Donazione di mascherine in piena emergenza Covid19

vale un prestigioso riconoscimento

al sodalizio partenopeo presieduto da Giuseppe Orefice

Formia, il Club Napoli vince in solidarietà

L’attestato con cui l’amministrazione locale ha comunicato al Club Napoli Formia il prestigioso riconoscimento civile. Il sodalizio dei tifosi partenopei opera nel Basso Lazio dal 2016. Primo presidente, fino al 2017, è stato Vittorio Schettino. Da allora il massimo responsabile dell’associazione è Giuseppe Orefice.

- Tifare Napoli Calcio fuori dalla Campania, agire ispirandosi a principi di equilibrio, aggregazione e solidarietà sociale e ricevere riconoscimenti ‘al valore civile’ dalla massima autorità locale. Percorso complicato? Beh, stando a quanto accade da un po’ in provincia di Latina sembra di no. In ‘soli’ 4 anni di attività, infatti, il Napoli Club Formia, che ad oggi conta una novantina di soci (principalmente napoletani trasferitisi in questa zona negli anni scorsi per motivi professionali), ha conquistato la sua Medaglia d’Argento, con tanto di attestato ricevuto qualche giorno fa dal sindaco Paola Villa. La motivazione con cui il primo cittadino il 4 agosto scorso ha firmato il documento recita testualmente “Perché tutto è stato possibile tollerare, tutto è stato possibile affrontare grazie al vostro prezioso aiuto”.
In sostanza – ci spiega il segretario del club Carmine Esposito – l’ente locale ha molto apprezzato una nostra donazione del 6 maggio scorso in piena emergenza Covid (alcune centinaia di mascherine infermieristiche da destinare alle famiglie più bisognose, NdR). In quella fase, nella quale nella vicina Fondi era scattata la zona rossa, abbiamo pensato di autotassarci e di acquistare questi dispositivi di protezione individuale, in modo tale da lanciare un chiaro messaggio alla comunità nel momento del bisogno. Del resto, noi napoletani siamo fatti così. E, soprattutto quando viviamo in contesti territoriali diversi da quello di origine, siamo sempre stimolati a dare il massimo. E’ un po’ come se fossimo sempre sotto esame”.

Signor Esposito, che ambiente avete trovato a Formia nel 2016, quando in zona San Pietro avete aperto la vostra sede sociale?
“Qui il napoletano (e di conseguenza anche il suo essere tifoso azzurro) è visto un po’ come un ‘eterno ospite’, in qualche caso anche un pochino indesiderato. Siamo circondati da tifosi della Roma, della Lazio e della Juventus (che nella confinante Gaeta ha un consistente numero di fans). La conflittualità tra questi ‘colori sportivi’ diversi c’è, ma fino a oggi non è sfociata in episodi di intolleranza. Diciamo che ci si limita a un sano sfottò da stadio. Del resto, noi ci muoviamo sempre nel rispetto delle norme di legge per qualunque iniziativa che poniamo in essere al fine di crescere sia nel numero che nella qualità dei membri. Per inciso, del nostro club, presieduto da Giuseppe Orefice, fanno parte, tra gli altri, alcuni funzionari del pubblico impiego, alcuni professionisti dello studio commercialistico Manna e il direttore sanitario degli ospedali di Formia e Gaeta, l’immunologo Amato Lamura, di recente molto impegnato nel far sì che le 2 comunità costiere non subissero, rispetto alla vicina Fondi, pesanti  ondate di contagi da Covid19.
Ma, tornando alla nostra storia associazionistica, va evidenziato che, dopo l’inaugurazione, avvenuta 4 anni fa all’Appia Hotel alla presenza dell’indimenticato capitano del Napoli Beppe Bruscolotti e di Saverio Passaretti, presidente dell’Associazione Italiana Club Napoli (ente a cui siamo affiliati), non ci siamo limitati solo a riunirci in sede per vedere in tv le partite del week-end e quelle infrasettimanali, ma abbiamo pensato anche ad attivarci negli spazi pubblici, organizzando periodicamente eventi a carattere ludico-ricreativo per i ragazzi.  E in questo modo, operando con semplicità sul territorio, con un po’ di passaparola e un po’ di volantinaggio siamo passati da poche decine a quasi 100 soci. In sostanza, tra i nostri obiettivi c’ è quello di far in modo che la realtà locale non ci percepisca come ospiti, ma come parte attiva della comunità”.

Quando di mezzo c’è il Calcio Napoli e si ha la possibilità di interloquire con appassionati veraci della maglia azzurra… non si può non affrontare anche qualche argomento ‘di campo’, come si suol dire.  Qualche giorno fa, con la partita degli Ottavi di Champions contro il Barcellona, la squadra capitanata da Insigne ha chiuso una stagione agonistica 2019-20 a tratti esaltante e a tratti amara. Signor Orefice, qual è il suo pensiero in proposito ?
“Secondo me il bilancio non può che essere positivo, anche perché è stata vinta una Coppa Italia e si è raggiunto per l’11° anno consecutivo l’accesso alle competizioni Uefa, in pratica un record. Tra l’altro, nell’autunno 2019 il gruppo azzurro ha attraversato nel campionato di Serie A una momento di grande difficoltà, che ha fatto scivolare la squadra a una manciata di punti dalla zona retrocessione, salvo poi riprendersi bene in questo 2020 chiudendo al 7° posto. E io penso che, nel complesso, il presidente Aurelio De Laurentiis sia stato all’altezza nel suo compito di valorizzare la squadra della nostra città, recuperando terreno dopo un momento buio che ha portato all’avvicendamento in panchina tra Mr Carlo Ancelotti e Mr Gennaro Gattuso”.

A proposito della ‘staffetta’ Ancelotti-Gattuso, secondo lei in cosa ci ha perso e in cosa ci ha guadagnato il Napoli ?
“Secondo me Ancelotti interpretava il ruolo più come ‘cattedratico’ del calcio che come ‘insegnante tra i banchi’, mentre io vedo Gattuso come uno che riesce a trasmettere molto la sua vicinanza al gruppo. Alla base di tutto, però, ci vogliono i risultati, perché sono quelli che attivano un po’ tutto, compreso quel ‘quid’ che serve ad attirare i giocatori forti verso la maglia azzurra”.

Come vede Gattuso sulla panchina del Napoli, uno che da dicembre 2019 a giugno 2020 è riuscito riportare emozioni, vittorie e, dopo 6 anni di attesa, la Coppa Italia n° 6 nella bacheca partenopea?
“Quella appena trascorsa è stata una stagione particolare, vuoi anche per l’emergenza Covid che ha rivoluzionato i calendari di gara sia in ambito nazionale che internazionale. Una cosa mai vista negli ultimi 70 anni. Quindi penso che Gattuso debba essere valutato su banchi di prova più ampi e complessi rispetto al percorso fatto in questi primi mesi di permanenza a Napoli”.  Luigi Gallucci

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Report finale Coppa Italia 2019-20 Napoli-Juve 4-2 >  http://www.sportflash24.it/napoli-juventus-4-2-cronaca-azioni-17-giugno-2020-228437

Report ottavi Champions 2019-20 Barcellona-Napoli 3-1 >  http://www.sportflash24.it/barcellona-napoli-3-1-cronaca-azioni-8-agosto-2020-230151

Report 38^ e ultima giornata Serie A 2019-20 Napoli-Lazio 3-1 > http://www.sportflash24.it/napoli-lazio-3-1-cronaca-azioni-1-agosto-2020-229983

Tutti i match report sulle partite ufficiali del Napoli 2019-20 e 2018-19 http://www.sportflash24.it/category/calcio-napoli-news

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