosa si traduce, quindi, in una potenziale occasione di crescita per l’intero movimento nazionale.

FOCUS FISG*/

LA GARA DI PATTINAGGIO ‘ICE DANCE-FREE DANCE’ IN COPPIA - Si chiude con una meravigliosa top 5 la corsa di Charlene Guignard e Marco Fabbri nella danza dei Giochi Olimpici Invernali di Pechino 2022. La coppia azzurra campione nazionale, settima dopo la rhythm dance, recupera due posizioni nella free dance con un bellissimo secondo segmento di gara lasciandosi così alle spalle sia i canadesi Piper Gilles-Paul Poirier che i russi Alexandra Stepanova-Ivan Bukin. Free dance di eccezionale qualità per gli allievi di Barbara Fusar Poli che raccolgono 124.37 punti con un altissimo livello tecnico ed una straordinaria espressività artistica. Punteggio complessivo di 207.05, non lontano dal primato personale, per un risultato che li ripaga dei grandi sacrifici fatti in questi anni: dal 10° posto di Pyeongchang Marco e Charlene sono infatti arrivati sino al 5° posto di Pechino. Nella storia della danza italiana solamente Barbara Fusar Poli e Maurizio Margaglio, terzi nel 2002 a Salt Lake City, hanno fatto meglio di loro.

LE DICHIARAZIONI – Così Fabbri e Guignard nel ‘dopo-evento’. “Oggi è stata difficile da gestire – hanno spiegato nel post gara gli azzurri –, perché l’Olimpiade è lunga e noi siamo qui dal 30 gennaio. Ci siamo sempre allenati con giudici e pannello tecnico, quindi sempre con grande tensione. Abbiamo pattinato con il cuore e siamo felici di aver centrato la top 5, il nostro obiettivo”.
*(Fonte testuale: ufficio stampa Federazione Italiana Sport del Ghiaccio).

Martedì 15

ARGENTO (1)

Sofia Goggia (sci alpino – gara di discesa libera donne)

BRONZO (1)

Nadia Delago (sci alpino – gara di discesa libera donne).

NOTA 11^ giornata /

Salgono a 13 le medaglie dell’Italia ai Giochi invernali di Pechino 2022. Dopo due giorni di buoni piazzamenti a ridosso della zona-podio (fatti registrare nelle discipline  pattinaggio artistico, pattinaggio short track e biathlon), stamattina 2 sciatrici dell’Alpino si sono classificate rispettivamente 2^ e 3^ nella gara di discesa libera femminile. Nell specifico, Sofia Goggia, campionessa uscente della specialità, ha agguantato uno straordinario Argento, mentre l’emergente Nadia Delago ha conquistato un meritatissimo Bronzo.

FOCUS 1 - FISI* /

REPORT GARA DISCESA LIBERA – Leggendaria. Non ci sono altre parole per descrivere la straordinaria impresa di Sofia Goggia nella discesa femminile alle Olimpiadi di Pechino 2022. Sulla pista “Rock” di Yanqing, la campionessa bergamasca – a soli 23 giorni dall’infortunio patito a Cortina d’Ampezzo – ha messo in scena un ritorno in pista che solo un’atleta del suo calibro avrebbe potuto immaginare. La ventinovenne finanziera si è lasciata andare ad un urlo liberatorio al traguardo dopo una prova maiuscola, con una discesa meravigliosa, che l’è valsa il secondo posto a 16 centesimi dalla vittoria. Per Goggia si tratta della seconda medaglia olimpica consecutiva dopo l’oro in discesa a PyeongChang 2018. Al terzo posto una meravigliosa Nadia Delago, all’esordio assoluto alle Olimpiadi, bravissima a contenere nel tratto centrale e scatenarsi in quello conclusivo, dove ha retto il ritmo della vincitrice per prendersi una medaglia bellissima quanto indimenticabile. La medaglia d’oro è andata all’elvetica Corinne Suter (campionessa mondiale in carica), che ha fissato il cronometro sul miglior tempo di 1’31”87 con un recupero di ben 34 centesimi nel tratto finale di scorrimento del tracciato. Ma non finisce alle due medaglie la storica giornata dell’Italia. Una grande Elena Curtoni, partita con il pettorale numero uno, è stata autrice di una splendida gara che l’ha vista chiudere al quinto posto, dietro la tedesca Kira Wiedle, a 1”00 dalla prima posizione. Undicesimo posto, infine, per la sorella di Nadia. La Nicol Delago, in fase di recupero dopo un grave infortunio, è arrivata a 1”82 dalla Suter.

LE DICHIARAZIONI – Ecco, di seguito, le dichiarazioni delle atlete italiane protagoniste oggi sulla pista di Pechino Yanqing.

Sofia Goggia: “Sentivo dentro di me che non ero stata velocissima, perché nell’ultima parte non sentivo i miei sci veloci come sapevo. Complimenti alla Suter, avrei firmato per l’argento. Mi dispiace un po’ per l’oro, però è stato talmente un periodo tosto che oggi è stata la giornata più facile. Dedico questa medaglia a me stessa, perché al cancelletto c’ero io, e a tutte le persone che ci hanno creduto e che mi hanno presa per mano in questo percorso che dopo Cortina sembrava andato in fumo. Questa medaglia ha un valore incredibile. Il momento più difficile? Il lunedì dopo l’infortunio e quando qui a Pechino ho rimesso gli sci ai piedi, perché sapevo che avrei dovuto fare una progressione enorme e avevo quasi paura anche in campo libero di fidarmi della mia gamba, di fidarmi di me stessa nuovamente. Mi sentivo bene ancor al ginocchio, ma il momento più duro sicuramente è stato quando in SuperG (23 gennaio 2022, ndr) sono incappata in una scivolata banale, sbattendo contro le reti, ma per me è stata una mazzata psicologica allucinante. Pensavo di aver peggiorato la situazione, ma ho avuto un pomeriggio di sconforto in cui ho pensato di non farcela. Io credo di esserci arrivata con la forza di volontà. Penso di aver avuto una progressione incredibile sia a livello fisico che sugli sci, perché serviva il coraggio di buttarsi da una discesa nuova, dopo Cortina, senza mai essere andata ancora veloce …e farlo con questa scioltezza non penso fosse da tutti. Io ci ho veramente creduto, anche nelle giornate più buie. Da dicembre 2020 ero imbattuta nella disciplina, stavo disputando una grande stagione anche in SuperG e farmi male a così poco dall’evento mi ha fatto rivivere i fantasmi della stagione passata, sapendo che l’Olimpiade (a differenza dei Mondiali biennali, ndr) c’è ogni quattro anni. Ci ho creduto veramente, sennò non ce l’avrei fatta. Al cancelletto di partenza ero concentrata, ma pensavo solo a cosa volevo fare sugli sci. All’arrivo ho capito che i miei sci non mi avevano dato la sensazione solita nella parte sotto. E non penso sia un discorso di sci, visto che sono i miei preferiti, però penso di aver sbagliato un po’ l’entrata nel piano – una curva che non mi è mai entrata bene neanche in prova -. E’ stata una sensazione, ma ho sentito di non esser stata così veloce. Ero contenta, ma sapevo che quattro decimi erano pochi. Per il valore soggettivo, per quello che significa per me, è l’impresa più bella della mia carriera, per il valore della medaglia no. Ringrazio i medici, perché penso siano stati anche tacciati di pazzia per avermi rimesso sugli sci (ride ndr). Si son presi responsabilità allucinanti, ma ho sempre preso le loro parole come vangelo: infatti 12 giorni dopo ero sugli sci”.

Nadia Delago: “Sono estremamente grata di essere qui. Non ci posso ancora credere. Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno aiutato a vincere questa medaglia che non è solo mia, ma di tutti quelli che mi hanno aiutato da sempre. È ancora più speciale se pensiamo che oggi ero qui con mia sorella. Quando abbiamo estratto io l’undici (n° di pettorale, ndr) e lei il dieci, abbiamo pensato fosse una cosa pazzesca. È stato molto emozionante. In partenza mi ha detto di divertirmi e di sciare come so. Ci siamo abbracciate ed è stato bellissimo. Non tutti hanno avuto l’opportunità di avere un parente qui. Un grazie ai nostri genitori che ci hanno sempre aiutato facendo tanti sacrifici: è davvero speciale. Siamo abbastanza diverse: io più fredda, lei più dolce, però alla fine con questi due caratteri andiamo molto d’accordo e ci aiutiamo sempre a vicenda. Questa medaglia è mia, ma anche sua. Non so neanche io le ragioni di questo miglioramento delle ultime due stagioni. Quando una gara va bene, ti senti sempre più in fiducia e vado bene sullo sci, mi diverto. E quella secondo me è la parte più importante”.

Elena Curtoni: “Non era semplice scendere con il numero uno, ma era quello che avevo e ho provato a dare il massimo. Volevo dimostrami che so sciare ancora in discesa, che so ancora spingere le curve e ci ho provato davvero mettendoci il cuore. Ho sognato un pochino. Ero lì… ed esserci mi rende comunque fiera della mia Olimpiade dopo un inizio difficile. Dopo la grande delusione del SuperG, sono riuscita ad alzare la testa e son riuscita a mettere il mio carattere in pista. Abbiamo Sofia che vince in discesa, io e Federica Brignone che in SuperG abbiamo trainato un po’ tutto. Tutte noi vogliamo essere più veloci delle altre, perché chiaramente è uno sport individuale, ma allenarsi con le migliori fa crescere tutto il gruppo. Ed è normale che ognuno alzi l’asticella, cercando di fare meglio anche  in allenamento: per questo il nostro livello sta crescendo”.
*(Fonte testuale: ufficio stampa Federazione Italiana Sport Invernali).

FOCUS 2 – PODIO OLIMPICO SCI ALPINO: ACCOPPIATE ITALIANE DA HALL OF FAME /

Oggi nella stessa gara 2 atlete italiane dello sci alpino sul podio dei Giochi invernali: non accadeva dall’evento di Salt Lake City 2002. In quella circostanza ci riuscirono Daniela Ceccarelli e Karen Putzer, rispettivamente Oro e Bronzo in SuperG. A livello maschile, invece, era già avvenuto in 3 circostanze: con i cugini Gustav Thoeni (2°) e Roland Thoeni (3°) in slalom speciale a Sapporo 1972; con Piero Gros (1°) e Gustav Thoeni (2°) in slalom speciale a Innsbruck 1976 e con Josef Polig (1°) e Gianfranco Martin (2°) in combinata alpina ad Albertville 1992.

UOMINI

Slalom speciale (2): G.Thoeni-R. Thoeni e Gros-G. Thoeni > https://www.sportflash24.it/albo-doro-slalom-speciale-maschile-olimpiadi-i-vincitori-203833

Combinata alpina (1): Polig-Martin > https://www.sportflash24.it/albo-doro-combinata-alpina-maschile-olimpiadi-i-vincitori-203346

DONNE

SuperG (1): Ceccarelli-Putzer > https://www.sportflash24.it/albo-doro-superg-donne-olimpiadi-le-vincitrici-203880

Discesa libera (1): Goggia-Nadia Delago > http://www.sportflash24.it/albo-doro-discesa-libera-femminile-olimpiadi-le-vincitrici-203857

Prima di concludere, un’ultima nota storica. Mai, prima di oggi, tre italiane si erano classificate tra le prime 5 in una gara femminile di sci alpino alle olimpiadi invernali. Insomma, il 15 febbraio 2022 a Yanqing si è scritta una nuova ed emozionante pagina della storia azzurra nelle gare a 5 Cerchi.

Mercoledì 16 

ARGENTO (1)

Arianna Fontana  (pattinaggio su ghiaccio pista corta /short track – specialità individuale 1500 mt donne)

BRONZO (1)

Andrea Cassinelli, Pietro Sighel, Yuri Confortola, Tommaso Dotti e Luca Spechenhauser-riserva (pattinaggio su ghiaccio pista corta / short track – specialità a squadre staffetta 5000 mt uomini).

NOTA 12^ giornata /

E’ lo short track a far salire da 13 a 15 le medaglie dell’Italia ai Giochi di Pechino 2022. Oggi Argento per Arianna Fontana nei 1500 mt donne e Bronzo per la staffetta 5000 mt uomini (Sighel, Cassinelli, Dotti e Confortola – riserva Spechenhauser). Ecco, di seguito, i dettagli.

FOCUS 1 - FISG* /

Tripudio azzurro sul ghiaccio del Capital Indoor Stadium di Pechino. L’ultima giornata di gare dello short track ai Giochi Olimpici Invernali regala altre due meravigliose medaglie per l’Italia: la sesta e la settima per gli sport del ghiaccio sin qui in questa rassegna a cinque cerchi. Un trionfo, quello odierno, per la Nazionale tricolore degli allenatori Kenan Gouadec ed Assen Pandov: da una parte l’argento sui 1500 metri della sempre più immortale Arianna Fontana (IceLab), dall’altra il bronzo della staffetta maschile a 20 anni dall’ultimo podio olimpico nella gara a squadre. Mai nella storia lo short track italiano aveva raccolto ben 4 medaglie in un’unica edizione dei Giochi Olimpici Invernali.

La festa è completa per un gruppo capitanato da un’atleta irripetibile e un movimento che, complessivamente, continua a crescere e riporta anche gli uomini nell’Olimpo in quella staffetta che invece non era riuscita a qualificarsi per PyeongChang 2018. L’ultimo brivido di giornata porta in dote il podio più prezioso: Arianna Fontana, battuta soltanto dalla coreana Choi, conquista al fotofinish la medaglia d’argento sui 1500 metri superando di 3 millesimi l’olandese Schouting. Per la Freccia Bionda arriva la terza gioia di questa edizione, dopo l’argento nella staffetta mista e l’oro sui 500 metri, ma soprattutto arriva l’11° podio olimpico con cui diventa l’atleta italiana più medagliata di sempre nei Giochi Olimpici invernali, davanti a Stefania Belmondo fermatasi a quota 10. Una leggenda lunga cinque Olimpiadi.

Ma questo 16 febbraio è storico per lo short track azzurro grazie anche all’impresa della staffetta maschile. Il quartetto azzurro formato da Tommaso Dotti (Fiamme Oro), Andrea Cassinelli (Fiamme Gialle), Yuri Confortola (Carabinieri) e Pietro Sighel (Fiamme Gialle) riporta l’Italia sul podio olimpico a 20 anni dall’argento di Salt Lake City 2002. Grandissima prova del team tricolore che in finale gestisce benissimo i primi giri senza prendere rischi e controllando la situazione dalle retrovie. Poi, complice la caduta della Cina sin lì in quarta posizione, resta a strettissimo contatto con la Russia terza, mentre davanti Canada e Corea del Sud si contendono la vittoria. La battaglia prosegue e sul finale gli azzurri inventano il sorpasso che difendono anche al fotofinish: nove millesimi di gloria quelli che incoronano la squadra italiana lasciando la Russia giù dal podio. Il trentino Sighel, il milanese Dotti, il torinese Cassinelli e il valtellinese Confortola hanno costruito il mix vincente in un gruppo che ha saputo unire esperienza e sfrontatezza.
*(Fonte testuale: ufficio stampa Federazione Italiana Sport del Ghiaccio).

FOCUS 2 – ARIANNA FONTANA, LA DONNA ITALIANA PIU’ MEDAGLIATA NELLA STORIA DELLE OLIMPIADI /

Photo Arianna Fontana Olimpiadi Pechino 2022 (Credits: ufficio stampa FISG FEDERAZIONE ITALIANA SPORT DEL GHIACCIO - MATSUO. K/AFLO SPORT Beijing Olympic Winter Games 2022年 北京五輪 ショートトラック 混合 リレー 決勝)

Arianna Fontana Olimpiadi Pechino 2022 (Photo: credits ufficio stampa FISG FEDERAZIONE ITALIANA SPORT DEL GHIACCIO – MATSUO. K/AFLO SPORT Beijing Olympic Winter Games 2022年 北京五輪 ショートトラック 混合 リレー 決勝)

11 medaglie in 5 differenti olimpiadi invernali per la 31enne pattinatrice su ghiaccio, specialista dello Short Track (pista corta). Nessun atleta italiano prima di lei, né in ambito maschile e né in quello femminile, aveva conquistato un bottino così ingente ai Giochi riservati alle discipline del ghiaccio e della neve. Per quanto riguarda, invece, le olimpiadi estive, l’unico che ha fatto meglio di Arianna è stato, nel settore maschile, lo schermidore lombardo Edoardo Mangiarotti, capace di ‘infilare’ ben 13 podi in 5 edizioni dei Giochi tra il 1936 e il 1960. Nello specifico: 6 ori (spada individuale a Helsinki 1952, spada a squadre a Berlino 1936, Helsinki 1952, Melbourne 1956 e Roma 1960 e fioretto a squadre a Melbourne 1956); 5 argenti (fioretto individuale a Helsinki 1952, spada a squadre a Londra 1948, fioretto a squadre a Londra 1948, Helsinki 1952 e Roma 1960) e 2 bronzi (spada individuale a Londra 1948 e Melbourne 1956).

Ed ora ecco, di seguito, la sequenza record portata a compimento dal 2006 a oggi dalla 31enne di Sondrio:
1 bronzo (squadra staffetta 3000 mt donne) a Torino 2006;
1 bronzo (500 mt individuale) a Vancouver 2010;
1 argento (500 mt individuale), 1 bronzo (1500 mt individuale) e 1 bronzo (squadra staffetta 3000 mt donne) a Sochi 2014;
1 oro (500 mt individuale), 1 argento (1000 mt individuale) e 1 bronzo (squadra staffetta 3000 mt donne) a PyeongChang 2018;
1 oro (500 mt individuale), 1 argento (1500 mt individuale) e 1 argento (squadra staffetta 2000 mt mista uomini e donne) a Pechino 2022.
Totale: 2 O – 4 A – 5 B. Giù il cappello per colei che va considerata una autentica LEGGENDA dello sport italiano ai Giochi.

Giovedì 17

BRONZO (1)

Federica Brignone (sci alpino – combinata femminile ‘discesa+slalom speciale’).

NOTA 13^ giornata /

Ci sono voluti 86 anni e 12 edizioni di olimpiadi per vedere una sciatrice italiana sul podio della combinata alpina a 5 Cerchi. Oggi, grazie a due ottime interpretazioni di tracciato sia in discesa libera che in slalom speciale, ci è riuscita Federica Brignone, già vincitrice, in questa tipologia di gara, della Coppa del Mondo 2019-20. Per lei un Bronzo che, tra l’altro, va a cancellare l’unico ‘zero’ che, fino a ieri, aveva l’Italia nel medagliere olimpico dello sci alpino, relativamente alle gare individuali. Dai Giochi di Pyeongchang 2018, infatti, nel programma ‘alpine-ski’ è entrato anche un 11° evento, il parallelo a squadre. Quattro anni fa in tale gara l’Italia si piazzò al 5° posto. L’ Oro andò alla Svizzera, l’argento all’Austria e il Bronzo alla Norvegia. Speriamo che sabato 19 per gli Azzurri possa andare meglio.
Ecco, di seguito, l’albo d’oro olimpico della combinata alpina donne >> http://www.sportflash24.it/albo-doro-combinata-alpina-femminile-olimpiadi-le-vincitrici-206753

FOCUS FISI* /

REPORT GARAFederica Brignone ha dipinto l’ennesimo capolavoro della sua carriera con la medaglia di bronzo nella combinata alpina femminile a Giochi Olimpici di Pechino 2022. La trentunenne carabiniera valdostana si è regalata la seconda medaglia in queste Olimpiadi dopo l’argento nel gigante – terza in carriera contando il bronzo in gigante a PyeongChang 2018 -, diventando così la prima italiana di sempre sul podio olimpico nella specialità, in 86 anni di storia. Brignone è riuscita nell’impresa dopo una buona manche di discesa, in cui aveva accumulato decimi preziosi sulle avversarie, confermandosi con una solidissima run tra i pali snodati, che le ha permesso di issarsi sul gradino più basso del podio a 1”85 dalla leader. Si tratta della sedicesima medaglia per l’Italia a Pechino 2022, la quarta per lo sci azzurro.
Doppietta per la Svizzera con un’indomabile Michelle Gisin, semplicemente dominante con il tempo complessivo di 2’25”67, che ha letteralmente fatto il vuoto nello slalom rifilando 1”05 di distacco alla compagna di squadra Wendy Holdener. Fuori  prematuramente dai giochi l’americana Mikaela Shiffrin (nonostante la tracciatura del suo tecnico Mike Day, come già avvenuto nello slalom della settimana scorsa), così come la francese Romane Miradoli.
Out nella run di slalom le altre azzurre impegnate nella competizione, con Marta Bassino, uscita attaccando per tentare la rimonta alla zona medaglie, e Nicol Delago, che ha inforcato dopo una decina di porte mentre stava disputando una discreta prova. Non aveva terminato il segmento di discesa Elena Curtoni.

brignone komb pechino fisi org by pentaphoto

Federica Brignone e la sua storica medaglia di bronzo portata all’Italia nella gara di combinata alpina: un podio olimpico atteso 86 anni. (Foto: credits www.fisi.org ufficio stampa FISI Federazione Italiana Sport Invernali – By Pentaphoto)

DICHIARAZIONI -

Le parole di Federica Brignone dopo lo storico bronzo olimpico nella combinata alpina femminile alle Olimpiadi di Pechino 2022: “La combinata è una disciplina in cui ho sempre creduto perché, secondo me, è difficile essere costanti nella stessa giornata in due specialità nelle quali si mescola tutto, dove le discesiste vanno forte in slalom e viceversa. È una disciplina a sé, in cui bisogna essere costanti, bisogna crederci e io l’ho sempre fatto in Coppa del Mondo, ma questo aspetto fondamentale mi era sempre mancato in un grande evento. E oggi per me è una bella soddisfazione. Ho studiato tanto, ho visto tanti video e ieri ho fatto una prova di pista in cui mi son trovata molto meglio. Ho fatto bene la prima parte e mi son seduta sugli attacchi, dicendomi come dovevo fare la gara. A dire il vero, già nelle prime due prove la parte finale c’era. Avevo avuto qualche problema in più sulla parte alta e secondo me ero un po’ stanca. Arrivare fino a qua per noi atleti è stato stressante, soprattutto da metà dicembre in avanti. E’ andata bene in gigante, poi non ho dormito per un paio di notti. Non è andato bene il SuperG e lì son andata un po’ in down e ho fatto bene a riposarmi e allenarmi in slalom, facendo la prova ieri, e a riconcentrarmi sulle cose giuste. È stato difficile, ma l’ho fatto e ne sono orgogliosa. Quando lavori bene tutto l’anno, il lavoro non lo perdi in un giorno. Ho cercato di recuperare distraendomi, guardando anche tutti gli altri sport. Ho cercato di vivere il villaggio olimpico provando un po’ a staccare la testa. La polivalenza è faticosa. Infatti anche Wendy e Michelle (nell’ordine la Holdener e la Gisin ndr) mi han detto che son pazza ad andare a Crans Montana (prossimi eventi di Coppa del Mondo, ndr), ma è una delle mie piste preferite. Non posso non andarci! Quando si fa tutto è molto più difficile stare al top, però si hanno anche molte più occasioni per farsi trovare pronti. Io non me la sarei sentita di occupare un posto in discesa quando non avevo feeling e c’erano atlete che potevano fare meglio di me. E’ stata una decisione dei tecnici, ma non avrei probabilmente comunque voluto correre. E riposarsi è stata la cosa giusta. Fare due medaglie alle Olimpiadi è difficile, guardate la Shiffrin. La realtà è che il nostro sport è molto rischioso e farne addirittura due è un ottimo risultato. Hai un minuto per adattarti, cercare di fare il  massimo che hai visto nella tua testa, ma l’imprevedibile, come una buchetta, è in agguato e noi possiamo solo interpretare”.
*(Fonte testuale: ufficio stampa Federazione Italiana Sport Invernali).

Venerdì 18

NOTA 14^ giornata /

Il 3° e ultimo  venerdì di questi Giochi invernali di Pechino 2022 si chiude senza medaglie per l’Italia. Non mancano, però, 2 risultati storici per il team azzurro nelle discipline freestile (gara ski cross maschile) e biathlon (evento mass start maschile). Ecco, di seguito, i dettagli.

FOCUS FISI*

BIATHLON 1 – REPORT GARA / Dominik Windisch ha colto uno splendido quinto posto nella mass start maschile 15 km sull’anello di Zhangjiakou. Il 32enne biathleta altoatesino, appartenente al Centro Sportivo Esercito, ha fornito una solidissima prova sugli sci, unita alla precisione al poligono, con solo tre errori in condizioni di vento estreme. Un ottimo risultato, considerando che mai nella storia del biathlon azzurro, un atleta era riuscito ad arrivare nei primi dieci in una mass start maschile olimpica. Windisch ha chiuso con un distacco dal vincitore di 1’38″4, solamente 13″ dietro il campione francese Fillon-Maillet, oggi quarto.  Medaglia d’oro al ‘cannibale’ norvegese Johannes Boe, il quale dopo la ‘sprint’ si è concesso il bis nella mass start, con una corsa all’attacco. Lo scandinavo ha fatto la differenza sugli sci, ma anche nell’aggressività con cui ha affrontato le due serie in piedi, andando a sparare con grande decisione nonostante il forte vento e chiudendo la gara col tempo di 38 minuti, 14 secondi e 4 decimi, con 4 errori al poligono. Argento allo svedese Martin Ponsiluoma, indietro di 40″3, bravo a sfruttare la precisione al tiro, con soli 2 errori. Al terzo posto l’altro norvegese, Vetle Christiansen, perfetto all’ultimo poligono, dove ha centrato lo zero. E, proprio grazie a tale performance di tiro, è riuscito a scavalcare Fillon Maillet e a mantenere il vantaggio che gli ha permesso di agguantare la medaglia di bronzo. Lukas Hofer, l’altro azzurro in gara, ha chiuso al 27° posto in una prova condizionata dai sei errori al poligono.

BIATHLON 2 – DICHIARAZIONI / Ecco il commento post-gara di Dominik Windisch: “Volevo chiudere bene questa gara, ma purtroppo son caduto nel primo giro, a causa di un contatto con un atleta canadese. Si è rotto anche un po’ il fucile, ma fortunatamente non mi ha condizionato il tiro, però ogni colpo che ho fatto sentivo qualcosa che non andava. Son riuscito a chiudere bene, soprattutto l’ultima serie, e potevo finire ancora meglio. Ho fatto un’Olimpiade abbastanza solida come risultati. Purtroppo è mancata la medaglia, ma come gare personali ho fatto bene. C’era speranza (e finché c’è è positivo) perché abbiamo lottato con i migliori. Ora puntiamo a recuperare bene questa settimana, perché ci saranno ancora altre tre tappe di Coppa del Mondo in cui dovremo sfruttare questo stato di forma, visto che gli altri sono stanchi e dovremo tener duro per far bene”.

FREE STILE SKI CROSS 1 – REPORT / Simone Deromedis ha chiuso al quinto posto nella gara di ski cross maschile alle Olimpiadi di Pechino 2022. Il 21enne trentino del Centro Sportivo Esercito, che in questa stagione di Coppa del Mondo aveva riportato l’Italia sul podio dopo 16 anni, aveva dato buona prova di sé sia agli ottavi di finale che ai Quarti, arrendendosi solamente in una accesissima semifinale. L’azzurro si è dovuto così accontentare della small final, in cui ha letteralmente dominato, arrivando al traguardo con margine sul secondo. Per l’Italia si tratta, comunque, di un 5° posto storico per l’Italia in questo format di gara.
Nella big final doppietta per la Svizzera. Oro al 36enne Ryan Regez (tra l’altro in testa alla classifica sul massimo circuito) e Argento al compagno di squadra Alex Fiva, che aveva eliminato Deromedis in semifinale. Bronzo al russo Sergey Ridzik.

FREE STILE SKI CROSS 2 – DICHIARAZIONI / Ecco il commento post gara di Deromedis:  “Sono venuto a Pechino con aspettative alte, cercando però di non mettermi troppa pressione. La stagione è andata molto bene per ora. Sono in forma e questa finale A è sfumata proprio all’ultimo momento. Ero primo a due curve dall’arrivo, son rimasto incastrato e mi hanno superato, poi ho vinto la finalina e comunque ci sono e spero che le prossime gare continuino ad andare bene. In semifinale è che, essendo le Olimpiadi, tutti vanno al massimo e tutti si prendono i rischi che bisogna prendersi. Si gioca anche sul fisico, con qualche spallata ed è anche la parte divertente. Anche prima ci son stati un sacco di contatti, che alla fine è il bello dello ski cross. Non si chiude qui la stagione. Domani andremo direttamente in Russia per due gare di Coppa del Mondo prima delle finali CdM. Sarebbe bellissimo replicare un altro podio, ma io non mi pongo obiettivi: do sempre il massimo e prendo quello che arriva”.
*(Fonte testuale: ufficio stampa Federazione Italiana Sport Invernali).

Sabato 19

BRONZO (1)

Francesca Lollobrigida  (pattinaggio su ghiaccio pista lunga/speed skating – mass start 16 giri donne).

PODI AZZURRI A TUTT’ OGGI:  2 ORO – 7 ARGENTO – 8 BRONZO, totale 17.

Per leggere il MEDAGLIERE in TEMPO REALE relativo a TUTTE LE NAZIONI, clicca sul seguente link >> http://www.sportflash24.it/medagliere-tempo-reale-pechino-2022-xxiv-olimpiade-invernale-244177

*

roda pechino 22

Il presidente FISI Flavio Roda parla con i cronisti nella sala stampa di Pechino 2022 indossando la mascherina FFP2, in ossequio alle rigorosissime norme anti Covid. (Fonte foto: credits sito web ufficiale www.fisi.org)

FISI, LA PAROLA AL PRESIDENTE RODA /

A margine delle gare olimpiche odierne il presidente della Federazione Italiana Sport Invernali, Flavio Roda, ha rilasciato ampie dichiarazioni-stampa in relazione al bilancio di una ‘spedizione a 5 Cerchi-Pechino 2022′ che, dall’ambito delle discipline sportive ‘targate FISI’ ha portato, comunque, ben 9 medaglie.

Ecco, di seguito, quanto evidenziato dal sito web ufficiale www.fisi.org, in relazione ai concetti espressi dal presidente: “Vorrei fare un ringraziamento a tutti gli atleti (indipendentemente dai risultati), ai tecnici, al personale federale, perché operare qui è stato veramente complicato – ha esordito Roda -.  Da subito, avevo detto che avremmo potuto raggiungere la doppia cifra, però il risultato dell’Olimpiade è comunque positivo. Il settore maschile (in riferimento allo sci alpino, ndr) è quello più penalizzato, perché è già la seconda Olimpiade che non riesce a portare medaglie. Mi aspettavo che qualche risultato in più arrivasse, perché gli atleti da medaglia li avevamo: Paris e Innerhofer (specialità Discesa e SuperG, ndr), De Aliprandini (slalom Gigante, ndr), lo slalom speciale (atleti Vinatzer, Sala, Razzoli, ndr). Così è andata e spiace non aver portato risultato. Ci si poteva aspettare qualcosa di più anche dal biathlon – ha proseguito il massimo responsabile FISI -. Bisogna dire, però, che hanno gareggiato in condizioni veramente al limite. Sappiamo che Dorothea soffre questo genere di situazioni. E comunque ha vinto una bella medaglia. Complessivamente, però, qualcosa in più me l’aspettavo. Dobbiamo poi ricordare i problemi che ha avuto lo slittino. E’ arrivata la medaglia di Dominik Fischnaller, ma poi è arrivata la sua positività al Covid, che ci ha tolto il miglior atleta per la gara a squadre. Il Fondo – ha aggiunto Roda - ha confermato il grande campione che è Pellegrino, però dietro a lui c’è poco. Io ho un’idea molto chiara sul fondo. C’è un lavoro sui giovani, che sono anche bravi, ma bisogna vedere se arriveranno ad alto livello. C’è un po’ di preoccupazione. Pellegrino ha un grande motore, ma gli altri fanno fatica. Lo snowboard ha fatto la sua parte, ma ci stava anche l’oro. La Moioli è stata un po’ penalizzata dalla pista, comunque i risultati sono arrivati. Ci sono poi segnali importanti anche dal free ski, dallo ski cross e dagli altri format dello snowboard: si tratta di ragazzi giovani che sono in prospettiva delle buone pedine verso Milano-Cortina. Per quanto riguarda salto e combinata (nordica, ndr), la speranza per il futuro sono le ragazze. Abbiamo infatti chiesto di inserire nel programma dei prossimi Giochi la combinata femminile, proprio perché ci sono dei talenti che possono far bene. Finita l’era Pittin, la situazione in generale è abbastanza complicata, e ci sono pochissimi atleti. Avendo l’Olimpiade in Italia saremo qualificati in tutte le discipline e quindi dovremo fare, in accordo con il Coni, dei progetti mirati per ben figurare. Per skeleton e bob sono stati già avviati dei progetti nuovi. Nello skeleton, la Margaglio aveva fatto delle ottime preolimpiche, ma poi non è riuscita a concretizzare nelle gare olimpiche. Nel bob siamo cresciuti nella spinta, ma dobbiamo ancora lavorare sui piloti e sulla guida. Le medaglie sono cresciute rispetto alla passata Olimpiade. In verità, sono in crescita da due Olimpiadi. E’ mancato l’oro, che dà un valore aggiunto. Sono comunque nove medaglie, che sono un risultato positivo. Per certi versi sono anche soddisfatto. Personalmente mi aspettavo qualcosa in più”.

Domenica 20 febbraio 2022, giornata di chiusura

Ore 2 italiane (tv Rai 2, Eurosport e Discovery Plus): sci alpino Team Event Parallelo. Composizione squadra azzurra: Federica Brignone, Marta Bassino, Alex Vinatzer e Luca De Aliprandini. Riserve: Nicol Delago e Tommaso Sala.

AGGIORNAMENTO DOMENICA 20 FEBBRAIO ORE 8.

RISULTATO parallelo Team Event: Oro Austria, Argento Germania, Bronzo Norvegia. Italia eliminata ai quarti di finale dagli Stati Uniti.

La spedizione azzurra chiude la 24^ olimpiade invernale Pechino 2022 con 17 medaglie: 8 (inclusi 2 ori) arrivano dagli sport del ghiaccio; 9 dalle discipline maggiormente attinenti alla neve. Sia la Fisg che la FISI hanno motivi per gioire, al di là di alcuni risultati non del tutto confacenti alle attese della vigilia.

Archivio Giochi Olimpici Invernali

Medagliere olimpiadi Pyongchang 2018 > https://www.sportflash24.it/medagliere-definitivo-olimpiadi-2018-pyongchang-2018-204233

Medagliere olimpiadi Sochi 2014 > https://www.sportflash24.it/tutte-le-medaglie-assegnate-alle-olimpiadi-invernali-sochi-2014-14224

Pagine social

Sportflash24 è presente su due noti social network (Facebook e Twitter) con apposite pagine dedicate. Ecco, di seguito, i link attraverso i quali si può accedere: www.facebook.com/sportflash24https://www.facebook.com/groups/1281747915292620/
(gruppo pubblico Amici di Sportflash24 con tante ultimissime e curiosità storico-sportive) e www.twitter.com/sportflash24)

Medagliere definitivo Italia olimpiadi Pechino 2022

(Foto credits official Facebook page https://www.facebook.com/ConiNews)

facebooktwittergoogle_pluspinterest

Commenti Social