
(Foto “Sinisa Mihajlovic Coach Bologna”: credits Maurizio Borsari; fonte https://www.facebook.com/bfc1909official)
Prima calciatore e poi allenatore,
Sinisa lascia una traccia indelebile
nella storia del pallone /
Addio al 53enne Mihajlovic, grande persona e grande uomo di calcio nato a Vukovar, in territorio ex jugoslavo, il 20 febbraio 1969 e morto oggi a Roma per l’aggravarsi di una leucemia che lo ha colpito nel 2019.
Da giocatore, il duttile Sinisa, mediano o difensore in base alle esigenze del mister di turno, tra il 1986 e il 2006 ha militato in 7 squadre (Borovo, Vojvodina, Stella Rossa Belgrado, Roma, Sampdoria, Inter e Lazio), vincendo, in ambito internazionale, la coppa Campioni Uefa e l’Intercontinentale nel 1991 con la Stella Rossa e i trofei Uefa coppa delle Coppe e supercoppa con la Lazio nel 1999.
Nei contesti nazionali ha trionfato, invece, 12 volte. I primi 3 campionati li ha messi in bacheca nell’allora Jugoslavia (Vojvodina 1989 e Stella Rossa 1991 e 1992). In Italia, invece, ha conquistato 2 scudetti (Lazio 2000 e Inter 2006), 4 coppe nazionali (Lazio 2000 e 2004 e Inter 2005 e 2006) e 3 supercoppe (Lazio 1998 e 2000 e Inter 2005).
Sempre da calciatore, ha stabilito in Serie A 2 record: maggior numero di gol fatti su punizione (28) e primato di reti segnate in una sola partita su calcio piazzato cosiddetto “diretto”, ben 3 in Lazio-Sampdoria 5-2 disputata il 13 dicembre 1998.
Nei campionati nazionali dal 1988 al 2005 ha collezionato 426 presenze e 66 gol.
Inoltre, Mihajlovic ha giocato complessivamente, tra il 1991 e il 2003, ben 63 gare con le rappresentative nazionali “RSF Jugoslavia”, “RF Jugoslavia” e “Serbia e Montenegro”, segnando 10 gol.
Da allenatore, ha iniziato da “vice” nell’Inter di mr Mancini nelle stagioni 2006-2007 e 2007-2008, vincendo 2 scudetti, e ha proseguito autonomamente fino a qualche mese fa, quando l’incedere del cancro non gli ha più consentito di sedere sulla panchina del Bologna, sua prima squadra da “tecnico titolare” nell’annata agonistica 2008-2009. Dopo l’esperienza in rossoblù sono seguite quelle con Catania, Fiorentina, nazionale della Serbia, Sampdoria, Milan, Torino, Sporting Lisbona e, appunto, Bologna dal luglio 2019 al settembre 2022. Da mister, Sinisa ha collezionato 412 presenze (di cui 380 in campionato) e un primato personale di 146 vittorie, 130 pareggi e 136 sconfitte. La sua miglior annata da mister è stata quella 2014-2015, conclusa con il 7° posto in Serie A della ‘sua’ Sampdoria.
A parte il calcio, Sinisa Mihajlovic è balzato alle cronache anche per il forte legame con la ex soubrette italiana Arianna Rapaccioni, conosciuta a metà anni Novanta, sposata nel 2005 e dalla quale ha avuto 5 figli (Viktorija, Virginia, Miroslav, Dusan e Nicholas), per la cittadinanza onoraria di Bologna ricevuta nel 2020 e per due aspetti di ambito culturale: la pubblicazione del libro “La partita della vita” insieme ad Andrea De Caro nel 2020 e lo studio fatto negli anni Novanta dal dipartimento di Fisica dell’università di Belgrado sui suoi tiri di sinistro, la cui velocità raggiungeva punte di 160 km/h.
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Addio Mihajlovic, giocatore slavo col record
sui calci di punizione
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(Foto “Sinisa Mihajlovic Coach Bologna”:
credits Maurizio Borsari;
fonte https://www.facebook.com/bfc1909official)