Borgo Meridiano credits Saverio Abbate by google

In foto, uno scorcio del Borgo Meridiano: struttura polifunzionale dall’architettura particolare progettata dal geometra Gennaro Panìco e posta nel centro di Giugliano. (Foto: credits Saverio Abbate by Google)

Giugliano, addio a “Mister and Master” Gennaro Panìco

- La cosa dolorosa del vivere lontano dal territorio in cui si è cresciuti è avvertire di colpo un senso di vuoto quando viene a mancare qualche persona Saggia con cui, per gli intrecci di una frenetica quotidianità, non ci si sente da un bel po’, ma con cui si è condivisa una parte per nulla trascurabile di un percorso inter-professionale fatto di Confronto e Cooperazione Costruttiva nel Rispetto dei Ruoli, elementi che oggi sono sempre più complicati da incrociare nei rapporti interpersonali e inter-professionali in una società (in)civile che, purtroppo, sta facendo diventare arroganza, ignoranza, supponenza, indecenza e violenza le chiavi “apritutto” dell’agire quotidiano, quasi come se la vita fosse una enorme pila di scatolette di “carnenthal” da aprire nel più breve tempo possibile e “alla faccia di tutto e di tutti perché, ormai, così fan tutti”. E quindi, in un trend sottoculturale di tale portata, di cui governanti, sociologi e psicologi farebbero bene a occuparsi, in quanto siamo in oggettivo regime di emergenza, VALORI quali serietà, lealtà, puntualità, tempestività, operosità, obiettività e onestà tendono a essere considerati, da un volgo multi-ceto sempre più volgare, come dei totem da “sfottò”…non solo nell’ambito di talune sacche del ceto medio basso, ma purtroppo anche in quelle dei sempre più numerosi borghesi cosiddetti “pezzenti sagliùti”, detto alla napoletana (tradotto, cresciuti sì… ma solo nel portafoglio e nell’esaltazione del sottoculturale concetto di pezzotto; anche perché, come disse Totò, Signori si nasce). E dunque – nel contesto di una “società” che da “liquida”, per dirla con Zygmunt Baumann, col passare dei lustri diventa sempre più “inaffidabile e viscida”, aggiungiamo noi sulla base di dati empirici dimostrabili – l’incontrare compagni di viaggio dotati di VALORI per me è stato e continua a essere fondamentale per continuare a crescere nella giusta maniera. E quindi nell’apprendere solo oggi, a circa una settimana dall’accaduto, che il Geometra Mecenate Gennaro Panìco da Giugliano, a 82 anni, è volato nei cieli dopo essersi trascinato un po’ a fatica sull’ ultima rampa di una scala che solo stavolta non è stato lui a progettare, mi ha lasciato basìto per una trentina di secondi. Subito dopo, però, ho contattato un suo Fedele  Collaboratore, il quale mi ha confermato la notizia. E ora eccomi qui a scrivere di una persona di un’intelligenza superiore, con cui bastavano poche ma ben assestate parole per capirsi: un uomo che, con i suoi tecnici e i suoi operai, ha progettato e costruito importanti ed efficienti opere: due su tutte, l’attuale casa comunale di Giugliano e il centro polifunzionale Borgo Meridiano, entrambe dalle forme architettoniche senza eguali. Mi risulta, però, che la sua professionalità sia stata anche al servizio di importanti cantieri concernenti la realizzazione di cruciali strutture e infrastrutture pubbliche che hanno contribuito allo sviluppo di Napoli e del Mezzogiorno. E …onestamente non mi sembra una roba da poco.
“Don Gennaro” – come amavamo chiamarlo noi la domenica mattina quando, all’alba del nuovo millennio, spesso e volentieri prendevamo il caffè con lui al bar Pirozzi in via Roma – sfogliando le cronache de “IL MATTINO” talvolta, essendo di sensibilità superiore alla media, faceva trasparire dai suoi occhi la sofferenza su quei temi schifosamente vuoti che già tra il 2000 e il 2010 erano sul tavolo di una politica che ormai trascendeva sempre più verso il trasch, a cominciare da taluni candidati ai consigli comunali che, solo a leggerli sulle liste, a un primo impatto lo facevano ridere, ma, poiché in lui alla fine prevaleva il senso della ratio, tutto era destinato a essere coperto da un velo di tristezza in relazione al futuro di una Giugliano sempre più imbarbarita e sempre meno Felix. Lui, però, finché ha potuto, ha combattuto l’ignoranza e sponsorizzato, in ogni settore, le persone realmente creative, preparate e intelligenti con un’umiltà autorevole che era forse la sua caratteristica principale. Ciao Mister and Master Gennaro Panìco. E da lassù, mi raccomando, prova a illuminare soprattutto quelli che, da fuoriclasse, ti sei scelto su questa terra come partner e compagni di viaggio.
Luigi Gallucci 

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