LA NOTIZIA – Lutto nel mondo del calcio italiano. Antonio Juliano, nativo del quartiere napoletano di San Giovanni a Teduccio, è morto oggi a Chiaia, all’età di 80 anni, al termine di una lunga malattia.
LA CARRIERA – Capitano e regista del Napoli, Juliano gioca col Ciuccio ben 505 partite ufficiali dal 1962 al 1978 e ancora oggi è, insieme a Marek Hamsik (520) e Giuseppe Bruscolotti (511), uno dei tre calciatori ad aver superato le 500 presenze in maglia azzurra. La carriera di Totonno Juliano nel grande calcio inizia nel 1962, quando mr Bruno Pesaola il 31 maggio di quell’anno lo fa esordire, all’età di 19 anni, in occasione della semifinale di Coppa Italia che il Napoli, squadra militante in Serie B, disputa e vince per 2-1 nell’allora stadio San Paolo (oggi Maradona) contro il Mantova, all’epoca club di “A”. Juliano con la formazione partenopea è protagonista sia da calciatore, vincendo 4 trofei (coppe Italia 1962 e 1976, coppa di Lega italo-inglese 1976 e coppa delle Alpi 1966), sia da direttore generale, nell’ambito della presidenza-Ferlaino: periodo in cui mette a segno alcuni importantissimi colpi di mercato, e cioè gli acquisti di Ruud Krol (1980), Salvatore Bagni (1984) e, soprattutto, Diego Armando Maradona (1984).
Da mediano, grazie al suo talento Antonio Juliano viene convocato anche nella nazionale italiana, in cui gioca complessivamente 18 partite, e diventa il primo e unico calciatore ad aver partecipato, da tesserato del Napoli, a 3 campionati del Mondo consecutivi (Inghilterra 1966, Messico 1970 e Germania 1974) e al campionato europeo disputato e vinto proprio in Italia nel 1968.